I trucchi del mestiere
Come
imparare le tecniche base per poter diventare scrittori di gialli, noir
e thriller. Una cassetta degli attrezzi indispensabili per affrontare
la sfida.
Revisione del corso qui proposto nel 2019
Ventesima lezione
Per poter dare indicazioni pratiche (soprattutto sintetiche)
di lettura critica occorre fare una classificazione non geografica dei
luoghi. Una classificazione funzionale. Segue altra logica, dovete fare molta attenzione!
Veri-veri: la Bruges di Aspe. Così puntualmente descritta, tanto che utilizzando dei
brani dei romanzi ci hanno fatto una guida turistica della città! Attenzione: si prestano
a compiacimenti eccessivi e ruffiane strizzate d’occhio, soprattutto con penose
visioni cartolina!
Veri-finti: Vigata, Montelusa e Marinella territori di Salvo Montalbano. Si possono
visitare e ci si trova anche dei cartelli esplicativi corredati di foto delle scene della fiction TV. Purtroppo questi nomi non esistono su
Google maps!
Ma sono sovrapponibili a quelli veri. Così Camilleri evitava il pericolo di contraddizioni. Altrimenti si deve disegnare una mappa finta, ma simil vera! Ricordate: è sempre presente la trappola
della realtà su tempi e percorsi!
Finti-finti: la cittadina di Couston nella contea di Midsomer dove indaga l'ispettoe capo Barnaby. Il rischio maggiore è l’eccesso
folkroristico. Cioè troppi luoghi comuni per far credere che siano quasi uguali alla realtà, sottolineandole particolarità di
un contesto.
No-luoghi: di cui si è già detto in precedenza. Qui vale la pena di sottolineare che
si prestano, dato che spesso sono ambienti ancestrali, a manifestare i sentimenti e le emozioni recondite dell’autore. Pericolo:
esser melensi! Sono anche utili per dilatare, quando ce n'è bisogno, i tempi dell'azione. Ne parliamo alla prossima.
In tutti e quattro i casi ora esaminati, presa la decisione
del “dove” e del “come”, è opportuno che l’autore si cali nella scena: crei il
luogo. Domanda: "Che vuol dire, l'abbiamo scelto ora!" Mi spego meglio: lo descriva come lo “sente” lui, non come potrebbe essere rappresentato in una
cartolina! Quando un luogo verrà “popolato” dai suoi personaggi, interagisce
con loro. Provoca loro emozioni, dona piacevoli sensazioni, dà fastidi o peggio genera
problemi. Vediamo un esempio.
Un esempio di uso di un No luogo:
una pineta vicino al mare al sorgere del sole.
« Il libeccio scuoteva il polline dalle cime
dei pini: impalpabile, la polvere sciamava nell’aria con vortici improvvisi e violenti.
Dal mare urlava il rombo sordo e squassante
delle onde; a tratti uno spray di sale e sabbia attraversava gli spazi tra gli
alberi, rifrangeva la luce radente del sole e rendeva opaco il cielo ». …
Entrano i personaggi nel no luogo: Corto con un amico
in una pineta vicino al mare al sorgere del sole. Il brano è tratto da Una tranquilla provincia criminale di (Oscar Montani)
… « Nestore mi scrutava dalle fessure degli
occhi. Lo disturbava il libeccio che scuoteva il polline dalle cime dei pini:
impalpabile e fastidiosa, la polvere ci arrivava addosso in improvvisi sciami.
Dal mare urlava il rombo sordo e squassante
delle onde; a tratti uno spray di sale e sabbia mi faceva pizzicare gli occhi e
inaridire le labbra. Anch’io tenevo gli occhi serrati come un esquimese ».
Esercitazione n. 04
Se non siete viaggiatori provate a cercare un
luogo in ognuno dei romanzi dei tre autori citati (Pieter Aspe, Caroline Graham e Andrea Camilleri). Se non li avete, vanno bene alche romanzi di altri autori. Se invece siete esperti viaggaitori, cercate
dei romanzi che parlano di luoghi da voi visitati. Il vostro esercizio è smascherare luoghi
con “effetto James Bond”: in altre parole descrizioni cartolina, magari con
riprese dall’alto! Infine, cercate in altri autori una spiaggia deserta al
tramonto, una foresta, una desolata periferia, una fabbrica dismessa … qui
dovete individuare eventuali vieti “luoghi comuni”!
Nessun commento:
Posta un commento