Il western in noir
verso ovest, verso il noir
Sangue sulla luna (Vento di terre selvagge)
Sangue sulla luna (Blood on the Moon) è un film del 1948 diretto da Robert Wise.
In Italia il film è conosciuto (sciagurato titolo senza alcun senso) anche col titolo Vento di terre selvagge. "Sangue sulla luna", come spiegato nel film, è infatti un'espressione dei nativi pellerossa che sta ad indicare il presagio di una tempesta. Il soggetto è tratto dal romanzo Gunman's Chance di Luke Short del 1941.
E' importante notare che per l'atmosfera e le tematiche questo film è stato definito come il prototipo del western noir, in quanto, secondo i critici, costituirebbe una sintesi perfetta tra questi due generi, entrambi molto in voga in quegli anni.
Trama
Un cowboy vagabondo e allo sbando (o meglio alla deriva), Jim Garry, viene ingaggiato da un suo vecchio amico, Tate Riling, per un lavoro. E' un crescendo: finisce presto per trovarsi coinvolto in una sanguinosa faida tra un proprietario terriero e allevatore, John Lufton, e alcuni contadini. Prima di incontrare il suo amico, si imbatte in Lufton, e poi nelle sue figlie Emma e Carol.
I Lufton sospettano che lui stia dalla parte di Riling, con il quale, causa l'allevamento del bestiame, sono rivali, e gli sono inizialmente ostili, specialmente Emma. In effetti Garry raggiunge Riling per aiutarlo in quello che scopre essere un enorme raggiro proprio ai danni di Lufton.
Assieme all'agente governativo Morgan, Riling ha elaborato un piano per forzare Lufton a vendere la propria mandria sottocosto. Morgan ha ottenuto dal governo un'ordinanza che costringe Lufton a spostare il bestiame dalla riserva indiana entro una settimana. Nel frattempo, Riling ha organizzato proprio i contadini che Lufton ha minacciato di mandare via dai propri possedimenti, in modo che questi blocchino l'esodo della mandria, facendo credere loro che lui operi esclusivamente nel loro interesse.
Per guadagnare tempo, Garry persuade l'agente governativo, che non è al corrente della rottura con Riling, di inviare un messaggero al governo per guadagnare una settimana di tempo. Garry prende Morgan come prigioniero, mentre Riling e i suoi accoliti li inseguono. Jim viene raggiunto e, ferito da una coltellata, fugge fino alla capanna di Kris Barden, il padre del contadino che era stato ucciso durante la razzia; a questi si aggiunge anche la coraggiosa Emma.
I tre sono sotto assedio. Sebbene debole e febbricitante a causa della ferita, Garry scivola fuori dalla capanna di notte e dopo aver ucciso gli uomini di Riling e messo fuori combattimento l'agente governativo, si trova finalmente a fronteggiare il suo vecchio amico. Nello scontro che segue, Riling è ferito mortalmente. Morgan viene sbugiardato di fronte ai contadini che decidono di riaprire un dialogo con Lufton che festeggia così la ritrovata serenità e anche il fidanzamento della figlia Emma con Jim che ormai ha cambiato vita.
Il film
La trama, come vedete è piuttosto "classica", niente di nuovo sotto il sole, né sulla luna: un caso di coscienza come sovente sono raccontati nei western dove gli eroi, spesso seganti da un passato enigmatico e attratti da un futuro elusivo, non hanno che una scelta per sciogliere il loro nodo esistenziale: il presente dell'azione.
A rendere ottimo il film è la recitazione convinta dei protagonisti. A fare interessante la storia è il modo di raccontarla: sono messi in opera tutti gli stilemi dell'espressionismo tedesco che avevano fatto nascere il "noir". Luci radenti, ambienti oppressivi, forti contrasti di luce, angolazioni di ripresa traverse...
Il
bivacco (vedi anche una foto precedente), col contrasto tra la luce del
fuoco e il buio della notte diventa allora il "luogo dell'avvento" (è
lì che si avverte il sangue sulla luna), dove si consuma la quiete prima
della tempesta... come ben sa TEX!!!
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