Una domanda da evitare:
"Ma cos'è la sinossi?"
"Ma cos'è la sinossi?"
Soprattutto se hai mandato un manoscritto a un editore...
Non spero di insegnare a scriverla, cerco solo di farvi capire che cos'è. In tal modo magari vi convincete che scrivere romanzi è un'impresa al di fuori della vostra portata.
Verso la metà del 1300, decennio più, decennio meno occorreva farsi vedere a distanza dal promesso sposo o dalla promessa sposa: si diffuse l'uso delle miniature. I viaggi erano perigliosi e anche gli ambasciatori, che pure allora non portavano pena, cercavano di portare meno peso possibile. Le miniature erano l'ideale. Per chi le portava: pesavano poco. Per chi vi era rappresentato: una sintesi che eliminava particolari spiacevoli o imbarazzanti. Anche chi le riceveva e magari non vedeva l'ora di convolare, era spesso molto soddisfatta.
Certo che un ritratto maxi (come quello di Abramo Lincoln sul monte Rushmore) sarebbe stato difficile da portare. Morale della favola: non dovete scolpire la parete nord di una Lavaredo!
No! Dovete solo (uso improprio: vedrete quanto è difficile!) fare una miniatura del vostro romanzo: sintetica, ma ricca di informazioni interessanti.
Mi arrivano manoscritti senza, io la richiedo e loro mi chiedono: "Ma... cos'è la sinossi?". Ebbene sì, verità tragica: molti si mettono a scrivere e non sanno cosa sia la sinossi!
Come primo passo consiglio di andare in cantina o in soffitta a cercare vecchi Topolino: leggetevi i riassunti! Non vi sto prendendo in giro, è un consiglio che dava Umberto Eco ai suoi studenti. Alcuni di loro sono diventati celebri!
Mi arrivano manoscritti senza, io la richiedo e loro mi chiedono: "Ma... cos'è la sinossi?". Ebbene sì, verità tragica: molti si mettono a scrivere e non sanno cosa sia la sinossi!
Dopo aver ricevuto da me, o da altri editor, una prima risposta cercano di scriverla e fanno aihmè una brutta fine: ci muoiono sopra di vecchiaia! Non è un male, è un modo serio per scartare molti manoscritti!
Siamo arrivati a un punto fermo: dovete fare il miniaturista!
Passiamo allora alla parte didattica.
Si tratta infatti di dar vita ad una mini opera molto vitale, ok? Lo so, non siete nè il dottor Mabuse, ne Frankestein! Vediamo allora di dare un aiutino pratico articolato e comprensibile.
Passiamo allora alla parte didattica.
Si tratta infatti di dar vita ad una mini opera molto vitale, ok? Lo so, non siete nè il dottor Mabuse, ne Frankestein! Vediamo allora di dare un aiutino pratico articolato e comprensibile.
La sinossi, di solito, è la prima cosa
che il curatore (anche master editor o selezionatore) della collana o
della casa editrice legge di un libro che gli è stato sottoposto da un
autore. Siccome di manoscritti gliene arrivano tanti, la sinossi, per
lui, è il
filtro attraverso il quale si fa un’idea dell’idea (capito il discorso della miniatura?). Se la sinossi non
c'è o è mal confezionata le probabilità che questo signore legga la
prima pagina del romanzo sono assai scarse.
Quest'uomo indaffarato, cinico e crudele ha accanto un ampio cestino in cui gettare il manoscritto.
Significato pratico
La sinossi è il riassunto
nudo, crudo e accattivante; dovrebbe risponde ad alcune basilari domande:
CHI?: I personaggi o comunque il soggetto principale.
CHE COSA?: L’argomento principale trattato, se trattasi di un noir il contesto e l'ambientazione socio - storica.
DOVE E QUANDO?: Luogo e tempo dell’azione, l’ambientazione.
COME?: La situazione iniziale che delinea lo svolgersi dell’azione.
QUALE MESSAGGIO?: Potrebbe esserci una morale, potreste voler trasmettere qualcosa: accennatelo, ma senza dilungarvi.
CHI?: I personaggi o comunque il soggetto principale.
CHE COSA?: L’argomento principale trattato, se trattasi di un noir il contesto e l'ambientazione socio - storica.
DOVE E QUANDO?: Luogo e tempo dell’azione, l’ambientazione.
COME?: La situazione iniziale che delinea lo svolgersi dell’azione.
QUALE MESSAGGIO?: Potrebbe esserci una morale, potreste voler trasmettere qualcosa: accennatelo, ma senza dilungarvi.
SCOPO: informare sulla trama del libro, senza dover
stuzzicare la curiosità del lettore, senza paura di svelare il finale o
gli intenti.
Il destinatario del messaggio in prima istanza è l'editor. Se, improbabile, il romanzo dovesse essere pubblicato è l'acquirente potenziale lettore.
