venerdì 19 maggio 2023

Nuovo Dizionoirio (LIII)

 

Dall'A alla Z

miscellanea estemporanea e semiseria sul genere giallo/noir

ovvero il mio Dizionoirio

LIII

Western (noir) II

La lista non è ancora completa, ma non aspettatevi, nell'andare avanti, di veder ricomparire John Wayne, lui non era adatto al genere noir. Dopo Ombre Rosse, forse pentito, interpretava solo personaggi  privi di dubbi e pieni di ostinata boriosa determinazione! Invece i personaggi di James Stewart, Gary Cooper e Henry Fonda (e pure Robert Mitchum, soprattutto a fianco di Wayne!) di dubbi ne hanno parecchi: tipici dubbi e incertezze dell’uomo immerso nel noir!

 


Sfida infernale, con Henry fonda (1946). Racconta la famosa sparatoria all'OK Corral; romanzata in noir, nell’isieme, anche se non troppo filologica, la più attraente.

 


Sangue sulla luna,  con Robert Mitchum (1948). Racconto lineare di tensione dovuta ai sospetti su uno straniero che però, per sua fortuna, sceglie la parte giusta.


Cielo giallo, con Gregory Peck (1948), pentimento e redenzione, nonostante un allettante bottino d'oro. Ma quel sole battente su nude rocce può produrre strani effetti!

 

Whodunit

 

E' ormai lo sciagurato logo del Giallo Classico. Il giallo classico, definito anche giallo deduttivo o giallo ad enigma è sempre più spesso (da chi vuol apparire colto) chiamato  whodunit. Contrazione dell'inglese Who has done it? - Chi l'ha fatto?- (Ma da dove è scappata fuori quella “U” al posto della o?); rappresenta il tipo più tradizionale del giallo. Un investigatore, costantemente geniale, scopre l'autore di un delitto in base a indizi più o meno nascosti e fuorvianti, generalmente all'interno di una ristretta cerchia di personaggi.

 


Un classico di questo sottogenere è il cosiddetto enigma della camera chiusa, cioè un giallo in cui la vittima viene trovata uccisa in un contesto "impossibile", ad esempio all'interno di un ambiente apparentemente sigillato dall'interno.

Il giallo classico prevede che per il lettore sia possibile arrivare alle medesime conclusioni logiche dell'investigatore (idiozia portata avanti da Ellery Queen che prima alla Radio e poi in TV sfidava l’ascoltatore!) e quindi individuare il colpevole, analizzando gli stessi indizi sui quali l'investigatore costruisce le proprie deduzioni, ossia questo genere di giallo si presenta come una "sfida al lettore" che, per essere equa, deve rispettare le famose venti regole di S.S. Van Dine.

Balle! L’autore (Zia Agatha per prima) semina alcuni indizi veri e li nasconde abilmente, semina inoltre molti indizi falsi e li evidenzia come veri. Il bello è che più il lettore non risolve e più apprezza il romanzo. I casi di Hercule Poirot e di Sherlock Holmes sono emblematici.

 

Parte LIII - segue)

(Ritorna alla Parte LII)

 

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