La prima volta di ...
Philo
Vance
Il giallo classico, agli inizi del '900 era tutto inglese. Nel 1926 gli editori associati ErnestBem&Scriber's pubblicano il
romanzo di SS Van Dine The Benson Murder Case. Un giallo
classico all'americana che ha come protagonista uno strano tipo: il dandy Philo
Vance.
La sovracoperta, per il periodo, è estremamente innovativa: nera e con
una scheda identificativa "modernista": fa intravedere tecnologia Hollerith.
Ne furono tirati tantissimi e il prezzo è basso: il libro nudo va a soli
8 dollari! Le copertine in commercio, quasi tutte malridotte (come si nota sulla
foto), non valgono molto di più.
Seguirono, a migliaia, tirature economiche e tascabili e l'editore Arnoldo Mondadori ( A-M in copertina) non si fece scappare l'occasione.
Il cerchio rosso era ancora un esgono, ma erano già i "gialli".
Il successo immediato attirò le attenzioni del cinema. Ma come prima
pellicola, nel 1929, si utilizzò The Canary Murder case, seconda indagine
di Philo. Interpreta Vance l'impagabile William Powell che gli dona un tocco d'ironia
di cui nei romanzi, a dire il vero, non c'è traccia.
Giorgio Albertazzi, accanto a Virna Lisi, affrontò con gusto sofisticato il personaggio. Un'interpretazione troppo raffinata che il pubblico, ormai già grossolano, non apprezzò.
(VII - segue)
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