Il caso dei 3 "Gialli" a Hollywood
Charlie Chan, Mr. Moto e Mr. Wong
(5)
L'avvento
di Mr. Moto
Nel 1937 tempi stanno per cambiare. L'hard Boiled
altrimenti chiamato "noir" incombe. Charlie Chan, nel 1931, forse ne era già consapevole quando sostiene che “La morte è un cammello nero
che si inginocchia, non invitato, davanti a ogni porta”.
In effetti quella de Il Cammello Nero è una storia premonitrice di altre storie con altri
personaggi. Qui l’amore diventa passione
oscura e motore della vicenda, spinge al centro della scena, illuminata da luce
radente, personaggi femminili con lati
oscuri e molte sfaccettature, ponendo un po' in ombra figure maschili incapaci
di frenarne le pulsioni e le passioni più elementari.
Ma il personaggio che emerge prepotente dalle pagine
del libro per rubare la scena al protagonista sullo schermo è l’indovino
Tarneverro, magistralmente impersonato nel film dal grande attore Bela Lugosi.
A Boris Karloff cominciarono a fischiare le orecchie!
Il personaggio di Mr. Moto apparve prima nei libri. In sei romanzi di John P. Marquand pubblicati
tra il 1935 e fino al 1957. In essi Moto si presenta come I.A. Moto, ma in
alcuni di essi è chiaro che non è il suo vero nome. I primi romanzi sono
ambientati in Paesi del Pacifico negli anni trenta. Il principale interprete è
un occidentale, che viene coinvolto nell'azione e incontra Moto, non rendendosi
conto inizialmente che è un agente giapponese. Attraverso una serie di
avventure il protagonista scopre l'importanza e le capacità di Moto, ma non
viene a sapere i suoi segreti. Marquand tiene Moto sullo sfondo piuttosto che al
centro dell'azione e tende a mantenere un'aria di mistero attorno al
giapponese.
Nei primi cinque romanzi, ambientati all'epoca del
Giappone imperiale, Moto è un agente dell'Impero; nell'ultimo, ambientato negli
anni '50, è un ufficiale dei Servizi segreti del governo giapponese
filo-occidentale. Moto afferma di avere studiato in due università straniere,
di cui una americana. Fisicamente è un uomo di piccola statura, con capelli
neri, elegantemente vestito alla maniera occidentale; spesso sorride, mostrando
una fila di denti d'oro. Nell'ultimo romanzo, ambientato vent'anni più tardi, è
presentato come un uomo di mezza età, i cui capelli sono ormai diventati grigi.
Mr. Moto piacque subito a Hollywood. Quando ancora Charlie
Chan era interpretato da Warner Oland, Peter
Lorre accettò l'impresa di sfidarlo sullo schermo. Apparve in otto film usciti
tra il 1937 e il 1939.
Nei film il personaggio ha un'età compresa fra i 30 e
i 35 anni ed è piccolo di statura; veste all'occidentale, ma a casa indossa una
veste tradizionale giapponese, la yukata. A differenza dei romanzi, Mr. Moto nei
film è il protagonista assoluto, indossa
un paio di occhiali e non ha i denti d'oro.
Inoltre è un agente di polizia internazionale anziché un agente segreto; è un
esperto in Judo e Jiu-Jutsu, parla fluentemente 4 lingue (giapponese, inglese, tedesco
e cinese mandarino), da abile trasformista usa vari travestimenti e ha abilità
di prestigiatore e ventriloquo.
Nel 1938 Warner Oland moriva. Alfred Andriola, eccelso
autore di fumetti lo immortalava nelle sue storie (disegnò tavole per quattro anni) usandone il volto.
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