venerdì 17 settembre 2021

Il noir nel western (V)

 

Il western in noir

verso ovest, verso il noir

Parte V

Cielo giallo

Cielo giallo (Yellow Sky) è un film western del 1948 diretto da William A. Wellman.

Trama in breve

1867 la guerra è finita, ma le conseguenze sono ancora presenti. Un gruppo di sbandati, comandati da un ex sergente nordista, sette in totale, dopo aver partecipato ad una rapina in banca decide di fuggire nel deserto. La cavalleria, dopo averne ucciso uno, rinuncia a proseguire l'inseguimento. Dopo alcuni giorni, stremati dalla sete, i sei giungono in un villaggio abbandonato di nome Cielo giallo. 


Qui vengono accolti da una ragazza armata di fucile che indica loro la più vicina fonte. Il gruppo non mostra segni di gratitudine bensì, spinto da Duca, il più avido e freddo, desidera l'oro che probabilmente la ragazza e il suo anziano nonno ricavano dal luogo.

Il sergente fa quindi un patto con il nonno: porteranno via solo metà dell'oro. Ma gli avidi Duca e Lungone cercheranno di prendere tutto l'oro, dopo aver iniziato una battaglia interna.

Il film

Uno sguardo noir sul western con un pizzico o due de "La Tempesta" scespiriana soprattutto ne lo spunto di partenza, ma non molto di più, pur essendone una sorta di famosa variazione declinata nel western.

Anne Baxter può essere vista (con molta buona volontà) come una Ariel con il pugno e suo nonno, interpretato da un ironico James Barton, ha alcune risonanze del personaggio di Prospero, ma il film fu soprattutto costruito su Gregory Peck, che magistralmente interpreta il protagonista.

Il suo personaggio, ex combattente, si chiama “Strech”, e di professione è l'inquieto leader di una banda di rapinatori di banche in cerca di un rifugio e della salvezza, il quale trova invece la lussuria e l'avidità di una città fantasma in un angolo abbandonato dell'inferno, nel deserto (dopo aver attraversato la Death Valley, la famosa Valle della Morte tra Nevada e California).

 


Gregory Peck, con un illustre passato alla corte di Hitchcock, come rapinatore di banche sarebbe poco credibile, se non fosse per le sue evidenti angosce evidenziate dalle ombre che gli attraversano lo sguardo.    Il personaggio di Strech, però ha un brillante senso dell'ironia, ciò ci fa capire che si salverà.

C'è nel film anche un giovane e beffardo Richard Widmark come cattivo “stilysh” (affascinante, in contrasto con alcuni dei celebri personaggi di psicopatici da lui interpretati in quel periodo) con sguardo gelido e ficcante come la lama di un coltello. Aggiungiamo il guizzo di un serpente a sonagli.

 


"Cielo giallo" è  stato anche molto ben fotografato da Joseph MacDonald  e ottiene il suo culmine proprio nella fotografia così noir. Di assoluta qualità le scene notturne. 


E proprio uno scontro a fuoco notturno (lampi e tuoni dentro il saloon abbandonato,, in una città che sembra fantasma più che una città viva, è il culmine e suggello di questi stupendi contrasti.


Stretch (Peck) è il capo della banda di sbandati (la guerra civile ha lasciato tracce) che deruba le banche, dopo l'ultima rapina   è costretto a scappare per il deserto e lì crescono gli umori e già traspare il conflitto. La causa principale di conflitto nel gruppo è Dude (Richard Widmark),  il quale pensa che la banda, per trarne lui profitto, dovrebbe fare cose diverse da quelle che fa con Stretch.   


Sono allo stremo,  quasi vicino alla morte quando finalmente arrivano alla città di Yellow Sky. Un miraggio... A distanza, sembra essere una città fiorente, ma scoprono presto che è abbandonata. E' allora che la banda si imbatte in una donna con un fucile,  Constance Mae o “Mike” (Anne Baxter)   la quale li conduce ad una pozza d'acqua sorgiva che si trova vicino alla casa, dove lei vive col nonno. Che ci fanno? Durante la permanenza presso la casa, i banditi  scopriranno  il segreto aureo che stravolgerà i loro piani e che farà anche maturare in positivo le angosce del capo.


Per liberarsene del tutto dovrà però affrontare Dude nel buio del saloon. Una scena nolto noir!

FINE
 


 

 

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