lunedì 10 aprile 2023

Nuovo Dizionoirio (XXVI)


Dall'A alla Z

miscellanea estemporanea e semiseria sul genere giallo/noir

ovvero il mio Dizionoirio

Parte XXVI

M

Macchiavelli Loriano

Loriano Macchiavelli arriva al giallo nel 1974, quando  aveva quasi quaranta anni e scrive opere di qualità, ma non gli basta! Nel 1990 è cofondatore del Gruppo 13, insieme a Carlo Lucarelli, Marcello Fois e altri scrittori più giovani, tutti "pieni di speranza, di certezze e di idee"!

 

La missione del gruppo era: "Inserire contenuti sociali e politici nel giallo italiano, che consideravano piuttosto intorpidito. In effetti nel '90 anche Fruttero e Lucentini si erano un po' coricati, addirittura appannati...

La cosa che mi sorprende e che lui stesso si consideri intorpidito! Senso di colpa per aver fatto uccidere, tre anni prima il suo Sarti Antonio? "Sarti Antonio", già la declinazione vetero burocratica del nome ce lo fa intendere, non è un sergente (poi sarà promosso) o questurino punto e basta: è un pover'uomo che nella vita non sa fare altro che ciò che fa da anni (e mica lo fa tanto bene, ma ha dei cari amici che lo aiutano).

 


Un aneddto su come è nato Sarti Antonio. Siamo nel 1974, Machiavelli è in vacanza in Spagna con la moglie che, poverina, ha dimenticato a casa un pacco di gialli (il suo sonnifero!). Non riesce a chiudere occhio, allora Loriano, marito premuroso, per farla addormentare di noia, le scrive un romanzo con Sarti Antonio! Nasce così il poliziotto disilluso e caffeinomane che, portandosi a spasso il suo bel mal di stomaco per le strade di Bologna, ha il dono di mettere il naso colà dove non si dovrebbe proprio, e lo capisce sempre molto dopo!

Gialli farciti di sottile e mesta ironia, dove “la tristezza ti avvolge come miele!”, ci conducono sempre nel lato oscuro di Bologna. eppure in quegli anni "Bologna la rossa" era la gloria conclamata della sinistra!


Grande successo, ma Macchiavelli (come Conan Doyle di Holmes) non ne può più e sopprime il personaggio. Ma non se ne libera: dovrà rimetterlo in scena qualche anno dopo. Creca di giustificarsi: "Ogni tanto viene voglia di rivedere un vecchio amico!"

 


Non credetegli, il ritorno è soprattutto merito di Gianni Cavina uno splendido Sarti Antonio in TV! Che rilancia i romanzi, riletti dopo la fiction, ahimè risultano davvero intorpiditi!

Ma c'è Bologna che alla fine salva tutto! Soprattutto c'è Francesco Guccini con la passione senile per il giallo!

 

Macdonald Ross



 

Con Mcdonald  nasce e muore il “post hard boiled”. Più che nascere, muore. Nel 1950 qualcuno (un accademico?) osò parlare del triangolo d'oro Hammett, Chandler, Macdonald. Un altro li definì la trinità dell'hard boiled. Una bella pietra tombale! Hammett, stava male di salute (e poi aveva smesso di scrivere) non reagì, Chandler invece la prese molto male: definì Macdonald falsamente lirico, pretenzioso e indisponente: un tarlo dei libri! Ross rispose per le rime e ci fu una bella rissa verbale: volarono molti stracci, altro che Santissima Trinità!


Poi Chandler morì e Macdonald con Bersaglio mobile ebbe un'immeritato successo. Grazie soprattutto a Paul Newman (che però, per scaramanzia, volle, nel film Detective's Story, chiamarsi Harper, anziché Archer!).

 


Quando, nel 1983, Ross Macdonald è morto era, forse, lo scrittore di romanzi gialli più famoso in America. E' stato presto dimenticato, qualcosa vorrà dire. Sembra che Ellroy, un rancoroso, abbia detto “Sono finite le storie copiate!”

 

(Parte XXVI - segue)

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