Storia del giallo storico
Quando cambiano le armi per un delitto, ma non i moventi dell'assassino
(7)
Antica Cina
Nel mentre che a Roma si uccideva, altrove tutto tranquillo? Niente affatto, vedi per esempio la Cina!
Anche l'antica Cina ha fatto da sfondo
ad alcune serie di romanzi gialli, perlopiù poco note.
In particolare si ricordano le opere di
Robert Van Gulik e Frédéric Lenormand. L'olandese Van Gulik (1910-1967),
scrittore, diplomatico e musicista, ha pubblicato in inglese romanzi e racconti
dedicati alle indagini del giudice Dee, a partire da Dee Goong An (alias
Celebrated Cases of Judge Dee) del 1949.
Il cinema cinese ne ha malamente
approfittato con pellicole ingarbugliate e confusionarie dove, anche avendo letto le storie di
Dee, non si capisce un tubo!
La figura e le avventure del giudice
Dee, un magistrato cinese realmente
vissuto durante il periodo della dinastia Tang, ritornano nella serie di
romanzi scritta dal francese Lenormand, iniziata con Le Château du lac Tchou-An
del 2006.
Il personaggio del giudice Dee è molto affascinante, ma solo se si vuol capire la Cina Antica. C'è molto Confucio e poco di quello che vediamo (e temiamo) oggi. Molto rispetto per la natura che, da quelle parti, è purtroppo oggi ignorato.
Torniamo allora in Europa. Ma prima una pausa
di riflessione sul "Giallo di ambientazione storica".
Nelle prime puntate, simulando una
tavola rotonda, ho già parlato delle
difficoltà a indagare, dei personaggi storici con cui il personaggio si
confronta e del linguaggio da usare per narrare. Ho anche accennato alle armi.
Non ho parlato delle prove, degli indizi fisici... Dagli egiziani a metà del
1800 figurano, ma sono spesso frutto d'intuizione (della mente del detective), vengono usati dal narratore (in terza
persona) per generare un sospetto nel lettore o usati come punti di riferimento
per traslare all'indietro nel tempo il comportamento di un detective noto
(Sherlock Holmes imitato, a priori, da Guglielmo da Baskerville!).
Da Sherlock Holmes, quello vero (1887), in poi, però, se ne deve tener conto
in modo scientifico. Purtroppo con la fine del secolo scorso arriva il DNA,
l'esame del DNA, a scombussolare i piani e le menti dei detective. Addio logica
ipotetico deduttiva (Hercule Poirot)! Addio strategia e tattica
dell'interrogatorio (Jules Maigret)!
Età medievale: incipit
Sì siamo al Medioevo! Anche il periodo
medievale, che tradizionalmente inizia con la caduta dell'Impero romano
d'Occidente (anno 476) e termina con la scoperta dell'America (1492), è lo
sfondo temporale di un gran numero di gialli storici ambientati in diversi
paesi europei; ma segnato soprattutto da uno: Il nome della rosa.
Il romanzo di Umberto Eco è del 1980. In breve tempo divenne
un best seller di portata internazionale
e fu tradotto in quarantaquattro lingue con milioni di copie vendute. Il
romanzo è ambientato nel 1327 in una imprecisata abbazia benedettina in Italia,
e narra della "missione" del monaco francescano Guglielmo da
Baskerville, accompagnato dal giovane benedettino Adso da Melk.
Devono vedersela col
conflitto dottrinale sul pauperismo sia con una serie di misteriosi delitti che
ruotano attorno ad un testo perduto di Aristotele ferocemente e subdolamente
custodito da un amanuense pazzo, nonché cieco.
Umberto Eco amava le liste, andiamo a
farne una lunga...
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