lunedì 1 febbraio 2016

Sceneggiati in giallo (01)


Sceneggiati in giallo e nero  
Un morto al giorno ... ma che sia italiano!
Mini rassegna storica e critica della fiction seriale "italiana DOC"
(01)

Tenente Sheridan - 1959
Il tenente Sheridan, più precisamente  Ezechiele "Ezzy" Sheridan, è un personaggio degli originali televisivi, sceneggiati, che servivano da base per un quiz in prima serata di Rai1.  Era interpretato dall'attore Ubaldo Lay e ideato intorno al 1958 dagli sceneggiatori Mario Casacci, Alberto Ciambricco e Giuseppe Aldo Rossi. Molti, come me, lo ricordano con tenerezza perdonando tutto, come farebbe un nonno col nipote. Non aspettatevi, allora, troppe critiche.
 

È stato il primo sceneggiato "giallo" di successo e il tenente della polizia di San Francisco (una metropoli de "noantri" costruita in studio), grazie a indici di gradimento incredibili, sarà protagonista di diverse serie televisive di produzione italiana messe in onda dall'allora Programma Nazionale RAI in tre stagioni, fra il 1959 ed il 1961, nella serie Giallo Club - Invito al poliziesco.


Il conduttore era Paolo Ferrari. Con questo successo si creò solide referenze per, qualche tempo dopo, far da aiutante a Nero Wolfe nei panni di Archie Goodwin. Alla regia Stefano De Stefani. La trasmissione era in diretta, con pubblico in sala, ascolto medio 9,6 milioni di spettatori. Indice di gradimento 77. Solo Lascia o raddoppia? ebbe a superare queste cifre.
Successivamente, a metà degli anni sessanta, compare di nuovo nelle serie derivate: Ritorna il tenente Sheridan e Sheridan, squadra omicidi, oltre che in un'altra miniserie (4 episodi) di maggior rilievo.
La prima serie delle indagini del tenente Sheridan, capo della sezione omicidi della polizia di San Francisco, andarono avanti con Giallo club - Invito al poliziesco  per tre stagioni, dal '59 al '61.
Nella seconda metà degli anni sessanta (grazie all'evoluzione tecnologica della registrazione magnetica) gli sceneggiati diventarono veri e propri film per la televisione scritti appositamente e inseriti in   miniserie. La più famosa Le donne del tenente Sheridan, in cui La donna di fiori ebbe grandissimo successo.
 

La serie di quattro titoli Le donne del tenente Sheridan - con episodi che avevano per titolo il riferimento alla figura della Regina nelle carte da gioco - fu sviluppata fino al 1972 sempre a firma del duo Casacci - Ciambricco e con il contributo alla sceneggiatura del regista Anton Giulio Majano, mentre Casacci è stato autore anche dei testi di alcune canzoni inserite come colonna sonora nei telefilm. Vennero pubblicati anche quattro romanzi.
Il "detective" dall'impermeabile bianco, così venne anche chiamato. Per  Ezechiele, o più familiarmente "Ezzy", gli autori si ispirarono a  Ezechiele Lupo, personaggio della Disney; il cognome Sheridan corrispondeva invece al soprannome di uno degli autori stessi.

 



Sheridan  appariva quasi sempre avvolto in un trench color ghiaccio (funzionale alle esigenze di contrasto del B&W televisivo, ma di almeno una misura sopra!), a differenza di molti suoi colleghi hard boiled, a capo scoperto.   Modi spicci e improntati alla massima perspicacia intuitiva e investigativa, tipici di un detective made in USA impegnato in una sezione investigativa di una metropoli. Risulta evidente la strizzata d'occhio, una commistione con lo stile dettato da Philip Marlowe, l'acume indagatorio di Nero Wolfe e, anche, l'umanità di Maigret.
L'investigatore poteva contare su un nucleo di collaboratori, personaggi fissi della serie, interpretati da noti attori provenienti spesso dal teatro o dal cinema, come ad esempio Carlo Alighiero, nei panni del Sergente Steve Howard, e Sandro Moretti, in quelli dell'agente Mills.
A rotazione, i ruoli degli altri protagonisti di ogni puntata venivano interpretati da attori al tempo molto conosciuti, come Roldano Lupi, Amedeo Nazzari e Sandra Mondaini, che con la loro partecipazione contribuirono alla crescita di popolarità della serie.
Il tenente Sheridan nel 1960 fu anche protagonista di un film "Chiamate 22-22 Tenente Sheridan" ("Catherine vuole morire"), diretto da Giorgio Bianchi, realizzato per le sale cinematografiche che berò non fecero incassi astronomici.   Fu anche prestato  alla pubblicità per una serie di Carosello per una marca di aperitivo.
A proposito di Carosello. Ricordate l'Ispettore Rock? Lo interpretava Cesare Polacco... che alle ricorrenti lodi rispondeva: "Anch'io ho commesso un errore!"... e levandosi il cappello mostrava la pelata!

Prese il nome da uno dei primi sceneggiati di Sheridan, non è una novella metropolitana, ho dei testimoni! Nonostante il successo, la serie iniziale è schematica, con personaggi poco approfonditi e sceneggiature poco professionali. Ma si ricordi che era una storia per quella specie di Cluedo che era Giallo Club. 
(01 - segue) 


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