giovedì 5 febbraio 2015

Galleria gialla (50)



N. 49
Lew Archer   
(figlio di  Ross MacDonald)

  
Biografia essenziale
Nato e cresciuto in   California, per qualche anno è irreggimentato nella Polizia locale, ma non sopporta stare sull'attenti. Viene presto sbattuto fuori.   Adolescente inquieto e border line.  Ha preso cinghiate da suo padre. Gli son rimaste cicatrici nell'anima. Anche  ladruncolo, ma redento da un vecchio poliziotto. S'è formato, come sbirro, nel Dipartimento di polizia di Long Beach in California. C'è durato poco:    Archer  dice di essere stato "licenziato". Si dice che, schifato, abbia reagito in modo violento   dopo aver assistito  per l'ennesima volta alla corruzione di alcuni colleghi e superiori. Durante la Seconda Guerra Mondiale ha servito nell'Intelligence Militare  dell'Esercito degli Sati Uniti. Esperienze preziose.
  
Carattere e psicologia
Lew Archer è angustiato da passati  fallimenti. Lo affliggono storie del passato, dell'infanzia e dell'adolescenza, da cui vorrebbe emendarsi. Ogni tanto sembra straniato: sono le ombre del passato.  Somiglia molto a suo "zio", Philip Marlowe, ma anche se è duro ha un cuore più tenero. Piace alle donne, ma non le fulmina cole lo "zio"!  A volte beve troppo, forse per via  ex-moglie  Sue che l'ha fatto soffrire. Cinico e freddo quando indaga. Segue la pista e arriva all'obiettivo con tenacia del cacciatore, ma senza troppa soddisfazione. In realtà cercava un riscatto alle sue colpe "private", ma mai lo trova.

Abilità
Tenace segugio, non demorde e, soprattutto, non si scoraggia. Sa di non essere amato dai clienti : "Tutti odiano i detective e i dentisti. Li odiano anche dopo che hanno loro risolto un problema", ma cercare è il suo lavoro. Sa entrare in rapporto con gli altri, anche solo in incontri sfuggenti per la strada. Da questi brevi colloqui riesce a ricavare un sacco di informazioni utili.

Metodo
Difficile individuare un rigore metodologico in quello che fa. Cerca la verità e al contempo cerca se stesso. Più sofferenza che soddisfazione. Poche le abduzioni, ma lavora a fondo sugli indizi fino a farli combaciare, come tessere di un puzzle, per trasformarli in prove.

 

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