sabato 31 marzo 2018

Donne detective (5)



Questa volta lasciamo indagare le donne!
Donne detective nella letteratura, nel cinema, nella Tv e nei fumetti di genere giallo e noir
  "Intuito femminile è come penna su freccia: porta al bersaglio"(Charlie Chan). 
(5)



La signora in giallo (Murder, She Wrote, miss Marple titolava "She Said") è una serie investigativa, molto soft nei modi, ma cruenta negli esiti (più di 1000 morti ammazzati!),  prodotta in USA e stravista in tutte le TV del pianeta.     Ideata da Peter S. Fischer, Richard Levison e William Link ha Angela Lansbury nel ruolo della scrittrice e detective dilettante Jessica B. Fletcher.
Jessica Fletcher, per il fatto che nasce e cresce in TV, non è né un fenomeno letterario, né un modello sociale, è  un fenomeno medianico.
Se Miss Marple rappresenta a suo modo una tipologia sociale e si muove in una realtà al suo tempo ancora presente, Jessica è completamente frutto della fantasia, sia lei sia coloro che le stanno intorno.   
Andò in onda settimanalmente, con successo continuamente crescente, sulla CBS dal 1984 al 1996   e continuò con diversi film TV fino al 2003. Ancor oggi è trasmessa in molte reti. E' infatti apprezzata da nonne e nipoti (plagiati dai nonni).


Merito di Angela. La serie fu "nominata" più volte nella categoria Miglior serie drammatica, totalizzando due premi ai Golden Globe su sei candidature, ma nessuna vittoria agli Emmy Award, nonostante due candidature. Angela Lansbury fu candidata ad un totale di dieci Golden Globe e dodici Emmy Award per la sua interpretazione ne La signora in giallo, detenendo per molti anni il record per il maggior numero di nomination nelle categorie Miglior attrice e Migliore serie drammatica.


Le scene ambientate a Cabot Cove (cittadina farlocca del Maine) sono state girate, in realtà, nella villaggio di Mendocino in California,


A Mendocino è ancora presente l'imponente casa vittoriana di Jessica (per entrare si paga un biglietto), da cui le cartoline turistiche. Dopo la conclusione della serie, nel '96, vennero girati quattro film TV, messi in onda fra il '97 e il 2003. La serie rivive successivamente nella serie di romanzi retroscritti da Donald Bain.


La serie, in origine, si svolge raccontando la vita quotidiana di un'insegnante d'inglese in pensione, Jessica B. Fletcher, che, dopo essere rimasta vedova intorno ai cinquant'anni del marito Frank, diventa quasi per caso una scrittrice di successo. Nonostante la fama e la fortuna ottenute, Jessica continua a vivere una vita semplice e salutare, risiedendo nel piccolo paese di Cabot Cove, sulla costa del Maine, e coltivando le sue vecchie amicizie, che la portano spesso in giro per il mondo.


La trama della serie è caratterizzata dal continuo verificarsi di assassinii ed omicidi (un migliaio, di cui almeno 700 a Cabot Cove: praticamente metà della popolazione!). I delitti  risvegliano la patologica curiosità della protagonista;   Jessica si intromette, spia, "usula" e  risolve  i casi della più improbabile natura. Nella maggior parte degli episodi Jessica collabora con detective e sceriffi, i quali, molto spesso, intendono arrestare l'individuo più facilmente sospettabile. La polizia viene puntualmente smentita dalla Fletcher, che, intuendo l'innocenza dell'arrestato, riesce ad individuare mediante indagini, prove e astute domande l'identità del colpevole.


Il rapporto di Jessica con le forze dell'ordine varia, però, in relazione al luogo in cui avviene l'omicidio. Entrambi gli sceriffi di Cabot Cove, Amos Tupper e Mort Metzger, sono rassegnati ad avere la consulenza di Jessica durante le indagini.


In altri casi detective e commissari di polizia rifiutano l'aiuto di Jessica e la sua presenza sulla scena del crimine, ma solo fino al momento in cui le deduzioni della scrittrice non li convincono a desistere. Altri ancora reagiscono in modo positivo fin dall'inizio delle indagini, spesso in quanto appassionati dei romanzi della Fletcher.


Durante le varie stagioni, Jessica costretta ad emigrare da Cabot Cove per mancanza di potenziali cadaveri (i maligni ironizzano e  dicono che è scappata perché ricercata dalla polizia locale), stringe importanti amicizie con i commissari di polizia di molte città americane, tra cui New York, e con molti uffici di polizia di Scotland Yard.


Alla fiction seguirono ben 40 romanzi, con discreto successo, anche se a mio giudizio sono illeggibili. In confronto i romanzi rosa di Liala, per non parlare di Scerbanenco, sono capolavori.
9) Laura Storm


Questa è invece uUna storia tutta italiana: Storm è nome d'arte (la guerra del Golfo non c'era ancora stata, se no chissà!). Il vero nome Laura Persichetti (lo porta furtivamente, quando questo nome gli viene fatto notare dal suo capo la cosa la manda su tutte le furie). Pratica le arti marziali, prende lezioni di judo in una palestra del quartiere e lavora come giornalista per un giornale indipendente. E' una gran ficcanaso, all'italiana però.

10 ) Prof. Baudino


La professoressa Camilla Baudino potrebbe essere figlia di Laura Storm anche se per mestiere dovrebbe essere più tranquilla, ma tranquilla non è! E' interpretata da Veronica Pivetti. Insegnante di Lettere presso l'Istituto Leonardo Fibonacci, è la moglie di Renzo e la madre di Livietta; curiosa e caparbia, riesce sempre a mettersi in situazioni pericolose e collabora con il commissario Gaetano Berardi (con cui sviluppa una forte attrazione, sebbene rimanga innamorata del marito) ogni qual volta viene commesso un omicidio che in qualche modo la riguarda; tuttavia, con l'arrivo del commissario Paolo De Matteis, data l'intransigenza di quest'ultimo, la sua collaborazione della Polizia si svolge "sottobanco", grazie alla complicità degli agenti Torre e Marchese. 


Con la professoressa Camilla e la sua classe chiudo la rassegna delle dilettanti. Il soggetto, non la sceneggiatura, è di Margherita Oggero.


Occorre solo ricordare che Margherita Oggero si definisce solo "soggettista" della fiction TV: i romanzi sono, è vero un po' diversi. 
Le dilettanti sono la linfa del giallo al femminile.  Di donne detective, come si è visto, ce ne sono tantissime. molte dilettanti. Penso di averne trascurate (quelle che meriterebbero una riflessione: ad esempio Smilla e il suo senso per la neve) alcune e ignorate parecchie (quelle da dimenticare), ma non me ne pento.

 

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