Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
recensioni di romanzi gialli
Giudizio n. 111
Pulvis et Umbra
di Antonio Manzini
Sellerio
Un fantasma (assente) per amica
Per mia sfortuna so chi è Baiocchi, ma se non lo avessi saputo avrei smesso di leggere questa "sola" (tanto pe' parla' come er commissario, scusi, vicequestore ... sticazzi!).
Polvere e ombra scaturiscono dalle pagine dell'ultimo romanzo di Antonio Manzini fino a posarsi nella nostra mente agevolando il sonno. Torna il Vicequestore Rocco Schiavone e torna ancor più carico di tristezza. Una sorta di cupezza, di magone, un rospo in gola attanaglia il lettore sin dalle prime righe di questa nuova storia.
Polvere e ombra scaturiscono dalle pagine dell'ultimo romanzo di Antonio Manzini fino a posarsi nella nostra mente agevolando il sonno. Torna il Vicequestore Rocco Schiavone e torna ancor più carico di tristezza. Una sorta di cupezza, di magone, un rospo in gola attanaglia il lettore sin dalle prime righe di questa nuova storia.
Un'ombra cala prepotente sulla vita
di Rocco e su noi che lo accompagneremo, ancora una volta, a caccia di quei
fantasmi che lo perseguitano.
Dopo 7-7-2007 mi aspettavo di più. Qualcosa che
andasse oltre la prevedibile lusinga per "agganciare" tutti i lettori
delle puntate precedenti.
Manzini ammicca e furbescamente scrive ciò che è
sicuro la gente vuole leggere. Dimentica di non essere Charles M. Schultz e che
Rocco non si chiama Charlie. La serialità sfrutta riferimenti e rimandi, ma vuole
anche auto consistenza della storia.
Manzini esagera. Sviluppa la trama col
solo obiettivo di garantirsi una continuità (che sarebbe ormai certa).
Schiavone poi si adatta perfettamente alla figura della ombrosa ma simpatica
canaglia, ormai fin troppo sfruttata dalla narrativa di genere noir del'universo
mondo.
Non si fraintenda, si fa leggere, ma penso che di
poliziotti soli, col cuore infranto, bravi, ma con un passato in chiaroscuro,
canaglie ma strappa cuori , ecc..ecc.. ce ne sia ormai un'inflazione... Rocco è solo uno in più, sicuramente un personaggio
interessante, ma non certo originale.
Su frizzi e lazzi prevale poi un cielo, persino
troppo, cupo. Non sono male le battute di Schiavone (uscite che strappano
la risata), lui che da lezione di latino e di vita a Gabriele, e poi la fine....direi
piuttosto deprimente.
Le metafore son tornate a essere ridicole.
Montaggio carente, spesso i momenti di staca prevalgono e ammorbano il ritmo. La storia che fa da fulcro al libro viene poi un po'
lasciata in disparte visto anche l'insabbiamento ordinato dai "livelli superiori"
e poi, di fatto, inizia un altro libro.
Schiavone che gira l'Italia in auto per
cercare Baiocchi (ce ne po' frega' de meno a noantri!) e il suo complice senza avvisare la Questura di Aosta e poi
c'è il patatrac. Amicizie congelate se non rotte, talpa nella squadra di
Schiavone, la moglie (il fantasma) che non si vede più se non un attimo alla
fine: era meglio che non apparisse più!.
Caterina che fin dalla prima pagina
sembra una depressa cronica per cosa poi? La scena al capezzale del padre, penosa e improbabile, se la
poteva risparmiare, ma è tutta la descrizione di quello che le è capitato da
piccola che ho trovato non funzionale dalla trama. Che c'entrava? Storie vecchie, perché
Manzini le ha tirate fuori dopo quattro o cinque libri quando non se ne sentiva la mancanza. Manca solo un'epidemia di aviaria o di Ebola. Speriamo in futuro che si
ripigli con ironia perché il finale è amarognolo, se non acido.
P.S.I Schiavone che va a letto con
Caterina, di maniera, inguardabile e
troppo scontato. Una concessione alla mania del soft porno inutile dilagante in Rai, sì perché presto lo vedremo in Rai!
P.S.II La cosa più penosa è a pag. 299. Manzini restituisce il favore a Malvaldi che lo aveva citato nel suo penultimo lavoro. La Sellerio, che si atteggia a casa editrice seria, non dovrebbe permettere queste "marchette"!
P.S.II La cosa più penosa è a pag. 299. Manzini restituisce il favore a Malvaldi che lo aveva citato nel suo penultimo lavoro. La Sellerio, che si atteggia a casa editrice seria, non dovrebbe permettere queste "marchette"!
Voto ***/5 (d'incoraggiamento a cambiare)
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