domenica 11 gennaio 2015

Romanzi in B&W (05)


Romanzi in B&W
influenze della letteratura americana
sui film noir anni '40

Parte V


Donne "dark" o senza nome

(parte I)

Mildred Pierce   è invece  il titolo di un romanzo che  James M. Cain aveva  pubblicato nel 1941. Una trama melò con risvolti tragici e potenzialmente delittuosi.


Ha ispirato il film omonimo girato 1945,  da Michael Curtiz. Il regista ricalca la trama, con poche ma sostanziali modifiche. Lo gira come un noir (ma ancora non lo sapeva) e cerca di rappresentare la condizione della donna americana nel periodo bellico.




Una storia tipicamente americana, irripetibile in Italia o in Francia. Negli USA, nel periodo della Seconda guerra mondiale, le donne non avevano a che fare direttamente coi tedeschi (o i giapponesi). Esprime quindi la condizione e la forzata e rapida emancipazione delle donne rimaste sole perché gli uomini erano impegnati al fronte.

Cornell Woolrich (New York,  dicembre 1903New York,  settembre 1968), nome completo Cornell George Hopley-Woolrich, è noto anche con gli pseudonimi William Irish e George Hopley. Era prolifico e amava confondere le idee ai lettori e agli editori.




La donna fantasma (Phantom Lady) è un romanzo del 1942, il primo firmato con lo pseudonimo William Irish.
Da questo romanzo è stato tratto nel 1944  l'omonimo film Phantom Lady  diretto da Robert Siodmak.





New York, anni '40. L'ingegnere Scott Henderson discute con la moglie il giorno del loro anniversario, e per calmarsi va in un bar: qui incontra una misteriosa donna, di cui non sa neanche il nome. I due trascorrono la serata a teatro, ma quando Henderson torna a casa, trova la polizia alla porta e la moglie morta strangolata. I sospetti della polizia si dirigono su di lui e, non riuscendo a rintracciare la donna misteriosa, Scott non riesce a fornire un alibi convincente.





Una grande prova di regia. Un noir che mostra (e dimostra) il rapporto allucinato del protagonista (lo spettatore s'immedesima subito) con una realtà priva di certezze dove ogni tentativo di ottenere una conferma delle proprie percezioni viene frustrato.
Scene di solitudine esistenziale, con chiaroscuri duri come la pece e luci radenti, ispirate dal pittore Edward Hopper.
 
 

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