sabato 10 novembre 2018

Conto alla rovescia (-44)


 Una smorfia

al Natale


- 44 giorni al Natale
secondo l'accreditata smorfia napoletana: le carceri



Ogni città ha le sue carceri, rese famose da "storie de sangue  e de cortello" come Regina Coeli o da quelle "di lupara" come l'Ucciardone a Palermo! 
Io voglio ricordare le carceri delle Stinche a Firenze, fanoso carcere tardo meioevale. Quando il carcere era riservato a chi doveva pagar riscatto. Gli assassini venivano trattati con minor riguardo.
Le antiche prigioni delle Stinche furono costruite a partire dal 1299 dalla Repubblica fiorentina riutilizzando molte pietre delle distrutte torri e case della famiglia Uberti, i ghibellini cacciati dopo la Battaglia di Benevento. Nel 1304 i primi prigionieri che vi "alloggiarono" furono i ghibellini sequestrati nella presa del castello delle Stinche, che si trovava nei pressi di Greve in Chianti, appartenente ai Cavalcanti, da cui deriva il nome.


 
In questo carcere all'inizio si rinchiusero soprattutto i prigionieri di guerra e i colpevoli di reati politici.
In seguito vi furono rinchiusi anche i debitori e i falliti. Fra questi si ricordano lo storico Giovanni Villani,  Giovanni Cavlcanti che vi elaborò la Storia dei suoi tempi, dubbia è invece la detenzione del pittore Cennino Cennini. Altri incarcerati illustri furono, lo sappiamo per certo, Niccolò Machiavelli, Roberto Acciaioli ambasciatore di Francia.


Le Stinche, terribile anche a vedersi, resistè per secoli. Le carceri furono alienate nel 1833, e sul suolo ricavato dalla loro parziale demolizione furono eretti una sala per spettacoli equestri e una sala per la Società Filarmonica Fiorentina, la quale lo trasformò in un teatro, detto "di Pagliano", oggi Teatro Verdi.

Dopo la chiusura del carcere delle Stinche, la zona penitenziaria si spostò di alcuni isolati più a est, nel complesso delle Murate, oggi centro multiculturale.


Sempre in tema e forse più famoso il carcere fortezza de l'Île de Sainte-Marguerite davanti a Cannes. Ospitò il prigioniero più famoso dopo Edmondo Dantes: La Maschera di ferro!

(44 vai a 43) 


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