mercoledì 6 dicembre 2017

Andiamo a iniziare (III)


L’incipit

(III)


Il segno dei quattro (The Sign of the Four), secondo romanzo  di   cui è protagonista il celebre detective Sherlock Holmes,  venne pubblicato nel 1890 e riscosse immediatamente un enorme successo. E'   uno dei più importanti casi che vedono come protagonista l'investigatore Sherlock Holmes col suo fido aiutante biografo Dr Watson.





Il segno dei quattro


Sherlock Holmes prese il suo flacone dall'angolo della mensola del caminetto e la sua siringa ipodermica da un elegante astuccio di marocchino. Con le dita lunghe e nervose infilò l'ago sottile e arrotolò la manica sinistra della camicia. Per un po', osservò pensoso l'avambraccio muscoloso e il polso, costellati di innumerevoli segni di punture. Alla fine, infilò con gesto deciso la siringa, premette il pistone e si abbandonò nella poltrona di velluto con un lungo sospiro di soddisfazione...

L’incipit nel noir
L’incipit in medias res
Premessa tecnica. Nell’hard boiled, e quindi nel noir, il contesto è importantissimo. Spesso è il vero protagonista. Il lettore ci dev’essere calato “di brutto” subito. In questo genere l’autore, di  solito, entra in modo diretto nel mezzo della vicenda (in medias res appunto), in modo improvviso, creando in questo modo un’atmosfera dinamica. Spesso la storia comincia da un incontro, da un trauma, oppure addirittura con un delitto, con una sparatoria, o con un pericoloso viaggio. Ci vorrà poi molto flashback per recuperare tutte le informazioni!

Si ricordi il fulminante incipit del film La fiamma del peccato: «Io ho ucciso per denaro ... e per una donna … E non ho avuto i soldi... e non ho avuto la donna».
E’ come se le frasi venissero tratte da un discorso di cui, però, non viene riportato l’inizio. Questo ovviamente non deve influire sulla comprensibilità dell’argomento o della vicenda. Ci vuole talento a usare il flashback, non tutti ce l'hanno! Vediamo un primo esempio di Raymond Chandler: The Big Sleep.

Il grande sonno, in italiano, ma stendiamo velo pietoso su questa copertina da Grand Hotel; sospetto che chi l'ha disegnata non avesse letto il romanzo!

Il grande sonno
Erano pressappoco le undici del mattino, mezzo ottobre, sole velato, e una minaccia di pioggia torrenziale sospesa nella limpidezza eccessiva là sulle colline. Portavo un completo blu polvere, con camicia blu scuro, cravatta e fazzolettino assortiti, scarpe nere e calzini di lana neri con un disegno a orologini blu scuro. Ero corretto, lindo, ben sbarbato e sobrio, e me ne sbattevo che lo si vedesse. Dalla testa ai piedi ero il figurino del privato elegante. Avevo appuntamento con quattro milioni di dollari. …
Il lettore, trascinato nel cuore della narrazione, riesce in poche righe a comprendere molte informazioni (dall'ambiente sociale in cui l'azione si svolge, alla parentela o le ascendenze di alcuni personaggi, alla sofferta attesa dell'evento meteo) e a predisporsi per seguire il racconto.
Secondo esempio, sempre di Raymond. Qui la copertina migliora, parecchio, ma sipotrebbe far di meglio!
Addio, mio amata
Mi trovavo nei pressi di uno di quei casamenti della Central Avenue non ancora completamente invasi dai negri. Ero appena uscito da un negozietto di barbiere dove, secondo un'agenzia, avrebbe dovuto trovarsi un certo Dimitrios Aleidis, lavorante barbiere. La moglie di Dimitrios Aleidis aveva dichiarato d'essere disposta a spendere qualche soldo perché lui tornasse a casa. Non lo trovai mai. Del resto dalla signora Aleidis non ebbi mai un quattrino.

Nel film l'incipit è diverso dal romanzo, si crea credo anche una tensione maggiore a vedere philip Marlowe bendato e interrogato dai poliziotti!

Per concludere. Il lettore dev’essere consapevole che quando la narrazione è in prima persona (nei tre esempi che ho riportato lo è) l’incipit non può e non deve disorientarlo. E’ il protagonista a raccontare e quindi si ha un solo punto di vista. Nel flashback, quello della sua memoria. Se la narrazione è invece in terza l’incipit può essere più articolato o complesso o … addirittura complicato!
(III - segue)
Per gentile concessione da parte della premiata ditta:

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