lunedì 3 gennaio 2022

Dizionoirio (VIII)


Dall'A alla Z

miscellanea estemporanea e semiseria sul genere giallo/noir

ovvero il mio Dizionoirio


Parte VIII

G


Giardino Vittorio

Autore di fumetti di alta qualità e seguace della linea chiara franco belga, ha creato il personaggio di Sam Pezzo.

 


Ispirato a Sam Spade e vestito come Philip Marlowe, indaga però a Bologna. Una Bologna splendidamente trasfigurata che sembra la periferia di Los Angels. Da più parti si sente levare un incitamento "Provaci ancora Sam!", ma Vittorio, mio caro amico (anch'io ho provato a chiedere), è troppo innamorato di Max Fridman!

 


Giungla d'asfalto

William Riley Burnett è considerato un autore minore e da molti ignorato. Eppure sui romanzi hanno generato capolavori al cinema. Come Il piccolo Cesare o Giungla d'asfalto.

Il primi fa parte del genere Gangster Story in cui si può collocare anche Bonny & Clide, il secondo. Il film rimane nella storia, ma non ha lasciato troppe tracce: visto oggi è un bello scheletro di dinosauro.

 


Per Giungla d'asfalto il discorso è diverso: è una svolta stilistica nel cinema (seguiranno Rififi e Rapina a mano armata, con ancora Johnny Guitar!), ma deve molto al romanzo.

Memorabili i personaggi. Il dottor Riemenschneider, uomo astuto ma con "una grande debolezza, debolezza che annulla tutte le sue virtù"!. Il bookmaker Cobby che è ossessionato e impressionato dalla ricchezza altrui. L'avvocato Emmerich, ridotto sul lastrico da una "rossa bella come il sole e dal fisico attizzante, ma in realtà dura, pigra, sfacciata e disposta a vendersi per pura avidità". L'ombroso Dix Handley detto "Rivoltella" e Lo scassinatore geniale Louis le Bricoleur che ruba per la sua piccola famiglia. Marilyn Monroe vi appare in un ruole di contorno.

 


Un microcosmo di "vite guastate" che convergerà, tentando una rapina prima geniale e poi fallimentare, verso il disastro collettivo.

Romanzo antesignano dell'hard boiled, verista, non commenta, racconta in modo asciutto e scarno: non descrive, mostra!

Per finire è bene ricordare che Burnett ha molto lavorato nel cinema contribuendo, tra l'altro, a Scarface e a La grande fuga!

 

Grisham John

Dopo aver ascoltato una sua intervista mi sono reso conto di una triste realtà: non sempre chi sa scrivere sa anche parlare! Grisham ha raggranellato un patrimonio da PIL di stato (Sembra che il suo reddito annuo sia sopra i venticinque milioni di dollari!) ha il coraggio di affermare che "la celebrità è una terribile sofferenza"! Credetemi, è sentirlo parlare che è una terribile sofferenza! Cerca di mondarsi l'anima (e la cartella esattoriale) con iniziative di beneficenza.

Ma ha anche scritto capolavori, legal thriller che illuminano gli angoli bui e i lati oscuri delle aule di tribunale.



Ricordiamo Il socio, la storia di un giovane avvocato di talento e pieno di ambizione. Appena laureato entra in uno studio specializzato in diritto tributario. Un posto malefico, il giovane si accorge presto che lo studio è controllato dalla mafia e invischiato in modo criminale nell'evasione fiscale e nel riciclaggio di denaro sporco. Qui mi fermo perché il film (e anche il romanzo) sono ancora appetibili.

Grisham ha scritto una cinquantino di romanzi e dato lo spunto e la trama a dodici film. Qui mi limiterò a citarne solo due: Il rapporto Pelican e Il cliente.


Primo incipit. Nella stessa notte due giudici della Corte Suprema americana vengono trovati uccisi in due posti diversi. Nessuno riesce a scoprire il motivo delle tragiche morti, finché Darby Shaw, studentessa di legge, formula una tesi, denominata in seguito dall'F.B.I. "rapporto Pelican". Il docente della ragazza consegna il rapporto a un amico dell'F.B.I.: all'apparenza è un'ipotesi come altre, in esso è descritto come mandante degli omicidi un magnate del petrolio, ansioso di vincere una causa per potere sfruttare un giacimento...

 


Secondo incipit. Mark Sway e il suo fratellino assistono casualmente al suicidio di un avvocato di New Orleans che prima di morire rivela al piccolo Mark il segreto dell'omicidio di un senatore. Qui comincia l'incubo per la famiglia Sway: il fratellino finisce sotto shock e la madre per potergli stare accanto perde il lavoro. Intanto l'FBI, capeggiata dall'ambizioso procuratore Roy Foltrigg, cerca di costringere Mark a confessare quello che gli è stato detto, mentre la mafia, con il terribile Barry Muldanno, tenterà con ogni mezzo di eliminarlo. L'ultimo baluardo a difesa del piccolo Mark sarà un intrepido avvocato che farà di tutto per salvarlo da quella che sembra essere una situazione senza scampo....

 


Concludo dicendo che questa non è alta letteratura, ma Grisham è una macchina che produce trame avvincenti. I suoi romanzi aranno anche scritti male, ma cominciare a leggere un suo romanzo significa perdere la nozione del tempo. per quanto sia un piacere superficiale e passeggero (poco resta nella memoria delle emozioni) è pur sempre un piacere! 

 

(Parte VII - segue)


(Ritorna alla Parte VII)

 

 

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