sabato 1 gennaio 2022

Dizionoirio (VI)


Dall'A alla Z

miscellanea estemporanea e semiseria sul genere giallo/noir

ovvero il mio Dizionoirio


Parte VI

D


Dark Lady

Il mito, il teatro, le favole e la storia sono pieni di Dark Ladies! Qualcuno le ha chiamate Mantidi religiose, io preferisco Dark Ladie. 

Una breve carrellata, tanto per chiarire che nella letteratura antica non c'era solo la fedele Penelope, ma anche qualche tipa poco affidabile. Richiamiamo alla memoria alcune delle più  significative.

Clitennestra uccide il marito Agamennone, ne aveva di ragioni (non si lascia la moglie sola per dieci anni a premeditare!) ma è cinica, efferata e spietata. Continuando col teatro bisogna ricordare Lady Macbeth, la ferale mortifera eroina (si fa per dire!) di Shakespeare. Dopo, ma ieri, ne Il trono di spade: Cersei Lannister.

 

Poi, molto poi dopo, venne il genere letterario noir e subito seguì il cinema: ecco allora Gilda, Phyllis Dietrichson, Cora Smith. Le più famose, ma forse non le più perfide.



De Cataldo Giancarlo

Confesso che a suo tempo non seguii La piovra in TV. Caro commissario Cattani (alias Michele Placido), non me ne sono mai pentito, tu sì, che ti sei fatto ammazzare per poter smettere!  Allo stesso modo non mi sono pentito di non aver apprezzato il Poliziottesco più o meno coevo. Penso ancora che nocciano alla salute mentale dei cittadini, che ne escono sfiduciati nello Stato e nelle sue Istituzioni.

 


Fatta questa premessa capirete perché non mi è piaciuto Romanzo criminaleSuburra. Con questo chiudo questa voce, non sarebbe giusta una critica impietosa scritta con estrapolazioni da altre recensioni contrarie.



Delitti della Rue Morgue

Il racconto Sacro Graal di ogni giallista o aspirante tale. In altre parole "quello che cerchi e non puoi trovare": cercarlo è un atto di fede!

Alle tre del mattino i residenti della Rue Morgue (che a Parigi non è mai esistita) vengono svegliati di soprassalto da terribili grida provenienti dall'appartamento di madame l'Espanaye... Nel seguito si raggiunge, con tanti particolari assurdi, l'apice del mistero.

 


A dipanare la trama dell'intricata matassa interviene le Chevalier Auguste Dupin. Estraneo ai metodi della Polizia, che pure ha chiesto il suo aiuto, ricorre a una sua tecnica non contemplata nella procedura d'indagine in uso: anziché cercare indizi, abduce (formula) un'ipotesi a prima vista improbabile e assurda. Poi persegue con tenacia la sua veritazione!


Molti tratti del suo ragionamento logico saranno pure usati da Sherlock Holmes, suo fratello minore, ma con maggior successo. I tratti caratteriali poi diventeranno segni particolari del detective geniale: uso di rigorosa logica, facoltà deduttive disumane,  alta cultura umanistica e/o scientifica...

Poe crede nella superiorità delle facoltà del cervello umano ma non se ne fida del tutto (con ragione!): pensa che che comunque occorra la dimostrazione della tesi.

Il racconto è bello (un gioiello), importante e basilare. Chi legge, o peggio, scrive gialli deve leggerlo e rileggerlo, almeno tre volte all'anno, o di più. L'aspirante giallista, poi, troverà una spinta per recedere dalla sua aspirazione!

 


 De Stefani Alessandro

Alessandro de Stefani, a che se a vederlo non sembra, è un pioniere del giallo italiano. 

 


Esordisce con La crociera del Colorado, uscito nel 1932: entra subito nel catalogo dei Gialli Mondadori. Un pò di trama:  Robert(o) Menard, giovane ed intraprendente reporter del quotidiano parigino “Le Jour”, è appena sbarcato a Le Havre dopo due mesi molto avventurosi trascorsi in Amazzonia che  viene costretto dal suo Capo a ripartire dalla Gare de Lyon per Napoli sulle piste del collega Huguenot del “Grand Parisien”.

 


Come si vede siamo in Francia con personaggi francesi: l'ideale per non turbare i funzionari del MINCULPOP!

Nel 1935, segue Il pilota della notte, poi suo terzo giallo, L'isola nella foresta.

 

Dexter Colin

Dexter ha iniziato a scrivere polizieschi nel 1972, durante una vacanza in famiglia. Last Bus to Woodstock è stato pubblicato nel 1975 e ha introdotto il personaggio dell'ispettore Morse, l'investigatore irascibile che fa le parole crociate criptiche, legge letteratura inglese, beve birra inglese, ma ama la musica di Wagner.

 


I romanzi di Dexter sono caratterizzati da una robusta miscela di ironia tipicamente britannica: infatti a me, toscano, non fa ridere!

Per coerenza col suo "essere inglese" col romanzo Questione di metodo (The Wench Is Dead) Dexter volle rendere omaggio a una celebre esponente del giallo classico inglese, Josephine Tey, da noi presto dimenticata.

I romanzi di Dexter sono molto "procedurali" (in termini di metodo poliziesco) e per me poco divertenti. L'ispettore Morse, poi, col suo sfoggio di cultura (a volte inutile o non funzionale), è decisamente palloso. Sopravvalutato.


 (Parte VI - segue)

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