Indagini seriali in TV
Serie gialle, noir e thriller della TV
1-22 La verità sul caso Harry Quebert
Falsi miti e luoghi comuni sugli
scrittori!
Un po' di trama non guasta. Ma poca, poca davvero! La giusta
dose per far capire... a chi vuole!
New York, primavera 2008. Marcus Goldman, un giovane
scrittore diventato famoso grazie al suo primo libro, è alle prese con il
blocco dello scrittore e con la pressione di dover scrivere un altro best prima
dell’autunno a causa degli obblighi contrattuali con la casa editrice.
Disperato, chiama il suo amico e mentore, Harry Quebert, uno degli scrittori
più stimati d’America, che gli propone di andare a stare a casa sua ad Aurora,
una piccola cittadina del New Hampshire, come quando era uno studente. Marcus
accetta e si trasferisce dall’amico per qualche settimana.
Durante la sua permanenza, però, scopre un segreto:
nell’estate del 1975, un anno prima di pubblicare Le origini del male
(il romanzo epistolare che lo avrebbe reso famoso), Harry, allora trentenne,
aveva avuto una storia con Nola Kellergan, una ragazza di 15 anni che era poi
scomparsa alla fine di agosto di quello stesso anno, dopo essere stata
avvistata da una donna che aveva chiamato la polizia ed era stata uccisa subito
dopo. I due uomini decidono di non parlare più della scoperta, e Marcus torna a
New York senza aver fatto progressi per il suo libro...
Poi succede di tutto di più, ma il regista non è Lynch!
Non ho letto il libro e non me ne dolgo. Era Luglio e neppure
la calura mi fece invogliare di tenere in collo sto' tomo pesante fuori e dentro!
Ora, per dovere di reporting, ho visto le prime
quattro puntate di questo Twin Peaks de
noantri e me ne dolgo! Trama costruita a tavolino, da scuola di scrittura
per aspiranti giallisti "colpi di scena, mi raccomando, ad ogni capitolo...uno!", mai che s'insegnasse a scrivere invece che a stupite, per cui il testo è strapieno di falsi miti e di luoghi comuni a gogo sugli scrittori. Ma per capirsi basterebbe leggere (ma non lo consiglio). Credetemi si oltrepassa il ridicolo,
già raggiunto nei dialoghi pertinenti alla trama, quando si parla degli
scrittori: "Mitici, dei, figli di un
dio minore? Ah saperlo!"; "Avevo perso l'ispirazione!"; "Il secondo romanzo è il più difficile!"
e altre quisquillie, pinzillacchere del genere!
Recitata con professionalità alimentare (a' pagnotta!)
e diretta col piglio talebano di chi vuole indottrinare, è sicuramente una delle
serie più pessime (si può dire?) che si possa vedere sulle reti.
Voto **/5, ma sono in vena di bontà!
(1-22 - segue)
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