Me lo chiedono, me lo domandano, me lo "postano", pigolano, postulano, pietiscono ... scocciano!
Anche ieri me l'hanno chiesto: "Quali consigli puoi darmi per scrivere un romanzo giallo?".
Mi sono venuto a noia a parlare di questo, nessuno mi ascolta! Sono
anche orribilmente stufato, mortalmente annoiato e preoccupato per il
futuro de "giallo" quando leggo i tentativi di emeriti ignoranti che ordiscono trame gialle su temi che non conoscono (il web che ci sta a fare?).
Se l'insipienza letteraria si sposa con l'ignoranza tecnica vengono fuori
libri ributtanti. Ma un editore a pagamento o simile lo si trova e sul
mercato (non sarà improprio chiamarlo così?) si vedon girare libri che
rovinano il gusto o peggio del lettore. Sono a tutti gli effetti
bottiglie di vino al metanolo!
So che la mia è una lotta impari, una missione impossibile, ma ... Proverò a seguire i dettami della pubblicità dei dentifrici: nessuno capisce di percentuali, ma tutti le ascoltano e ne rimangono affascinati. Chissà? In fondo l'idea di scrivere è come la carie, scava nel profondo in silenzio, solo alla fine senti dolore!
Pensi di scrivere un romanzo o, peggio, lo hai già nel cassetto? Rientri allora nel 77% della popolazione italiana. Ci sono poi due insiemi. I menbri del primo insieme (37%) leggono e riflettono su queste note; quelli del secondo (40%) danno fuoco anche al cassetto: pensaci bene, se tu non dovessi desistere, non sapresti poi dove riporre il prezioso manoscritto!
Negli ultimi giorni settantasette incauti e invadenti conoscenti (58% del totale), gli amici (100%) non oserebbero, aspiranti
e/o sedicenti esordienti scrittori mi hanno chiesto, pensando di farmi cosa gradita: "Quali consigli può darmi per scrivere un romanzo giallo?" (Sì, gli sconsiderati mi danno pure del tu, come i commessi di un negozio di sport!).
Al telefono ringhio, se sono di fronte faccio lo guardo severo e dico con voce astiosa: "Incauto! Per scrivere un giallo o un noir occorre soffrire, farsi un mazzo grande così, sudare freddo e caldo, esser cattivi, soprattutto c'è un decalogo!"
Al telefono ringhio, se sono di fronte faccio lo guardo severo e dico con voce astiosa: "Incauto! Per scrivere un giallo o un noir occorre soffrire, farsi un mazzo grande così, sudare freddo e caldo, esser cattivi, soprattutto c'è un decalogo!"
Più
volte sono intervenuto per scoraggiare ora mi
sono davvero stufato! Visto che non mi ascoltano pubblico l'ennesimo decalogo. Non voglio più
recitarlo a mente: questo infatti non saprei! Speriamo che finalmente mi prendano sul serio, ma lo so seguiteranno a scrivere, a scrivere male, "molto malissimo assai"!
Decalogo semiserio per incauti aspiranti
scrittori di gialli o noir
1.
Cadaveri. Almeno il 91% dei cadaveri racconta com'è morto. Documentati in modo maniacale su procedure investigative, raccolta tracce e indizi, autopsia
compresa (non svenire!), armi e veleni e tutto quanto riguarderà il delitto su cui vuoi
scrivere, anche armi improprie, tipo una biro. Non hai visto Il silenzio degli innocenti? Ma allora ... devi visionare le quattrocentoquarantasei puntate dei vari CSI (Miami, New york,... fino a Roccastrada: due episodi per tele Maremma!)
2.
Luoghi. Della location devi conoscere almeno il 91,3% dei luoghi. Se parli di un posto è bene tu lo abbia visitato di persona, anche se fosse un deserto
disabitato o una buia foresta canadese. Figuriamoci un città, dove vivono
centinaia di migliaia di persone! Nel dubbio, ambienta il tutto nel tuo paesello natio.
3.
