giovedì 28 marzo 2019

Serial TV (1-22)


Indagini seriali in TV
Serie gialle, noir e thriller della TV




1-22 La verità sul caso Harry Quebert



Falsi miti e luoghi comuni sugli scrittori!
Un po' di trama non guasta. Ma poca, poca davvero! La giusta dose per far capire... a chi vuole!



New York, primavera 2008. Marcus Goldman, un giovane scrittore diventato famoso grazie al suo primo libro, è alle prese con il blocco dello scrittore e con la pressione di dover scrivere un altro best prima dell’autunno a causa degli obblighi contrattuali con la casa editrice. Disperato, chiama il suo amico e mentore, Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d’America, che gli propone di andare a stare a casa sua ad Aurora, una piccola cittadina del New Hampshire, come quando era uno studente. Marcus accetta e si trasferisce dall’amico per qualche settimana. 



Durante la sua permanenza, però, scopre un segreto: nell’estate del 1975, un anno prima di pubblicare Le origini del male (il romanzo epistolare che lo avrebbe reso famoso), Harry, allora trentenne, aveva avuto una storia con Nola Kellergan, una ragazza di 15 anni che era poi scomparsa alla fine di agosto di quello stesso anno, dopo essere stata avvistata da una donna che aveva chiamato la polizia ed era stata uccisa subito dopo. I due uomini decidono di non parlare più della scoperta, e Marcus torna a New York senza aver fatto progressi per il suo libro...
Poi succede di tutto di più, ma il regista non è Lynch!


Non ho letto il libro e non me ne dolgo. Era Luglio e neppure la calura mi fece invogliare di tenere in collo sto' tomo pesante fuori e dentro! 



Ora, per dovere di reporting, ho visto le prime quattro puntate di questo Twin Peaks de noantri e me ne dolgo! Trama costruita a tavolino, da scuola di scrittura per aspiranti giallisti "colpi di scena, mi raccomando, ad ogni capitolo...uno!", mai che s'insegnasse a scrivere invece che a stupite, per cui il testo è strapieno di falsi miti e di luoghi comuni a gogo sugli scrittori. Ma per capirsi basterebbe leggere (ma non lo consiglio). Credetemi  si oltrepassa il ridicolo, già raggiunto nei dialoghi pertinenti alla trama, quando si parla degli scrittori: "Mitici, dei, figli di un dio minore? Ah saperlo!"; "Avevo perso l'ispirazione!"; "Il secondo romanzo è il più difficile!" e altre quisquillie,  pinzillacchere del genere! 



Recitata con professionalità alimentare (a' pagnotta!) e diretta col piglio talebano di chi vuole indottrinare, è sicuramente una delle serie più pessime (si può dire?) che si possa vedere sulle reti.

Voto **/5, ma sono in vena di bontà!
 
(1-22 - segue)
 

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