Rubrica letteraria
Il
gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
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Libro
n. 39
Le perfezioni provvisorie
Gianrico Carofiglio
Sellerio
L’avevo già letto in edizione Sellerio e, con la recensione sul blog,
avevo deciso di soprassedere. Poi un amico (di quelli a cui devi dare ascolto)
mi telefona domandandomi che ne penso dell’ultimo noir di Carofiglio. Per
capire che si trattava di questo romanzino mi ci son volute due domande, ma era
allegato al quotidiano la Repubblica.
Chi aveva curato la collana "Noir" di la Repubblica dovrebbe studiare un po' di teoria del giallo (non è mai
troppo tardi), così non mi metterebbe Il
nome della rosa tra i noir! Sdegnato
ho ripreso in mano questo romanzetto rosa (l'avevo accantonato senza commenti
per la mia innata umana pietas) a
causa dell’amico fuorviato dalla compilation di Noir de l’Espresso e ora non
posso far a meno di recensirlo... Ma in sintesi, siccome non è un giallo, non può nemmeno essere un noir.
L’avvocato Guerrieri,
protagonista per la terza volta (se ho contato bene), si trova di fronte alla
proposta di ritrovare una ragazza scomparsa, un caso che sta per essere
archiviato. Un caso di normale routine: normale
è la ragazza, normali la famiglia, gli amici, il fidanzato e i conoscenti.
Normale è la storia e la suspense da giornalino di parrocchia. Nessun appiglio
possibile per affrontare l'indagine. Guerrieri se lo sente ma accetta. Il libro
è una continua applicazione (e ripetizione pedissequa) dei principi che
Carofiglio ha divulgato ne "l'arte del dubbio". A volte si rischia il
sonno, ma non si evita la noia.
Divagazioni a ruota libera e citazioni (difetto tipico dell'esordiente!)
in ogni pagina (o quasi), addirittura due pagine dense di titoli di film da far
invidia a Umberto Eco quando si diverte a far le liste ne La bustina di minerva, ma quelle sono un divertissement di
tutt’altro spessore. Qui l’ironia è assente. Mi son fatto il convincimento che
l’autore sia antipatico, succede. Le insistite battute da prete pedante appesantiscono
il racconto... già dov’era l’editor? Se ci fosse
stato si poteva concludere in 65 pagine! Anche l'italiano è trascurato e molti
passaggi sono offese alla grammatica! In mano alla mia vecchia professoressa
d’italiano si tingerebbe di rosso e di blu, altro che giallo! Note di procedura
penale corrette, ma noiose. Annotazioni di tecnica dell'interrogatorio da baci
Perugina: si rilegga Maigret, ma anche Perry Mason!
Voto **1/2/5
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