Film n. 110
La
ragazza del treno (The Girl on the Train)
di Tate Taylor
con Emily Blunt, Haley Bennet, Rebecca Ferguson, Luke Evans
Fare il pendolare è
usurante
Soprattutto per il lettore e per lo
spettatore. Non ho recensito il libro best seller (primo in classifica delle vendite
per due mesi) e non lo farò. Un autorevole critico letterario (molto più
autorevole di me) lo giudicò il peggior thriller che lui avesse mai letto. Mi limito
a dichiarare d'essere d'accordo. passiamo al film.
Un po' di trama per introdurre la vicenda.
Rachel Watson è una donna alcolizzata
che ha appena divorziato dal marito, Tom Watson, dopo aver scoperto il
tradimento di quest'ultimo con il loro agente immobiliare, Anna Boyd. Rachel
condivide un appartamento con la sua amica Cathy e passa buona parte delle sue
giornate su un treno, spesso facendo alcuni appostamenti a Tom, Anna, e la loro
figlia appena nata di nome Evie. Durante i suoi viaggi, Rachel rimane
affascinata dai vicini di Tom, Scott e Megan Hipwell, una giovane coppia che
Rachel crede possa essere la vera incarnazione dell'amore perfetto, con un
matrimonio felice. Un giorno Rachel vede Megan in compagnia di un altro uomo
sul suo balcone, è il dottor Abdic Kamal, causando un grande rabbia in Rachel
che identifica il tradimento di Megan con la fine del suo matrimonio. Poco dopo
Megan scompare.
Fin qui, se uno ha letto qualche recensione,
si riesce a capire qualcosa... poi è buio pesto fino a metà della pellicola. Il
regista è un delinquente, un killer di trame, un osceno faccendiere... se non ci
fosse una credibile Rachel il film sarebbe un disastro.
Taylor (eppure con quel nome, almeno il
taglia e cuci del montaggio!) usa flashback come uno sprovveduto, cambia le carte
in tavola per ingannare lo spettatore, infine impasticcia la soluzione con rimandi
ricorsivi e toppe sdrucite con l'intento di tappare i buchi che aveva creato in
precedenza.
Infine: cerca di attribuire a Macron, il premier francese, la colpa dell'omicidio! Guardate come ha truccato il protagonista!
Non posso classificarlo come il peggior
film thriller che abbia mai visto. Ho visto di peggio. Non si può dar la colpa al
romanzo (spesso un mediocre libro in mano a un valente maestro del cinema... zio
Alfred sapeva come fare, ma anche Trantino), non si può dar la colpa alla fotografia.
Il colpevole, senza appello, è il regista.
Voto *1/2/5
Nessun commento:
Posta un commento