sabato 14 gennaio 2012

Lanterna gialla (24)

Film n. 24


Il viaggio di felicia (Felicia’s Journey)
di Atom Egoyan  
con Bob Hoskins, Elaine Cassidy, Arsineé Khanjian



Felicia, una ragazza irlandese, viaggia fino a Birmingham, in Inghilterra, sperando di trovare il fidanzato che l'ha messa incinta, ma che poi  è si è eclissato dall'Irlanda senza lasciare indirizzo. 


Provata e delusa accetta l'aiuto di un uomo di mezza età, che appare amichevole, ma il cui segreto e sinistro passato è rivelato gradualmente con un crescendo di tensione. Cosa può nascondere il pacifico, quasi timido, responsabile della cucina di una grande azienda? Vive una vita solitaria, concedendosi, naturalmente, cibi squisiti e una serie di video di sua madre, antica diva della TV, eppure …

Un film hitchcockiano “dentro”, senza citazioni e di rara purezza formale. La suspense s’insinua come un subdolo parassita nella mente dello spettatore fino a dominarlo. 


Non vi fate fuorviare o influenzare dalle citazioni di Hitchcock: sono solo omaggi. Dovete subito sapere che  la trama gialla è solo un pretesto: per capirlo, però, bisogna rivedere due volte il film, nella prima visione il giallo prevale. Il regista scava dentro il dolore, nella solitudine, nella desolata routine con pudore (quasi con rispetto: pietas?), ma con rara concretezza. Riesce ad evitare il sensazionalismo (in fondo si parla anche di orribili delitti seriali), a star lontano dal pietismo. Grazie a sfumature, a sottolineature di particolari, a sottili insinuazioni, riesce a penetrare nell’animo umano. La recitazione di Hoskins è stupefacente e inquietante allo stesso tempo. Ma tutti gli attori sono a livelli eccelsi.

Per gli amanti del giallo è bene sottolineare come l’uso del mezzo televisivo (le vecchie registrazioni delle ricette della madre Gala viste e riviste dal protagonista) sia di particolare efficacia. E’ in queste scene che ho trovato il film aderente agli stilemi di Hitchcock: quelle vecchie trasmissioni “riflettono” angoscia, frustrazione, creano insomma suspense.
Infine gli scenari: sfondi industriali (siamo a  Birmingham ) dai colori freddi, grigio indaco. Oppure il verde, un verde acido che ammanta siepi e alberi.

Voto ****1/2/5
(Film a seguire) 


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