Il destinatario del messaggio in prima istanza è l'editor. Se, improbabile, il romanzo dovesse essere pubblicato è l'acquirente potenziale lettore.
Sì, sarà il riquadro (sarà tratto dalla sinossi) da inserire sul retro di copertina.
So che molti non si pongono il problema, è invece importante pensarci
subito. Si tratta del messaggio marketing indirizzato al lettore
finale, colui che acquisterà il
libro: il prodotto che va sul mercato, il contenitore della vostra
storia! Questo è necessario che non sveli troppo, deve incuriosire,
interessare, ma
non svelare. Si può elaborare prendendo sempre come spunto queste
domande, ma vietato eccedere nei dettagli.
Consigli pratici per scrivere la sinossi di un romanzo noir
Iniziare dal protagonista è sempre una buona scelta, illustrando il
suo obiettivo e, se importanti, le sue motivazioni. Trovate un modo per
inquadrare la storia nello spazio e nel tempo e raccontate brevemente i
fatti salienti dall’inizio alla fine. Non accennate a metafore e
allegorie, descrizioni e divagazioni. Mimetto in gioco con un mio libro.
Esempio di sinossi: La ragazza dello scambio di Oscar Montani (Nerocromo 2016)
All’inizio dell’autunno del 1924 un’importante cittadina industriale del Valdarno è sconvolta da alcuni efferati delitti. La comunità vive un clima di tensione, d’incertezza e di paura. Idamo Butini medico condotto, a contatto con tutte le classi sociali, dagli operai dei cappellifici ai proprietari terrieri, viene coinvolto nelle indagini. Spera che col tempo tutto si ricomponga, mostra indifferenza, sente di preferire la città al paese, ma gli eventi lo travolgono. Come ex ufficiale medico, ferito e decorato nell’ultima battaglia dell’Isonzo, due volte la settimana, presta servizio volontario a Villa Natalia, Ospedale Militare Territoriale di Firenze. Lì, tra il 1916 e il 1918, aveva fatto lunga convalescenza e terminato gli studi. E’ rimasto molto legato all’équipe medica della villa, ma non partecipa al loro impegno sotterraneo per la cura e il sostegno degli antifascisti.E’ un anno tragicamente sospeso. Il fascismo, dopo due anni di violenze squadriste, ha “vinto” le elezioni eppure ha dovuto frenare. Il governo, pur impacciato e apparentemente in crisi per il delitto Matteotti, ha di fatto preso il potere e il regime cerca di imporre una sua arrogante legalità.Idamo, oscillante tra Firenze e la sua cittadina, ben s’adatta al clima sospeso di quei mesi. La sua scorre indifferente, lieve e distratta tra amanti, giochi con gli amici e spettacoli al cinematografo, la sua passione. Durante uno dei suoi viaggi verso la città incontra in treno una ragazza che lo colpisce per la sua bellezza. Nonostante la fama di donnaiolo non osa avvicinarla. E’ lui per primo a meravigliarsi; è la prima crepa nella sua apatica routine. Qualche tempo dopo coinvolto, come medico forense, in una catena di orribili delitti, se ne pentirà cadendo vittima di una specie d’ossessione: dovrà indagare su quella donna misteriosa.La vita del gruppo di amici, un sabato pomeriggio, viene sconvolta da una efferato delitto: il medico, mentre gioca a biliardo, viene chiamato a esaminare il corpo di un avvocato giustiziato con quattro colpi di pistola. Due alla testa, uno al petto e uno alla schiena: un’esecuzione simile a quella di Spartaco Lavagnini. I carabinieri sono propensi a seguire la pista squadrista, il dottore non è convinto. Quando, qualche giorno dopo, si trova davanti altri due cadaveri comincia ad avere altri dubbi. E’ l’inizio di un’indagine pericolosa e ossessiva; malvista dagli imprenditori, biasimata dai religiosi e osteggiata dai politici. Come se fosse l’indagine a turbare la pace sociale e non i delitti. Il giovane medico, emotivamente coinvolto, vuole scoprire la verità sul terribile mistero, troverà appoggio solo nel maresciallo dei carabinieri.
Quanto deve essere lunga una sinossi?
Non c’è una regola precisa sulla
lunghezza Nè troppo breve né troppo lunga. È una questione di
funzionalità. Diciamo dalle 1500 alle 2500 battute (spazi compresi), con
tali dimensioni c'è modo di
elaborare una buona sinossi. Ovviamente, come già vi ho detto, questa
sarà rielaborata e
ridotta per la quarta di copertina che dovrà essere molto più breve.
Fate in modo di comporla in una struttura che possa essere tagliata
senza essere stravolta.
Consiglio finale: siate flessibili, le idee fisse portano poco lontano!
Consiglio finale: siate flessibili, le idee fisse portano poco lontano!
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