Montaggio. Il 47,5% dei romanzi perde mordente dopo pag 27, il 30,03% dopo pag 71. Non perdere mai il filo del discorso e fai in modo di "avere tutto in testa", man
mano che la narrazione procede. Ogni tanto è da rivedere come un film. Quando
lo farai avrai lo sguardo assente e ti prenderanno per scemo! In verità, così facendo, prima o poi ci diventi.
4.
Flessibilità. Il 73,7% degli autori si addormenta sulla tastiera alla cartella 211! Non metterti a tracciare prima tutta la trama: sarebbe come, quando scrivi, mangiare
una pizza fredda bevendo birra calda! Insieme al bacio di moglie, fan passare tutte le voglie! Così dicono a Livorno... anche quella di scrivere passa.
5.
Tu quoque brute, fili mi!.
Il 79% dei tuoi personaggi sono dei farabutti (leggi pure str...i!). Non affezionarti ai personaggi: loro ti tradiranno appena possono! Sì, se
non ti pugnaleranno alle spalle, faranno quello che vogliono loro senza dartene
conto.
6.
Sii un killer! Il 38% dei
personaggi dopo un po' diventa scomodo o antipatico. Per non far la
fine di un puntaspilli, sii pronto, in ogni momento, a far fuori
uno o due personaggi. Trasformati in cinico
spietato assassino e puniscine uno per educarne dieci! Magari, evita di
fare come Loriano Macchiavelli che uccise il Sarti Antonio. Ricordati
che sono coriacei, Conan Doyle ne sa qualcosa! Che dei morti non resti nulla. Deleta i file, brucia le pagine...
7.
Cinismo. Gli assassini che tu racconti nel 65,05% dei casi si montano la testa. Non provar pena per il tuo assassino, lui sa che sei sua madre e suo padre al
contempo, fa scena per intenerirti. Ricordati
che è bieco, spietato e calcolatore. E' uno che finge! Un Pinocchio di
ghiaccio! Non trovare, per lui attenuanti: sarebbe inutile buonismo!
8. Il tempo. Anche se il 73% dei treni sono in ritardo, non badarci. I tempi sono determinati e scanditi dai mezzi di trasporto, non dimenticarlo
mai. Consulta i tabelloni! Anche quelli in autostrada: tracciano la durata di un percorso. Le fondamente di un solido alibi sono queste.
9.
Movente. Nel 92,07% dei casi è il movente che attira il lettore. Il
movente dev'essere "interessante" anche per il lettore. Ricorda, se tu
racconti cose perverse, il lettore lo è di più, è pure frustrato da
un'esistenza da pendolare, da un'infanzia da chierichetto... da bambino forzatamente perbene!. Si identificherà
volentieri con un delinquente che cerca di trarre vantaggio personale
dal
delitto!
10. Forbici.
Il 98,8% dei romanzi sono troppo lunghi. Non t'affezionare a scene che paiono brillanti pezzi letterari, se intralciano
l'azione o la suspense, tagliale senza pietà! Ti vendicherai così dei personaggi che ti hanno tradito! Sii spietato... e usa delle cesoie da sartoria!!!
Regola delle regole. Il 73% dei romanzi inizia con l'incipit: "Era una notte buia e tempestosa", se riuscirai a scrivere un'altra frase rientri nel 7% che sa scrivere e sarai a posto!
Corollario tombale: Il 94% delle professoresse di lettere non sa scrivere e forse neanche leggere. Se una professoressa di lettere ti dice "Sì, scrivi corretto!", non ti resta che smettere davvero. Non hai speranza alcuna di diventare scrittore, soprattutto se la Prof si chiama Camilla! Fidati solo delle maestre di scuola elementare che hanno superato i 98 anni! Non ce ne sono? Cerca, vedrai che due o tre esistono.
Infine: abbi una sana paura della
pagina bianca. E' infida. Finirai col riempirla con tante cavolate
barbose, messe in file ordinate, che alcuni chiamano righe...
Lezione di scrittura gentimente offerta dallla premiata ditta:
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