mercoledì 9 marzo 2022

Scrivere gialli: Tecniche, trucchi e stratagemmi (X)


I trucchi del mestiere

Come imparare le tecniche base per poter diventare scrittori di gialli, noir e thriller. Una cassetta degli attrezzi indispensabili per affrontare la sfida.
 

Revisione del corso qui proposto nel 2019

Nona lezione



Affrontiamo ora il nocciolo della questione: "quali sono i meccanismi narrativi profondi (le fondamenta) del genere giallo?"
 
 PARADIGMI INDIZIARI
 
Derivano dai Paradigmi indiziari 

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i  modi in cui ragionano i detective, gli strumenti logici che usano e come gli autori, se bravi sono, lo possono narrare....

Un po' di storia non ha mai fatto male alla salute di nessuno! Il primo a occuparsi in modo scientifico del paradigma indiziario fu Charles Sanders Pierce, storico (acuto ricercatore), matematico e filosofo americano. 
 

Un tipo un po' strambo contemporaneo di Arthur Conan Doyle, non si sa quali siano state le reciproche influenze (Anche Agatha Curistie gli deve molto!), di certo avevano in comune l’assillo per i sacchi di fagioli!




Come indaga il detective
Useremo proprio i fagioli per spiegare in modo semplice i meccanismi dello logica cognitiva. Supponiamo di avere due sacchi di fagioli. Uno grande e uno piccolo, le dimensioni, però, non sono essenziali, solo per facilitare il ragionamento, ma se ne potrebbe fare a meno!
DEDUZIONE: è certo, al di là di ogni ragionevole dubbio, che "questi" fagioli (quelli del sacco più piccolo) sono bianchi!

Ricordiamoci di quanto dice le chevalier Auguste Dupin al termine del più famoso racconto di Poe: "Il disegno delle dita […] concorda esattamente con questa descrizione. Nessun animale, all’infuori di un orango, della specie qui menzionata, avrebbe potuto imprimere quei segni […] Questo ciuffo dipeli rossicci, inoltre, è identico a …"
 (I delitti della via Morgue - E.A. Poe)
 
Le deduzioni sono prove e possono esser portate in tribunale (Così la pensava anche il famoso giudice Dee, grande detective della letteratura cinese!).
 
Attenzione, però!
Lettori miei, dovete stare attenti all'imperizia del narratore! Quando in un racconto viene esposta una prova si blocca la suspense: siamo alla fine della storia. L’autore che ne è consapevole, cerca di servirla il più tardi possibile! Zia Agatha ne era maestra!


 
Al contrario, se non è una prova (con biechi trucchetti si cerca di farla apparire tale), si può scoraggiare (anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano!) il lettore. Ricordiamoci che sono sempre meno: perdere anche un solo lettore è un delitto gravissimo! Nelle prossime puntate vedremo come fare.
 
 

 

 

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