sabato 29 gennaio 2022

Dizionoirio (XIX)


Dall'A alla Z

miscellanea estemporanea e semiseria sul genere giallo/noir

ovvero il mio Dizionoirio


Parte XIX


Q

 

Quadruppani Serge

Confesso che quando ho, per caso (non era incontro previsto), conosciuto di persona Quadruppani non sapevo chi fosse e cosa facesse quel signore magro e ancora coi capelli lunghi (io li avevo già tagliati!). Aveva l'accento transalpino eppure me lo avevano presentato senza l'accento sulla "i" finale!

Feci faccia da poker. Non l'avevo letto, ma soprattutto non sapevo che fosse uno dei più importanti italianisti di Francia. Parlava bene l'italiano. Quando il conoscente comune, il presentatore, mi disse che stava traducendo Andrea Camilleri mi venne naturale chiedergli: "Come ha fatto con quello pseudo siculo?".

Sorrise: "Mi ha aiutato Fred!". Si riferiva a Fred Vargas ed a Nei boschi eterni (Dans le Bois Eternelle) e in particolare al personaggio dell'ispettore Veyrenc. Ostile, antagonista, da tempi lontani, di Jean Baptiste Adamsberg che rima in un dialetto dei Pirenei (una specie di ottavine toscane)... Quadruppani, da bravo linguista pop, se n'era impossessato.

 


Ma Serge, oltre che traduttore, è anche autore di romanzi storici e pure di gialli tendenti al noir. Purtroppo, io, in quel momento più interessato al francese di Camilleri che a quello di Quadruppani, non sono stato invogliato a leggerli. Mi sono però comprato, in una libreria di Mirepoix (ero alla ricerca di catari e quella è zona adatta) Dans les bois éternels. Mi c'è voluto parecchio, ma dopo un paio di mesi andavo spedito.

 


Da ricordare, solo questo ho letto, Saturno. Un giallo ambientato in Toscana alle terme, appunto, di Saturnia. Indaga la commissaria antimafia Simona Tavianello coadiuvata dall'investigatore francese Cédrc Rottheimer. Più italianista di così!

 

S

 

Sanantonio

In passato uno dei più venduti personaggi. Adesso è indiscutibile che in Francia (in Italia, dove non è mai stato troppo amato, se n'è perso un po' memoria) Sanantonio ( di Frédérich Dard) sia diventato un "classico moderno"! È infatti presente (con brani anche lunghi) in molti manuali scolastici d'importanti case editrici.

 

Arrivò anche in Italia, ed ebbe un discreto, non eccelso successo. "Troppo francese" dissero alcuni, non potendo dire di peggio.

 


C'è solo da decidere se sia più importante Frédérich Dard o il suo personaggio. Io propendo per l'autore: è sicuramente un fenomeno! Facciamo l'appello. Sessanta anni di carriera, trenta pseudonimi, trecento romanzi (ma molti ne hanno contati addirittura quattrocento!) di cui cento novanta tre con Sanantonio! Ma non è finita. Oltre  duecentomilioni di copie vendute: roba da capogiro! È o no, un fenomeno? Non come i santi dei misteri gloriosi goliardici, ma c'è vicino!

I motivi ed i meriti sono molteplici. Rimaniamo a Sanantonio.

La sua fortuna storica (letteraria)è stata quella di diventare la lettura della generazione del Baby Boom, la più numerosa della storia della Francia (ma anche in altri paesi), la più scolarizzata e la prima ad aver avuto ampio accesso ai prodotti dell'industria del divertimento: i libri per primi (allora!).



Allo scopo di sfruttare la scia del successo editoriale sono stati realizzati alcuni film senza storia. Meglio così, sopportare 193 pellicole sarebbe stato un supplizio!

Non avevano capito che Sanantonio era soprattutto un fenomeno "letterario" nazionalpopolare. Libri scritti in fotocopia senza spessore letterario, romanzi che hanno messo in ombra precedenti opere di Dard di miglior qualità. Così va il mondo.

 

(Parte XIX - segue)  

(Ritorna alla Parte XVIII)

 

 

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