Yellow balloons
Quando il fumetto si tinge di giallo
Quarantesima parte
Mr. Moto: uno nessuno centomila! "Ma
chi è questo Mr. Moto?"
Dimenticate Peter Lorre. Nel 2003, Mr. Moto, già diventato agente segreto alla Radio, è
ancora agente segreto, ma a fumetti per le edizioni della Moonstone Crime Wave.
Il personaggio ideato dal premio Pulitzer John P. Marquand, dopo alcuni
film di successo, fa il suo debutto nel fumetto. La graphic novel Welcome
Back Mr. Moto (autori Rafael Nives e Tim Hamilton) è ambientata alla
fine della seconda Guerra Mondiale. Con la fine della guerra mondiale, Ken Takashi viene rilasciato
da un campo di internamento per giapponesi americani. Invece di essere accolto
da una cultura che dovrebbe vergognarsi di ciò che ha fatto a tanti uomini e
donne innocenti, si ritrova circondato da bigotti, ancora pronti a
disumanizzare qualsiasi giapponese che incontrano. Frustrato, umiliato e senza
molte opzioni, viene accolto da Mr. Moto. È lì per aiutare Ken, molte volte -
ma i suoi motivi sono anche di Ken- e potrebbe mostrare a Ken che ha molto più
da perdere di quanto lui possa mai aver pensato!
Della trama è bene non dire altro. Solo che
abbiamo un Mr. Moto molto più cupo di quello dei fil con Peter Lorre. Bentornato
Mr. Moto segue la trama dei libri di
Marquand in modo più preciso. Mr. Moto non è il
protagonista della storia; appare con parsimonia e
solo nei momenti più opportuni. Questo approccio è
assai diverso dalla maggior parte dei fumetti e richiede ai lettori di porre
molta attenzione alla storia di Ken Takashi, recentemente rilasciato dal centro
di detenzione giapponese di Minidoka, nell'Idaho, alla fine della guerra.
Lo sceneggiatore è Rafael Nives. Nieves
ha lavorato per numerosi editori, tra cui Marvel Comics ( Hellstorm,
Prince of Lies ), Calibre Comics ( Orlak, Edgar Allan Poe's The Bells
), Comico comics / Northstar ( Cold-Blooded ) e, come in questo caso, per
Moostone Books ( The Phantom, Bentornato, Mr. Moto, Vampire: The Masquerade
). Intreccia una complicata storia di
spionaggio attorno alla testa calda Takashi, che deve smascherare spie e
doppi agenti tra l'intolleranza razziale per risolvere il mistero della morte
di suo padre.
L'arte di Tim Hamilton, affermato illustratore
di romanzi (anche L'isola del tessoro, ma non è Pratt!), è popolare (direi un
po' datata) e non crea rotture quando si
sposta su pannelli di flashback. La curiosità dei
lettori è sempre stimolata. Solo che, anche dopo
la fine della storia, ci si chiede: ma chi è l'enigmatico Mr. Moto?
Le tavole in bianco e nero con sfumature di
acquarello di china (inchiostro di china annacquato) sono quasi sempre divise
in sei riquadri. Si alternano primi piani, anche esasperati a scene con ampia
profondità di campo.
Il montaggio visivo non esiste quasi, è la
storia ad esser "montata" e le tavole risultano un po' statiche. Una
discrasia tra grafica e testo che non giova alla storia.
Ci sono anche scene (tutta tavola!) notturne. Queste scene però risultano nebbiose.
L'acquarellato di chian non mi sembra adatto per il genere noir, fatto di forti
contrasti e luci radenti.
Nel 2011 una nuova edizione. Siamo sempre lì
a chiederci: "ma chi è questo Mr. Moto?". Forse conviene leggere il romanzo di John P. Marquand.
Nessun commento:
Posta un commento