martedì 3 marzo 2020

Il Gufo Giallo (131)


Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli

Giudizio n.  128


Charlie Chan e il pappagallo cinese
     Earl Derr Biggers
Oscar Mondadori


Perle di saggezza:
La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre”.
Charlie Chan e il pappagallo cinese (titolo originale The Chinese Parrot - 1926) è il secondo dei romanzi polizieschi di Earl Derr Biggers delciclo di Charlie Chan, l'investigatore di origine cinese in forza al dipartimento di polizia di Honolulu.
Chan è noto per i suoi metodi investigativi pacati ed ispirati ai dettami di saggezza orientale. Ma è anche insieme a Hercule Poirot, Gideon Fell e Philo Vance (suoi coetanei) un personaggio del giallo classico.



In questo famoso francobollo ce ne sono anche altri, ma non tutti di ortodossia classica!

Un po' di trama
San Francisco, la signora Sally Jordan si trova nell'ufficio del suo amico e gioielliere Alexander Eden. La signora Jordan, trovandosi in momentanee difficoltà finanziarie è decisa a vendere la famosa collana di perle Phillimore. Per la vendita ha incaricato il suo amico Alexander Eden di trovargli un compratore. Il gioielliere è riuscito a trovare un compratore disposto a pagare una grossa cifra per la collana. Il compratore è P. J. Madden che la vuole comprare per regalarla a sua figlia Evelyn. Il compratore vuole che la collana gli venga consegnata a New York.
La collana è attualmente a Honolulu e arriverà a San Francisco, per nave, portata da Charlie Chan. Charlie Chan è stato, prima di arruolarsi in polizia e fare carriera, il capo cameriere della famiglia Jordan. Una volta arrivato a San Francisco Charlie Chan scende dalla nave con cui è arrivato, prende un taxi e si fa portare allo Stewar Hotel. Nell'Hotel lo stanno aspettando Alexander Eden e Sally Jordan per comunicargli che il compratore, P. J. Madden, li ha chiamati e ha chiesto che gli venga portata la collana nel suo ranch "Alfalfa" nel deserto.
Questo cambio di programma, sulla consegna della costosissima collana, non convince nessuno. ...   



Ammetto che, pur essendo un affettuoso fan dei film gialli (ed anche dei fumetti) di Charlie Chan ero prevenuto sui romanzi.  Temevo di trovare una prosa sciatta e vintage e di non riuscire a raggiungere la fine del mistero. Invece il libro mi ha subito catturato. uso sapiente del periodare e lessico di prima scelta. La narrazione "montata ad arte" per seguire ora uno ora l’altro dei protagonisti offre un continuo movimento all’interno della storia.  Charlie Chan, sergente investigativo della polizia di Honolulu, trapiantato per questa avventura a San Francisco (poi si muoverà molto), non è il motore trascinante, come ci si potrebbe attendere. Anzi, Chan spunta spesso all’improvviso, manipolando, se pure con simpatia e gentilezza, le azioni dei compagni di viaggio. Le sue qualità di investigatore si avvertono nei consigli (perle di saggezza universale) che, con umiltà e ironia, regala soprattutto a Bob Eden, la cui trasformazione caratteriale nel romanzo è forse un po’ troppo calcata per essere verosimile. Ma alla fine si sta volentieri al gioco

Voto: ***1/2/5
 

 

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