lunedì 1 febbraio 2016

Sceneggiati in giallo (00)



Sceneggiati in giallo e nero  
Un morto al giorno ... ma che sia italiano!



Mini rassegna storica e critica della fiction seriale "italiana DOC"
(00)

Sceneggiato prima e fiction poi

Con l'inizio della "neotelevisione",   neologismo coniato da Umberto Eco   per indicare la televisione generalista e commerciale delineatasi in Italia nei anni ottanta grazie a Drive in,  il termine sceneggiato cominciò man mano a coesistere nel linguaggio televisivo col termine anglofono fiction.  Oggi per sceneggiati   s'intendono le opere prodotte tra gli anni '50 e gli '80. 

Sottogeneri dello sceneggiato

Nei decenni in cui lo sceneggiato televisivo era in voga veniva distinto in romanzo sceneggiato (o teleromanzo), e originale televisivo.
  • Molti sceneggiati erano romanzi sceneggiati, in quanto trasposizioni televisive di testi teatrali    racconti ed opere letterarie tra le più importanti della letteratura italiana e straniera.
  • Alcuni sceneggiati erano originali televisivi, in quanto, privi di riferimento ad opere del passato, mettevano in scena un soggetto originale.

 La produzione gialla della tv italiana

La fiction gialla seriale in TV avrebbe alcune esigenze di base: caratteri forti, storie semplici, durata contenuta. Perry Mason, nato in USA, coi suoi stringenti 50 minuti, insegna! In Italia, la RAI all'inizio, hanno  seguito i criteri base aggiungendoci un ingrediente forte: attori bravi e conosciuti. Non solo per scelta: le carenze tecniche richiedevano attori con esperienze teatrale. Nacquero cosìpersonaggi perfettamente rappresentanti  con una caratterizzazione accattivante, dai tratti forti e con caratteristiche facilmente riproducibili: Nero Wolfe, il Commissario Maigret e Padre Brown.


Ma italiani doc (scritti e prodotti in Italia?), come  il tenente Sheridan o Salvo Montalbano?


Vediamo allora di stabilire le regole di selezione.
1. Testo scritto in Italia da italiani
2. Produzione italiana

Una maledizione per gli attori! Una volta interpretato il personaggio,  sono rimasti legati per sempre alla sua fisionomia nell’immaginario collettivo. Difficile infatti dimenticare il tenente Sheridan, Don Matteo e naturalmente un Salvo Montalbano con una faccia diversa da Zingaretti.
Ubaldo Lay subì addirittura la maledizione di Ezechiele Sheridan e smise di portare impermeabili (il trench), solo cappotti! C'è da capirlo, una volta dovette persino prendere in consegna un ricercato che si costituì a lui!

La produzione è vasta e a volte poco pubblicizzata. Non potrò essere esaustivo: a volte sulle sei principali reti nazionali sono state trasmesse fiction in parallelo e anche Sky l'ha fatto. Qui cercherò di ricordare le serie più note. 
La prima non lo è , ma è la prima e devo per forza cominciare da quella.

L'alba gialla: 1958





Aprite: Polizia! Sei episodi sui casi di un giovane commissario di polizia italiano negli anni Cinquanta. Modesta serie, con un poco plausibile Renato De Carmine nel ruolo principale: il commissario Alzani.




Un produzione artigianale, gravata da problemi tecnici che rallentavano ritmo e suspense. Un lavoro a cui credevano poco tutti. Venne presto dimenticata. 



Come comprimario Orazio Orlando, che qualche anno dopo avrebbe lavorato col tenente Sheridan.
(00 - segue) 

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