venerdì 17 maggio 2019

Sommelier del giallo (28)


Saper ascoltare
Come diventare fruitori consapevoli di gialli, noir e thriller raccontati nelle diverse forme artistiche: libro, film, fiction TV, fumetto e radio 
Versione 2019

tappa28


I personaggi – 3


Per capire bene come funziona occore esercitarsi mettendosi in gioco di persona. Questa sarebbe un’esercitazione per aspiranti scrittori, ma il lettore esperto capirà subito come usarla per valutare ciò che legge.

Esercitazione “ buio sullo specchio”, ovvero coi personaggi “ghost”!
Lo scopo di questo esercizio è abituarsi a vedere le cose con gli occhi dei personaggi. In modo da evitare piattezza nella narrazione, ma anche evitare normali sindromi di “narcisismo”. Tenete davanti a voi le schede dei personaggi. Se li avete voluti (mica si sono invitati in casa vostra da soli!) avrete in testa anche  una bozza di storia o era dentro il famoso cassetto?
Ponetevi al centro, in posto panoramico, del luogo che avete scelto per la vostra storia; se non esiste lo avrete certo descritto in bozza. Percorretelo con la mente o rileggetelo per bene con calma, attenzione e senso critico. Ha un’anima? Bene, era così che si voleva. Ora deve essere popolato. Sia fa presto a dirlo: tre parole. A farlo è più difficile.
Due possibilità
1.     Narrate in prima persona: il narratore (la scheda ce l’avete voi: voi sapete cosa pensa “lui” su quel posto) lo vede coi “suoi occhi”. Questo indipendentemente dalla vostra identificazione col personaggio: le prime volte succede.  Se con lui c’è un altro personaggio (anche due fa lo stesso) deve anche raccontarci come “gli” sembra che l’altro viva o percepisca quel posto.
2.     Narrate in terza persona: prendete a primo riferimento uno dei personaggi (quello principale: vale lo stesso discorso sull’identificazione) e raccontate come si muove e cosa prova in quel luogo. poi passate a quello (o quelli) che lo accompagna.

Non ci devono essere dialoghi (per adesso) è solo un modo di far entrare i personaggi nella scena e con loro il lettore. Dovete favorire il processo di identificazione del lettore col personaggio principale (chi è lo sapete voi) attraverso l’introspezione: impressioni, odori, rumori, colori …
Potete chiamare i personaggi per nome: Beppe, Piero, Anna, Maria, Jack o Jeff (perché no?). Non il cognome! Che vuol dire? Che per adesso vi deve interessare solo che si adattino alla situazione. Quando poi (tra qualche tempo) dovrete scrivere l’intero racconto avrete altri due problemi: una breve descrizione dei personaggi e il dialogo tra di loro, ma di questo ne riparliamo tra due o tre lezioni.

( 28 - segue )
(indietro alla 27) 
 

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