Tenente Sheridan - 1959
Il tenente Sheridan, più
precisamente Ezechiele
"Ezzy" Sheridan, è un personaggio degli originali televisivi, sceneggiati, che servivano da base per un quiz in prima serata di Rai1. Era interpretato dall'attore Ubaldo Lay e ideato intorno al 1958 dagli sceneggiatori Mario Casacci, Alberto Ciambricco e Giuseppe Aldo Rossi. Molti, come me, lo ricordano con tenerezza perdonando tutto, come farebbe un nonno col nipote. Non aspettatevi, allora, troppe critiche.
È stato il primo sceneggiato "giallo" di successo e il tenente della polizia di San Francisco (una metropoli de "noantri" costruita in studio), grazie a indici di gradimento incredibili, sarà protagonista di diverse serie televisive di produzione
italiana messe in onda dall'allora Programma Nazionale RAI in tre stagioni, fra il 1959 ed il 1961, nella serie Giallo
Club - Invito al poliziesco.
Il conduttore era Paolo Ferrari. Con questo successo si creò solide referenze per, qualche tempo dopo, far da aiutante a Nero Wolfe nei panni di Archie Goodwin. Alla regia Stefano De Stefani. La trasmissione era in diretta, con pubblico in sala, ascolto
medio 9,6 milioni di spettatori. Indice di gradimento 77. Solo Lascia o raddoppia? ebbe a superare queste cifre.
La prima serie delle indagini del tenente Sheridan, capo della
sezione omicidi della polizia di San Francisco, andarono avanti con Giallo club - Invito al poliziesco per tre
stagioni, dal '59 al '61.
Nella seconda metà degli anni sessanta (grazie all'evoluzione tecnologica della registrazione magnetica) gli sceneggiati diventarono veri e propri film per la televisione scritti appositamente e inseriti in miniserie. La più famosa Le donne del
tenente Sheridan, in cui La donna di fiori ebbe grandissimo successo.
La serie di quattro titoli Le donne del
tenente Sheridan - con episodi che avevano per titolo il riferimento alla
figura della Regina nelle carte da gioco - fu sviluppata fino
al 1972 sempre a firma del
duo Casacci - Ciambricco e con il contributo alla sceneggiatura del regista Anton Giulio Majano, mentre Casacci è stato autore anche
dei testi di alcune canzoni inserite come colonna sonora nei telefilm. Vennero pubblicati anche quattro romanzi.
Il "detective" dall'impermeabile bianco,
così venne anche chiamato. Per Ezechiele,
o più familiarmente "Ezzy", gli autori si ispirarono a Ezechiele Lupo, personaggio della Disney; il cognome Sheridan corrispondeva invece al soprannome di uno degli autori stessi.
Sheridan appariva quasi sempre avvolto in un trench color ghiaccio (funzionale alle esigenze di contrasto del B&W televisivo, ma di almeno una misura sopra!), a differenza di molti suoi
colleghi hard boiled, a capo scoperto. Modi
spicci e improntati alla massima perspicacia intuitiva e investigativa, tipici
di un detective made in USA impegnato in una sezione investigativa di
una metropoli. Risulta evidente la strizzata d'occhio, una commistione con lo stile dettato da Philip Marlowe, l'acume
indagatorio di Nero Wolfe e, anche, l'umanità di Maigret.
L'investigatore poteva contare su un nucleo
di collaboratori, personaggi fissi della serie, interpretati da noti attori
provenienti spesso dal teatro o dal cinema, come ad esempio Carlo Alighiero, nei panni del Sergente
Steve Howard, e Sandro Moretti, in quelli dell'agente Mills.
A rotazione, i ruoli degli altri protagonisti
di ogni puntata venivano interpretati da attori al tempo molto conosciuti, come
Roldano Lupi, Amedeo
Nazzari e Sandra Mondaini, che
con la loro partecipazione contribuirono alla crescita di popolarità della
serie.
Il tenente Sheridan nel 1960 fu anche
protagonista di un film "Chiamate 22-22 Tenente Sheridan" ("Catherine
vuole morire"), diretto da Giorgio Bianchi, realizzato per le sale
cinematografiche che berò non fecero incassi astronomici. Fu anche prestato alla pubblicità per una serie di Carosello per una marca di aperitivo.
A proposito di Carosello. Ricordate l'Ispettore Rock? Lo interpretava Cesare Polacco... che alle ricorrenti lodi rispondeva: "Anch'io ho commesso un errore!"... e levandosi il cappello mostrava la pelata!
Prese il nome da uno dei primi sceneggiati di Sheridan, non è una novella metropolitana, ho dei testimoni! Nonostante il successo, la serie iniziale è schematica, con personaggi poco approfonditi e sceneggiature poco professionali. Ma si ricordi che era una storia per quella specie di Cluedo che era Giallo Club.
(01 - segue)
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