I trucchi del mestiere
Come
imparare le tecniche base per poter diventare scrittori di gialli, noir
e thriller. Una cassetta degli attrezzi indispensabili per affrontare
la sfida.
Revisione del corso qui proposto nel 2019
Dodicesima lezione
Abduzione: virtù
e insidie
In un secole sull'abduzione si è scritto e dibattuto molto, ma solo negli ultimi decenni questo dibattito è stato fatto conoscere ai lettori di gialli. Per fortuna anche molti autori inconsabevoli ne hanno potuto usufruire!
Il saggio che preferisco quello di Renato Giovannoli, ma sull’abduzione
si possono trovare un sacco di altri saggi, tanti e così "pesanti" da far crollare la libreria.
Sì alcuni parecchio pesanti. Del resto anche i fagioli, se eccedi, possono risultare indigesti: Trinità ad esempio ne abusa! Molti
sono pure noiosi, altri inutili, tantissimi dove si capisce che l’autore non ci ha capito
molto. Se proprio volete soffrire,
io vi consiglio solo questi due:
Il segno dei tre. Holmes, Dupin, Peirce - Eco Umberto - Bombiani
Ricordate però che la
tecnica non sostituisce l’impegno: quando l’autore è troppo tecnico diventa spesso
assai noioso, come i saggi da cui ha tratto idee. Scrivere, leggere letteratura
e scrivere ancora e leggere di più sono la miglior palestra.
L’abduzione caratterizza il paradigma indiziario del
detective. Miss Marple ha abduzioni grazie alla sua capacità di connettere analogie (memoria
associativa). Hercule Poirot, invece, come afferma lui stesso, ne costruisce parecchie (di
abduzioni) grazie al metodo e alle sue preziose “cellule grigie” (capacità di analisi
sistemica). Allo stesso modo le smonta e poi gliene resta solo una!
Anche
Sherlock Holmes, poverino, alla fine rimane con una sola delle sue ipotesi: sempre
quella giusta, però! A ragione, quando la spiega, se ne pavoneggia.
Rivediamo il processo:
Il percorso è solo in apparenza lineare, in realtà l’abduzione
può far sbagliare. E’ questa la cosa più interessante ed intrigante.
Quando un autore scrive, non sempre si ricorda che
anche il lettore formula delle ipotesi: se tutti i lettori colgono l’abduzione
giusta non ha scritto un buon giallo! Come si dice: ha scoperto le carte troppo in fretta. Col gioco delle tre carte
andrebbe presto in rovina!
Nella vita reale, a proposito di indagini troppo affrettate,
si sente spesso parlare di “teorema”. Accade quando gli inquirenti (sia detective che magistrati) si
affezionano troppo ad una abduzione, trascurando il lavoro (molto duro e a volte palloso) di
trasformare gli indizi in prove.
Si commettono così dei gravi errori giudiziari. In Italia ne sono stati commessi diversi. Uno dei più inquietanti è quello dell'omicidio (acora irrisolto) di Lidia Macchi. Come potete capire l'abduzione è pericolosa. Per fortuna un autore non potrà mandare in galera nessun innocente!
Ricapitolando i rischi sono:
1. Scoprire troppo presto le carte: fine prematura della storia.
2. Mettere in mostra troppe abduzioni errate: disorientamento e sfiducia del lettore che si sgancia.
3. Seguire passo passo il procedimento d'indagine: noia sonnacchiosa.
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