venerdì 18 marzo 2022

Scrivere gialli: Tecniche, trucchi e stratagemmi (XIX)

 

I trucchi del mestiere

Come imparare le tecniche base per poter diventare scrittori di gialli, noir e thriller. Una cassetta degli attrezzi indispensabili per affrontare la sfida.
 

Revisione del corso qui proposto nel 2019

Diciottesima lezione

 

Continua la riflessione: 

dalla sceneggiatura al montaggio

  

 I Luoghi -1

 

Nella lezione precedente si era parlato che un primo passo importante era calare i personaggi nel contesto: in altre parole di farli entrare in scena nella società di pertinenza e nei luoghi dove questa opera! Per verificare se ci si trovano bene, se no, occorreva fare dei cambiamenti (a carattere, CV e comportamenti).

Se qualcuno pensa  che, in genere, i  luoghi di una storia gialla non vengano scelti accuratamente dovrà ricredersi.  
Se poi, ricredutosi, pensasse che nascono prima i personaggi dei luoghi o, peggio, il viceversa, be’ si ripassi il classico enigma dell’uovo e della gallina! 
Fatta questa precisazione io qui devo partire da qualcosa: scelgo l’uovo. Siano o non siano, in qualche modo (hard o soft?), boiled!

 

 
 
Ricordate cosa si è detto parlando del contesto? Significa che quando nasce  l’idea del delitto, i luoghi, in qualche modo sono determinanti: devono essere quelli più credibili e pertinenti. Sono infatti lo scenario  dei personaggi e delle loro azioni. Marlowe non potrebbe avere un ufficio presso il porto di Viareggio! La loro scelta (e la successiva descrizione) è frutto di un lavoro accurato da parte dell’autore. Anche se sono il risultato di un lavoro complesso, di aggiustamenti progressivi e di pazienti distillazioni,  ciò non mi impedisce di fare attente riflessioni usando delle semplici schematizzazioni e ancor più schematiche contrapposizioni.
 
Aperti  o  chiusi?
  •    Chiusi: una villa, una casa, un piccolo villaggio, meglio una singola camera chiusa! Sono tipici del giallo classico, da cui è stato derivato il Cluedo... 

 


Miss Marple si muove prevalentemente in questi (a parte il treno o il galoppatoio …  o altri luoghi chiusi: il palcoscenico o un Vicariato, ad esempio). 

 


Il gioco del Cluedo ha esasperato questo concetto; attenzione, se si adotta questo contesto occorre essere molto pignoli, precisi al secondo e controllare i tempi di spostamento. Se non siete precisi meglio per voi gli spazi aperti!

I gialli della “camera chiusa” (vedi nota sotto) ne sono un esempio estremo che a fine ottocento, nell'età d'oro del giallo a enigma (o classico) andò molto di moda.

Lo scopo è far dominare il territorio al lettore: la mappa è parte del mistero e i movimenti dei personaggi possono portare alla soluzione


Nota: Chiusi-chiusi: il delitto della camera chiusa dall’interno ha da sempre affascinato gli autori. Molti ci si sono cimentati. Anch’io ci ho provato, lo confesso, però non mi sono divertito. Ma consideratelo solo un esercizio stilistico che non sempre riesce bene!

  •   Aperti: un quartiere della metropoli, una cittadina di provincia, una grande fabbrica, l’Università. Sono tipici del noir o del poliziesco. Philip Marlowe ha tutta Los Angeles, Maigret Parigi o la provincia. Nel poliziesco la città viene mostrata come una mappa con bandierine o cerchi a pennarello. Nel noir attraverso istantanee che ci fanno capire il contesto. La mappa si dà per scontata: è pubblica, lo era anche prima di Google. E’ più importante come elemento che “sostiene” il contesto e che ne mostra le diversità a seconda del “side”.


 
Città provincia?
·       La città: è piena di gente rumorosa, caotica, alienata. Prevalentemente persone avide. I cittadini si parlano poco e non si dicono niente. Il contesto è prevalentemente gretto, avido, cinico, rancoroso e sordo. Le auto, la metro, i tram, i taxi, permettono spostamenti veloci (inseguimenti) o lentissimi (code). Va molto bene per l’hard boiled: Spade o Marlowe ci sguazzano.

·       La provincia: è fatta di persone complicate. Inoltre "è liquida!" Ci sono molti collezionisti di scheletri negli armadi. Si parlano senza mai dirsi tutto, sottintendono, alludono, danno significato ai silenzi, silenzi d’odio o d’amore, chissà. La provincia è il contesto più adatto a un autore italiano... credetemi!
 

 
   Il contesto è prevalentemente gretto, egoista e con scheletri nell’armadio: ci sono molti insospettabili criminali. Ci si sposta a piedi, in bici, in moto o con spider d’epoca, dipende. Ma non c’è mai problema di traffico, via non siamo a Palermo! Si presta al giallo classico o a qualche tipo di poliziesco: Maigret o Adamsberg, fini analisti nell’atmosfera parigina, quando ci capitano ci si trovano bene. 
 
                                       ⁂ ⁂ ⁂ ⁂ ⁂

   

Ho utilizzato queste schematizzazioni per mettervi in guardia dalle stesse. 

 La realtà è sempre più complessa e non è mai così fortemente contrastata. Se un autore la descrive in questo modo  darà ai lettori un'immagine "cartolina". Il contesto risulterà un accumulo di "luoghi comuni" e i personaggi maschere da piccolo carnevale. 

Inoltre attenti ai particolari. Le piccole cose, gli angoli sconosciuti, oggetti d'uso quotidiano, odori poco noti ... se ci sono può essere che il contesto sia molto veritiero o, perlomeno, credibile!

 


 

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