martedì 14 novembre 2017

Lanterna Gialla (112)




Film n. 110


La ragazza del treno (The Girl on the Train)
di  Tate Taylor
con Emily Blunt, Haley Bennet,  Rebecca Ferguson, Luke Evans



Fare il pendolare è usurante
Soprattutto per il lettore e per lo spettatore. Non ho recensito il libro best seller (primo in classifica delle vendite per due mesi) e non lo farò. Un autorevole critico letterario (molto più autorevole di me) lo giudicò il peggior thriller che lui avesse mai letto. Mi limito a dichiarare d'essere d'accordo. passiamo al film.
Un po' di trama per introdurre la vicenda.
Rachel Watson è una donna alcolizzata che ha appena divorziato dal marito, Tom Watson, dopo aver scoperto il tradimento di quest'ultimo con il loro agente immobiliare, Anna Boyd. Rachel condivide un appartamento con la sua amica Cathy e passa buona parte delle sue giornate su un treno, spesso facendo alcuni appostamenti a Tom, Anna, e la loro figlia appena nata di nome Evie. Durante i suoi viaggi, Rachel rimane affascinata dai vicini di Tom, Scott e Megan Hipwell, una giovane coppia che Rachel crede possa essere la vera incarnazione dell'amore perfetto, con un matrimonio felice. Un giorno Rachel vede Megan in compagnia di un altro uomo sul suo balcone, è il dottor Abdic Kamal, causando un grande rabbia in Rachel che identifica il tradimento di Megan con la fine del suo matrimonio. Poco dopo Megan scompare.




Fin qui, se uno ha letto qualche recensione, si riesce a capire qualcosa... poi è buio pesto fino a metà della pellicola. Il regista è un delinquente, un killer di trame, un osceno faccendiere... se non ci fosse una credibile Rachel il film sarebbe un disastro.
Taylor (eppure con quel nome, almeno il taglia e cuci del montaggio!) usa flashback come uno sprovveduto, cambia le carte in tavola per ingannare lo spettatore, infine impasticcia la soluzione con rimandi ricorsivi e toppe sdrucite con l'intento di tappare i buchi che aveva creato in precedenza.

Infine: cerca di attribuire a Macron, il premier francese,  la colpa dell'omicidio! Guardate come ha truccato il protagonista! 
Non posso classificarlo come il peggior film thriller che abbia mai visto. Ho visto di peggio. Non si può dar la colpa al romanzo (spesso un mediocre libro in mano a un valente maestro del cinema... zio Alfred sapeva come fare, ma anche Trantino), non si può dar la colpa alla fotografia. Il colpevole, senza appello, è il regista.

Voto *1/2/5

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