Case maledette
ovvero: "casa
dolce casa!"
Parte V
Villa
Pastore
La storia di Villa
Pastore, nei pressi di Valenza, è da tempo avvolta nel mistero. Una storia in
cui è veramente difficile distinguere, come nei casi che abbiamo già "visitato",
con certezza la leggenda dalla realtà.
I fatti accaduti in
quell’edificio di cui non si conosce neppure l’esatta data di costruzione non
hanno un concreto riscontro oggettivo ma vengono tramandati dalla memoria
(labile) dell’uomo e spesso dalla sua fantasia (fin troppo fantasiosa).
Si sa con (molta) approssimazione
che Villa Pastore è stata costruita attorno all’Ottocento al di sopra un
edificio (di cui non conosciamo l'uso) ben più antico ma di cui oggi non
abbiamo traccia.
La casa è divisa in
due edifici distinti, il primo arricchito da numerosi piccoli merli, il
secondo, invece, probabilmente destinato alla servitù, è più sobrio. La villa è
incastonata in una collina nelle vicinanze di Valenza, in provincia di
Alessandria. Non si sa quasi nulla, nemmeno sull’origine della famiglia, i
Pastore per l’appunto.
L’unica notizia certa,
è che la figlia di nome Elisa Pastore di soli 2 anni, nel 1873 morì per
tubercolosi. La certezza (se non si tratta di un falso) ce la conferisce la
presenza della lapide commemorativa situata nel giardino della villa.
Tempo dopo a questo
tragico fatto si sarebbe verificata la morte del fratello avvenuta in
circostanze misteriose.
La casa in stile
ottocentesco presenta delle torrette (coperte in parte da edera) situate ai lati della villa. Una di
queste, secondo la leggenda, crollò sul malcapitato Giovanni Pastore, un
pomeriggio mentre suonava il pianoforte. Nel cimitero di Valenza, è ancora
presente la sua lapide da cui si evince che morì all’età di 13 anni.
Sulla pietra tombale
si legge che Giovanni Antonio Pastore, nacque il 13 Gennaio 1870 e che morì il
3 Novembre 1883.
Decenni dopo durante
lavori di manutenzione si scoprì che sotto la villa, fu costruito un tunnel
lungo circa 40 metri, interrotto a metà, da un pozzo profondo; un tunnel
collegato alle due ville e quasi certamente, adibito a magazzino ghiacciaia e
ripostiglio degli attrezzi.
Si dice che ci sia
anche un altare commemorativo di Giovanni da qualche parte in questo tunnel.
Tanto vero è che, successivamente, vennero trovate murate alcune stanze.
Coloro poterono visitare
i sotterranei della villa hanno testimoniato che il lungo tunnel portava verso
il centro della villa e che forse sbucava in una stanza in cui vi sarebbe
situata la tomba del giovane suonatore di pianoforte. Si parla di un ricco
altare collocato al di sopra del sepolcro e di una lapide commemorativa.
Negli Anni ’80
vennero fatte alcune opere di ristrutturazione, consolidamento delle torri e
ammodernamento delle pareti.
Non appaiono però i
chiari segni distintivi di un’opera di ammodernamento tipica del XIX secolo,
quali prese elettriche, scarichi fognari, ecc. È però presente un chiavistello
moderno e diversi tasselli di plastica al muro. Durante i lavori di
ristrutturazione ebbe a verificarsi un evento tragico e cioè il duplice
incidente occorso agli operai. Secondo fonti attendibili sarebbe stato
addirittura riportato su alcune testate locali la morte violenta di due operai caduti
dalle impalcature e ritrovati in fondo alla collina dopo un volo di alcune
decine di metri. Il fatto avrebbe sostanzialmente interrotto i lavori e avviato
un’inchiesta i cui risultati sono tuttora sconosciuti.
Le voci, le
cronache, i misteri hanno conferito a villa Pastore un connotazione oscura,
maledetta. Si sono verificate di fatto tre morti violente, forse quattro. La
leggende vuole che spesso, se ci si avvicinava al giardino della villa di
notte, si potessero sentire i lamenti della piccola e dei due operai morti, e
la musica di un pianoforte che aleggiava nell’aria. Si narra poi della
misteriosa sorte di una bambina che, guidata da uno spirito, sarebbe giunta
nella villa e, lì, sarebbe rimasta scioccata a tal punto da rimanere
completamente muta. Della storia della villa non si conosce altro, se non che
le due guerre hanno minato gravemente la sua robustezza e accelerato il suo
decadimento strutturale.
La cosa che più
sconcerta di Villa Pastore è la sensazione che si avverte quando ce la si trova
davanti: tutte le persone presenti ai sopralluoghi hanno avvertito una
sensazione di malessere e di ansia.
Questo fastidio
scompariva davanti all’obelisco, dove si avvertiva pace e tranquillità.
Questa negatività è
spiegata dagli appassionati di occultismo dalla presenza di spiriti del male
all’interno del perimetro della villa che però vengono tenuti lontano, in
prossimità dell’obelisco, dallo spirito buono e candido della piccola Elisa.
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