Dall'A alla Z
miscellanea estemporanea e semiseria sul genere giallo/noir
ovvero il mio Dizionoirio
Parte XXV
Lucarelli Carlo
Per mia trascuratezza e superficialità ho conosciuto tardi l'opera di Lucarelli. Cominciai con Almost blue, il romanzo.
Subito lo apprezzai, ma dopo arrivò il film e la mia valutazione si abbassò: a volte i film, se il regista è poco bravo (nel caso braccia sottratte all'allevamento delle capre!), mettono in luce i difetti dei romanzi. Meno male che poi ho trovato di meglio! Lucarelli non meritava la mia disistima!
Ma torniamo al romanzo. C'è da considerare che (forse perchého vissuto con fastidio e tensione gli ammi del Mostro di Firenze) non mi piacciono i romanzi sui serial killer e qui ce n'è proprio uno, chiamato l'Iguana (da cui la copertina Einaudi), criminale camaleontico cambia identità, modalità e vittime designate. Al dar la caccia al mutante è Grazia Negro, ispettrice in difficoltà tra tanti poliziotti uomini.
Per fortuna incontra Simone Martini, un ragazzo cieco che sa ascoltare voci, rumori e musica. Alle voci, tanto per affascinare il lettore, associa colori! A descrivere questo mondo segreto dei suoni è bravissimo Lucarelli.
"È una voce verde. Scivola sul contrabbasso storto che si sente appena in sottofondo"... una delle frasi di Simone, l'unico in grado di identificare la voce dell'Iguana. Grazia e Simone sono una coppia vincente, di più non voglio dire.
Tralascio l'ispettore Coliandro; zotico, imbecille, vanitoso, maldestro e misogino, un personaggio "di maniera" che ha dato fama e successo a Lucarelli. Cosa che non è accaduta col commissario De Luca, per me il suo personaggio più riuscito.
De Luca vive dentro l'apparato della polizia del Regime, dove si è anche guadaganato una piccola fama, ma è intimamente convito d'essere soprattutto un poliziotto, a prescindere!. Di conseguenza è tenace, scrupoloso, attento e sagace. Vincente nelle indagini, ma perdente nelle vicende della sua vita personale: risolve casi difficili, ma si trova sempre dalla parte dei perdenti!
Tre i romanzi (molto belli da leggere!), più una sceneggiatura originale (un apocrifo scritto con la supervisione di Lucarelli) fatta per la miniserie TV (col bravo, ma eccellente è meglio!) Alessandro Preziosi) apparsa sulla Rai.
Nel primo, Carta bianca, siamo agli ultimi atti del regime fascista: Repubblica di Salò. De Luca è funzionario di polizia (commissario) di questa miserevole Repubblica che ormai perde pezzi da ogni parte: per De Luca è come se niente accadesse. È impermeabile a tutto ciò che gli accade intorno! In ogni caso De Luca non ha simpatia per il Fascismo. Guarda le gerarchie (più che i gerarchi: la forma innanzitutto!) fasciste con un certo fastidio misto a una buona dose di disprezzo, ma l'unica cosa che desidera è dare la caccia ai criminali, del resto poco gli importa!
Ma è proprio così? In realtà, è troppo perspicace per credere che sia del tutto cieco e sordo. La sua apparente codardia (visto che è un compromesso) e le sue rinunce o debolezze lo tormentano, gli danno mal di stomaco, nausea. Finiranno per avere la meglio: appena risolto il caso arrivano gli alleati e lui, suo malgrado, scappa!
Lo ritroviamo poco tempo dopo e poco lontano ne L'estate torbida. Ha assunto un nome falso ed è nelle campagne dell'Emilia del nord. Viene smascherato da un rampante, acuto, partigiano comunista desideroso di diventare funzionario della nuova nascente polizia.
Lucarelli riesce a muovere con maestria tutti i personaggi, non solo De Luca. Ma non basta, il suo periodare è brillante, affascinante e coinvolgente: buona lettura!
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