mercoledì 15 novembre 2017

Consigli autorevoli!



Consigli a gogò




Quando la madre di Margaret Mitchell sentì dire alla figlia che "da grande" voleva fare la scrittrice le disse: "Fare la scrittrice e basta non basta a campare bene, cerca di sviluppare al meglio la tua intelligenza. Solo con quella si va avanti!".
Il dialogo si svolse nel 1910: la madre della famosa autrice di Via col vento aveva capito tutto sugli scrittori in genere, non poteva sapere che 25 anni dopo la figlia avrebbe pubblicato il best seller più venduto e che ancora si vende! Ma succede una volta su un milione!
Domenica, alle pagg. 12 e 13 di LA LETTURA Maurizio De Giovanni e Marcello Simoni (che insieme non sperano neppure di fare un decimo della Mitchell) offrono i loro consigli agli aspiranti scrittori di best seller.
Scommetto che, come molti autori italiani, tengono anche una "scuolina" di scrittura o più d'una. Da sempre cerco di scoraggiare gli aspiranti scrittori perché li so (la maggior parte) mossi da pulsioni che sono ben lontane dal "sacro fuoco" dello scrivere. Credo d'essere uno dei pochi, i più tirano su la pagnotta mettendo in aula una dozzina di adolescenti con qualche settantenne che al liceo ha lasciato rimpianti.
Ma torniamo all'articolo di LA LETTURA.

Maurizio De Giovanni nei suoi romanzi sulle indagini del Commissario Ricciardi non rispetta le Tavole della Legge. Neanche fossero scritte col Lego!


Parlo delle famose regole di S.S. Van Dine che sembra ignorare ( De Giovanni va meglio con Lojacono). eppure, eppure regala cinque regole auree. Riporto solo la prima:
1. Non cercare l'originalità a tutti i costi. Si rischia di allontanarsi troppo dalla realtà mentre il lettore ha bisogno di un filo logico.
Diceva mia nonna di un prete che si trombava qualche parrocchiana: "Predica bene, ma razzola male!". Ricciardi ha delle "visioni" fantasmatiche, e' un fatto e non voglio commentare. L'ha già fatto Totò!




Marcello Simoni, sulla scia di Dan Brown (in quanto a scoop storici: bravo a prenderla!) ha prodotto diversi romanzi di "fantastoria" con meccanismi thriller. Con "fantastoria" intendo storie di pura fantasia con riferimenti alla storia, ma Le Goff non sarebbe d'accordo.


Ebbene, anche Simoni regala cinque consigli. E' il primo che mi produce orticaria letteraria, un grave forma d'insofferenza.
1. Prima d'iniziare, documentarsi, lasciarsi guidare dalla curiosità e dallo studio dei dettagli anche insignificanti. Tutto può tornare utile.


Peccato che anche Umberto Eco (come Le Goff) non possa esprimere il suo parere. Io non faccio commenti, lascio ad altri le riflessioni.

Gentilmente offerto dalla premiata ditta:
 

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