Due autori allo specchio:
Agatha e Raymond
Parte I
"Specchio, specchio delle mie trame, chi è il giallista più bravo del reame?". Se lo chiedeva Raymond Chandler e si dava anche la risposta "Io!". Ne frattempo in Francia lo avevano classificato autore "noir"! Lui che pensava hard, hard boiled.
Più se ne legge, e se ne scrive, più è difficile spiegare cos'è il noir. Oltretutto ci si mette di mezzo l'hard boiled, per non parlare del commissario Maigret!
Più se ne legge, e se ne scrive, più è difficile spiegare cos'è il noir. Oltretutto ci si mette di mezzo l'hard boiled, per non parlare del commissario Maigret!
Quasi
ogni volta, però, invece di approfondire ci si mette a fare il confronto tra
Philip Marlowe e Hercule Poirot. Il fatto è che tantissimi conoscono Assassinio
sull'Orient Express e molti meno Addio mia amata. E' difficile allora
fare confronti e paragoni.
Per
fare un discorso articolato, ripartirò da Murder un the Orient-Express.
Qualcuno obietterà: "Perché non da Dieci piccoli indiani?". Per il
semplice fatto che Agatha Christie bara e Hercule Poirot no! Visto che non ci
possiamo fidare di zia Agatha, occorre
la presenza di Poirot. Inoltre utilizzerò delle riflessioni (un po' acide,
sarà per via della cirrosi epatica?) di Raymond Chandler sul "presuntuoso
piccolo belga baffuto".
Ma
poi, non s'illuda Raymond, arriveremo imparziali anche a Addio mia amata passando svelti da
Parigi, dove dal 1929 indagava Maigret, il discriminante, da venti anni, tra la
scuola inglese e quella americana.
Il
commissario Maigret cerca di capire chi e perché ha ucciso, non sempre cancella
tutte le ombre, a volte persegue feroce una soluzione finale. Chandler sembra non considerarlo, credo invece lo ammirasse e lo invidiasse.
La
scuola inglese racconta indagini su un mistero con luce e ordine finale, la
scuola americana racconta un percorso fino alla soluzione finale. Alla
Eichmann, diceva Oreste del Buono che di Philip Marlowe se ne intendeva. In
effetti nell'hard boiled spesso e volentieri si arriva allo sterminio e
distruzione o cancellazione fisica di parecchi personaggi grandi e anche
piccoli. Non una soluzione di massa, ma una strage, sì!
Raymond
Chandler è per me il miglior autore di questa categoria. Consapevole di valere
qualcosa non ha avuto remore nel giudicare gli autori della scuola inglese, tra
cui la Christie.
Nel
suo saggio, celebre a posteriori (grazie a Oreste del Buono), La semplice arte del delitto (tenuto contro di quanto sono intricate le sue trame è paradossale!),
afferma. "Immagino che il problema
principale del giallo classico o logico-deduttivo (all'inglese, insomma) stia
nel fatto che per raggiungere la perfezione avrebbe bisogno di un cocktail di
qualità che non è facile trovare in solo autore. Quello che sa impostare
costruzioni lucide e solide non è in grado di fornire personaggi vivaci e
dialogo brillante: non ha senso del ritmo né profondità di osservazione. Il
romanziere dotato di una logica ferrea ha tanto senso dell'atmosfera quanto una
patata lessa! L'investigatore scienziato possiede sì un bel laboratorio tutto
nuovo e scintillate; ma, ahimé, non riesco mai a ricordare che faccia abbia".
Impietoso
sia verso Holmes, che verso Poirot. Ma non osa neppure avvicinarsi a Maigret!
Continua così:
"Il tipo in
grado di sfornare una prosa vivace e colorita rifiuta categoricamente di
sottoporsi alla massacrante fatica di smontare gli alibi a prova di bomba. il
maestro di rara sapienza vive, psicologicamente, all'epoca delle crinoline. Se
sapete tutto quello che è bene sapere a proposito dell'arte ceramica e dei
ricami egizi non sapete niente della polizia ..."
L'attacco
è davvero pesante ed è chiaramente rivolto a Agatha Cristie e alla sua creatura
Miss Marple. Per oggi credo che basti.
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