Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
recensioni di romanzi gialli
Giudizio n. 128
Charlie Chan e il pappagallo cinese
Earl Derr Biggers
Oscar Mondadori
Perle di saggezza:
“La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre”.
Charlie Chan e il pappagallo cinese (titolo
originale The Chinese Parrot - 1926) è il secondo dei romanzi polizieschi di
Earl Derr Biggers delciclo di Charlie Chan, l'investigatore di origine cinese
in forza al dipartimento di polizia di Honolulu.
Chan
è noto per i suoi metodi investigativi pacati ed ispirati ai dettami di
saggezza orientale. Ma è anche insieme a Hercule Poirot, Gideon Fell e Philo Vance
(suoi coetanei) un personaggio del giallo classico.
In
questo famoso francobollo ce ne sono anche altri, ma non tutti di ortodossia
classica!
Un
po' di trama
San
Francisco, la signora Sally Jordan si trova nell'ufficio del suo amico e
gioielliere Alexander Eden. La signora Jordan, trovandosi in momentanee
difficoltà finanziarie è decisa a vendere la famosa collana di perle
Phillimore. Per la vendita ha incaricato il suo amico Alexander Eden di
trovargli un compratore. Il gioielliere è riuscito a trovare un compratore
disposto a pagare una grossa cifra per la collana. Il compratore è P. J. Madden
che la vuole comprare per regalarla a sua figlia Evelyn. Il compratore vuole
che la collana gli venga consegnata a New York.
La
collana è attualmente a Honolulu e arriverà a San Francisco, per nave, portata
da Charlie Chan. Charlie Chan è stato, prima di arruolarsi in polizia e fare
carriera, il capo cameriere della famiglia Jordan. Una volta arrivato a San
Francisco Charlie Chan scende dalla nave con cui è arrivato, prende un taxi e
si fa portare allo Stewar Hotel. Nell'Hotel lo stanno aspettando Alexander Eden
e Sally Jordan per comunicargli che il compratore, P. J. Madden, li ha chiamati
e ha chiesto che gli venga portata la collana nel suo ranch "Alfalfa"
nel deserto.
Questo
cambio di programma, sulla consegna della costosissima collana, non convince
nessuno. ...
Ammetto
che, pur essendo un affettuoso fan dei film gialli (ed anche dei fumetti) di Charlie Chan ero prevenuto
sui romanzi. Temevo di trovare una prosa
sciatta e vintage e di non riuscire a raggiungere la fine del mistero. Invece
il libro mi ha subito catturato. uso sapiente del periodare e lessico di prima
scelta. La narrazione "montata ad arte" per seguire ora uno ora
l’altro dei protagonisti offre un continuo movimento all’interno della storia. Charlie Chan, sergente investigativo della
polizia di Honolulu, trapiantato per questa avventura a San Francisco (poi si
muoverà molto), non è il motore trascinante, come ci si potrebbe attendere.
Anzi, Chan spunta spesso all’improvviso, manipolando, se pure con simpatia e
gentilezza, le azioni dei compagni di viaggio. Le sue qualità di investigatore
si avvertono nei consigli (perle di saggezza universale) che, con umiltà e
ironia, regala soprattutto a Bob Eden, la cui trasformazione caratteriale nel
romanzo è forse un po’ troppo calcata per essere verosimile. Ma alla fine si
sta volentieri al gioco
Voto: ***1/2/5
“La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre”.
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