Saper ascoltare
Come
diventare fruitori consapevoli di gialli, noir e thriller raccontati
nelle diverse forme artistiche: libro, film, fiction TV, fumetto e radio
Versione 2019
tappa
12
Paradigmi indiziari: i modi in cui ragionano i detective, gli
strumenti logici che usano e come gli autori lo possono raccontare.
Come indaga il detective
ABDUZIONE: è possibile che questi fagioli
vengano da quel sacco
Ricordiamoci di Guglielmo da Baskerville quando, all’inizio
del romanzo, incontra i frati alla ricerca del cavallo fuggito:
"… ma non temete, il cavallo
è passato di qua e si è diretto per il sentiero di destra. Non potrà andar
lontano perché, arrivato al deposito dello strame, dovrà fermarsi … >>
…
<< … Ma se cercate Brunello,
l’animale non può che essere là dove ho detto. "
(Il nome della rosa – Umberto Eco)
Nella pagina successiva Guglielmo spiega pazientemente
( e con una vena di narcisismo alla Holmes) all’allibito Adso il suo
ragionamento “infallibile”.
Le abduzioni sono ipotesi di
lavoro
Ipotesi tutte fallaci meno che una: l’unica possibile
e che indirizza l’indagine verso gli indizi più solidi e poi verso la
soluzione. Il paradigma indiziario, per poter funzionare, non può fare a meno
dell’abduzione. Unico problema: questa può essere sbagliata.
L’abilità
dell’autore è saper raccontare le abduzioni, magari alcune possono essere
espresse dai comprimari (Watson ad esempio, ma che, consapevo di trovarsi su un altro iano, ha sempre paura di far brutta figura di fronte al geniale sodale!).
Quella giusta, quando viene
narrata, è intrigante che appaia inverosimile ai lettori, ma poi dev’essere
indiscutibile. L'abduzione è lo strumento principe della narrazione gialla:
1. Stabilisce un rapporto tra lettore e autore.
2. Crea suspense.
3. Permette di dar spazio ai comprimari.
Ma, sì c'è un "ma", ne parleremo!
Nessun commento:
Posta un commento