n.22
Dick Tracy
(figlio di
Chester Gould)
Biografia essenziale
Poliziotto
a Chicago, nato nel 1931 in una striscia singola, appare già grande e
vaccinato contro il crimine, anzi contro "il male". Dick Tracy si è arruolato nella
polizia seguendo un ferreo principio di giustizia. In seguito al rapimento
della sua fidanzata Tess Trueheart (tradotto orribilmente come Tess
Cuorsincero in italiano!) e all'assassinio del padre di lei da parte del
criminale Big Boy, si autopromuove detective. Libererà Tess e deciderà di
rimanere.
Negli anni
la crociata di Tracy contro la criminalità continua con lo stesso accanimento
dell’epoca del proibizionismo e di Scarface; in tutti questi anni il nostro
detective ha sempre adottato i più moderni marchingegni tecnologici.
Carattere e psicologia
Bello,
aitante e forte, ma dal tratto spigoloso che ne mostra, al di là di ogni
dubbio (quasi una maschera), il carattere implacabile. Tracy
è soprattutto mosso dal desiderio di una vendetta personale. All’epoca questo
passava in secondo piano, perché lui rappresentava comunque la giustizia
impegnata a combattere gangster di ogni risma (erano i tempi di Al Capone e i cattivi sono esageratamente deformi),
intenti a compiere efferatezze di ogni genere e disposti ai rimedi più drastici
pur di contrastare il passo al nostro personaggio.
Abilità
E’
molto interessato alla tecnologia. La "Radio a doppia frequenza", una specie di
walkie-talkie da polso prima da lui indossato come un orologio poi in dotazione
all'intera forza di polizia. Con questo comunica con i colleghi. L'evoluzione tecnologia dei
gadget di Dick Tracy non si ferma però qui: la forma più estrema si ebbe quando
si dotò della Space Coupe, una specie di navicella spaziale a propulsione
elettromagnetica che ampliò il suo campo d'azione. Comunque la pistola
automatica, che usa con perizia, resta
il suo gingillo preferito.
Metodo
Istintivo
a livello felino,quasi si direbbe. Di certo dotato di grande spirito
d’osservazione e abduzione. Già nel primo episodio pensa: “Da come ha schivato quel mio pugno,
deve essere senz’altro un pugile professionista”. Le sue
riflessioni durano però poco: passa subito all’azione, a volte con estrema
violenza.
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