"Private Eye"
ovvero investigatori privati.
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Il kit del "duro" (appendice)
Sembrerebbe facile fare il private eye anni '40 a Los Angeles
o New York. In verità è un duro lavoro e anche parecchio pericoloso. Deve pedinare, osservare nascosto
nell’ombra, bluffare col sorriso sulle labbra mentre ha paura, incassare pugni e
botte, simulare gentilezza quando vorrebbe tirar pugni … non è facile
riconoscerlo. Ma, allora, come si fa a diventare detective negli anni dell’hard
boiled?
Per sua natura è animale notturno. Vive sempre nel chiaroscuro. Facciamo
luce e lasciamolo guardarsi allo specchio, anzi in una foto di famiglia!
Padre e figlio, tutti e due si chiamano Sam, hanno
indagato a trenta anni di distanza, uno in California e l'altro a Bologna, eppure si assomigliano!
Facile per un figlio ispirarsi al babbo. Ma il "padre"
prima di affrontare il mestiere non era nessuno! Per trasformarsi gli ci è voluto
un kit: il kit del "duro".
Un kit di strumenti, oggetti, gadget e facility. Ma si
ricordi: è un gioco pericoloso!
Facciamo l'elenco dell'essenziale.
Una pistola: revolver o semiautomatica, a
discrezione, secondo gusto o necessità.
Un cappello a larghe falde, di feltro grigio
scuro. Utile per la pioggia e per i pedinamenti.
Un ufficio nell'angiporto o in qualche
zona economica. Importante la scritta sul vetro. Meglio con un'uscita
di servizio su un vicoletto per evitare creditori e scagnozzi.
Una licenza da mostrare alla gente, ma soprattutto
al poliziotto ostile. Si consigliano due copie: il poliziotto spesso la trattiene.
Un trench chiaro di foggia militare: spalline,
lacci serramaniche, mantellina.
Un vestito da "elegantone", di
lino o di lana, gessato, per mostrare quello che non si è!
Un'auto fuoriserie, meglio se cabrio.
Necessariamente usata con qualche difetto di combustione.
Una segretaria procace, ma va bene anche
una matura che vi fa da vice mamma!
Un passato oscuro difficile da (o far) dimenticare.
Così il nostro detective, "segnato da un passato enigmatico è spinto
verso un futuro da eludere; non ha che
una scelta: il presente dell’azione!"
Come vedete non c'è da spendere molto, di certo,
dopo, c'è da sputare sangue e denti! E non coltivate la speranza d'uscire da quel tunnel!
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