"Private Eye"
ovvero investigatori privati.
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I postmoderni (parte III)
Pepe
Carvalho ( Ho ammazzato J. F. Kennedy - 1972)
Pepe
Carvalho, all'anagrafe José Carvalho Tourón, nasce a Souto (presso Lugo, in Galizia) quasi al
termine della Guerra Civile spagnola
(quindi intorno al 1939, come il suo creatore).
Poco
si sa di lui prima dell'avvio della professione. « La mia biografia è impresentabile.» Dice lui stesso « Ex rosso, ex agente internazionale. Amante
di una puttana più selettiva che seletta. »
Le
notizie della sua infanzia, così come quelle degli anni precedenti il suo
trasferimento a Barcellona, sono
abbastanza lacunose e per molti aspetti incerte. Da giovane militante comunista partecipa alla
lotta clandestina contro il regime franchista con il nome di battaglia di Ventura, ciò lo porterà, normale conseguenza, a essere
incarcerato. Dopo aver lavorato quattro anni come agente della CIA, si stufa e intraprende la carriera di
investigatore privato. Ha lasciato un pesante strascico, ma quelli della CIA non
lo troveranno mai.
Vive
a Barcellona (ha una villetta amena nella zona collinare di Vallvidrera). Sembra non se la passi né
bene, né male: sopravvive dignitosamente a se stesso e al suo passato.
Carvalho
è un solitario. Cinico e disilluso dal proprio lavoro riesce a racimolare lo
stretto necessario per vivere e si accontenta di poco. Quelli che pagano meglio sono i mariti che si
credono traditi. Gli altri, quelli che gli affidano incarichi importanti,
quelli no, non pagano bene, e spesso Pepe finisce con l’infilarsi in situazioni
poco piacevoli, fino a rischiare di venir ammazzato. E di queste situazioni ce
n’è un’infinità, perché la Barcellona che conosce e frequenta Pepe non è certo
una città da cartolina.
Ha
un ufficio anonimo sulle Ramblas. Potrebbe essere come quello di Marlowe o di Sam
Spade. Non lo è. All'interno, in uno sgabuzzino munito di cucinino, vi alloggia
Biscuter, uno “sgorbio d’uomo” suo aiutante e cuoco incredibilmente raffinato e
poliedrico. Biscuter (José
Plegamans Betriu) conobbe
Pepe nel carcere di Lleida. Pepe
era detenuto per motivi politici mentre Biscuter come ladro di auto (da qui il
nomignolo visto che Biscuter era il nome di una utilitaria molto diffusa in
Spagna negli anni '50). Si rincontrano nel 1977 quando Biscuter, senza averlo riconosciuto, chiede 25
pesetas a Carvalho. È l'inizio di una collaborazione che durerà per molti anni:
Pepe fa il detective e Biscuter il segretario e cuoco per aiutarlo in seguito
anche nelle investigazioni. Biscuter rimane spesso al margine dei casi ma è una
figura sempre presente che suscita un'immediata simpatia nel lettore.
Memorabili le sue peregrinazioni nei mercati e nelle botteghe di Barcellona
alla ricerca delle materie prime dei piatti che cucina e sottopone
all'insindacabile giudizio di Carvalho.
La
vita sentimentale di Pepe è tutta costruita sul travagliato rapporto con la
prostituta Charo, le avventure con altre donne non fanno che aumentare la
solitudine dell'antieroe umanamente
cinico. Charo (Rosario
García López) fa di
mestiere la prostituta, ma è amante free
di Carvalho dal 1971. Originaria della Murcia, prima si prostituiva in un locale, poi ha deciso di
esercitare la sua professione in casa (in calle Perecamps a Barcellona ). Nel
1991 lascia Carvalho e Barcellona accettando un posto offerto da un suo
cliente: centralinista in un albergo ad Andorra.
Per
Pepe luogo lontanissimo: anche per lavoro lui lascia con molte remore
Barcellona.
Non gli piace tirar fuori
la pistola, ma a volte c'è costretto: affiorano allora brutti ricordi. Una
delle sue manie è bruciare i libri che ha letto nel passato, custoditi negli
scaffali della sua libreria costruita su misura nel villino di Vallvidrera.
Brucia i libri poiché non li riconosce più come mezzo per interpretare il mondo
(ha qualche remora solo per alcuni, ad esempio quelli di Joseph Conrad, che comunque non
risparmia).
La sua passione è la
buona cucina, sia come cuoco sia come gourmet. Il gusto per i piatti pesanti lo
porta ad eccessi dannosi per la salute e spesso per il sonno.
I detrattori,
soprattutto il commissario filofranchista Contreras suo antagonista, lo
definiscono Pepe un "annusapatte", termite usato per identificare gli
investigatori privati che si occupano di casi di infedeltà coniugali. E' vero, a
lui capitano parecchi casi del genere, ma non ama parlarne.
Buongustaio; non
solo, ha anche una sua filosofia del cibo. Lo aiuta Enric Fuster,
un commercialista vicino di casa di Carvalho, durante
le cene organizzate da Biscuter che iniziano tardi e si prolungano per quasi
tutta la notte. Fine intenditore di cibi pregiati e distillati condivide con
Carvalho la passione per la cucina, accettando, per il gusto della tavola, di
sottostare alle stranezze del suo ospite.
Da ricordare Bromuro
(Francisco Melgar). Conosce Carvalho nel carcere "La
Modelo" di Barcellona e gli fa da prezioso informatore.
FINE
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