sabato 20 aprile 2019

Sommelier del giallo (12)


Saper ascoltare
Come diventare fruitori consapevoli di gialli, noir e thriller raccontati nelle diverse forme artistiche: libro, film, fiction TV, fumetto e radio 
Versione 2019
                                    
tappa 12



Paradigmi indiziari:  i  modi in cui ragionano i detective, gli strumenti logici che usano e come gli autori lo possono raccontare.

Come indaga il detective



  

ABDUZIONE: è possibile che questi fagioli vengano da quel sacco



Ricordiamoci di Guglielmo da Baskerville quando, all’inizio del romanzo, incontra i frati alla ricerca del cavallo fuggito:

"… ma non temete, il cavallo è passato di qua e si è diretto per il sentiero di destra. Non potrà andar lontano perché, arrivato al deposito dello strame, dovrà fermarsi … >>


<< … Ma se cercate Brunello, l’animale non può che essere là dove ho detto. "

(Il nome della rosa – Umberto Eco)



Nella pagina successiva Guglielmo spiega pazientemente ( e con una vena di narcisismo alla Holmes) all’allibito Adso il suo ragionamento “infallibile”.



Le abduzioni sono ipotesi di lavoro



Ipotesi tutte fallaci meno che una: l’unica possibile e che indirizza l’indagine verso gli indizi più solidi e poi verso la soluzione. Il paradigma indiziario, per poter funzionare, non può fare a meno dell’abduzione. Unico problema: questa può essere sbagliata. 


L’abilità dell’autore è saper raccontare le abduzioni, magari alcune possono essere espresse dai comprimari (Watson ad esempio, ma che, consapevo di trovarsi su un altro iano, ha sempre paura di far brutta figura di fronte al geniale sodale!). 
Quella giusta, quando viene narrata, è intrigante che appaia inverosimile ai lettori, ma poi dev’essere indiscutibile. L'abduzione è lo strumento principe della narrazione gialla:
1. Stabilisce un rapporto tra lettore e autore.
2. Crea suspense.
3. Permette di dar spazio ai comprimari.
Ma, sì c'è un "ma", ne parleremo!

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