Delitti a porte chiuse
non spiare a quella porta!
Parte 1
I gialli cosiddetti della Camera Chiusa (per me spiati dal
buco della serratura!) sono basati sul mistero di un delitto commesso in un
luogo chiuso dall’interno, in cui non vi è traccia dell’assassino e spesso
neppure dell’arma omicida. Un “delitto impossibile”, “inesplicabile” e
“sovrannaturale”... ma a tutto c'è una spiegazione, occorre però un detective
molto acuto, ad esempio il cavaliere Auguste Dupin!
Premessa
"Roba da guardoni!". Non amo questo genere di mistery, vi spiego perché. La scoperta di un colpevole importa meno della
riduzione al possibile dell’impossibile, all’esplicato dell’inesplicabile, al
naturale del sovrannaturale: Poe, ad esempio, ricorre ad uno scimmione! E' un problema
angusto quello del locale chiuso: un assassinio è stato commesso in un luogo in
cui la vittima si trovava sola, e nessuno ha potuto introdurvisi, nessuno ha
potuto scapparne.
Se l’intera scena del romanzo poliziesco classico già forma
di per sé un mondo chiuso, la camera fatidica delimita un compartimento stagno
alla seconda potenza, una cittadella doppiamente inaccessibile, l’ultima cella
recintata nel cuore del Sancta Sanctorum. Ben venga allora la metropoli
cosmopolita dell' hard boiled, con unane solitudini in ampi spazi coperti da
ombre!
Prima considerazione
In queste storie cerebralmente lese (da cui, con più rispetto
parlando, il Cluedo!) sorge subito una domanda principale: non qual è il movente? o chi è l’assassino (whodunit), ma come è
stato commesso il crimine (howdunit).
Per comprendere la fondatezza di questa affermazione, basta
leggere The Owlat the Window (1923) Per chi non domina l'inglese: Il gufo alla finestra, inserito da Polillo
nell’antologia I delitti della camera chiusa. Scritto dai coniugi G. D. Howard
e M. I. Postgate, in questo racconto viene prima scoperto come è stato commesso
il delitto e solo in seguito il movente e il nome del colpevole.
All'epoca, vittoriana e post vittoriana, il successo fu
enorme. A chi vuol rendersi conto dell'incredibile
successo di questo sottogenere del mystery, consiglio di sfogliare il saggio Locked
Room Murders and Other Impossible Crimes: A Comprehensive Bibliography
di Robert C. S. Adey (London, Ferret Fantasy, 1979), che contiene una
bibliografia di oltre 2000 storie (versione aggiornata del 1991).
Badate bene: l’autore cita soltanto le opere apparse in
lingua inglese o tradotte in inglese da altre lingue! Spaventoso. Se non avete
voglia di affrontare un così grosso tomo scritto in inglese, be' ci vediamo
alla prossima puntata. Vi spiego tutto io!
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