venerdì 2 novembre 2018

Tedeschi a Hollywood (III)


Berlino-Hollywood solo andata
ovvero
La grande fuga 
I maestri, grandi registi,  tedeschi emigrati in USA
Chi aspetta quel signore col cappello seduto infreddolito sulla banchina? Probabilmente un amico fuggito da Berlino per mettersi in salvo dai nazisti. Un amico da portare Hollywood!
(Parte III)

Hollywood si popolò di artisti Tedeschi ma anche "austrungarici", portatori della cultura viennese ante guerra, capitale dell'impero dell'operetta.

Ma anche della nuova pseuscienza: la psicoanalisi. 


Hitchcock usò il tema per diversi film, anche col suo amico Dalì! 
In Europa, i tedeschi erano innamorati del gotico e desiderosi di dire qualcosa di nuovo. Berlino, allora capitale del cinema, li accolse e dette loro lavoro, ma ...


Otto Preminger   (Vyznycja (Ucraina) 1905 - New York 1986) è stato prima attore e poi regista   "austriaco". Dotato di uno stile crudo e visionario,  è stato uno dei registi più originali e innovatori del suo tempo. Di origini ebraiche, inizia la carriera artistica come attore in Germania, sotto la guida di Max Reinhardt, poi passa alla regia. Nel '29 diventa direttore del Teatro della Josefstadt e nel 1931 realizza il suo primo film Il grande amore.  






Vertigine (Laura)

L'ispettore di polizia Mark McPherson deve investigare sull'omicidio di Laura Hunt, bellissima direttrice pubblicitaria trovata con il volto maciullato da un colpo di fucile nel proprio appartamento. 

La donna era entrata nel mondo della pubblicità grazie all'appoggio e alla considerevole influenza del giornalista Waldo Lydecker. McPherson conosce anche il fidanzato di Laura, Shelby Carpenter, la sua ricca zia, Ann Treadwell, e la sua fidata cameriera, Bessie Clary.

Attraverso la testimonianza dei suoi amici e leggendo le sue lettere e il suo diario, McPherson inizia a conoscere Laura e lentamente si innamora della donna morta ...

Un angelo è caduto
Il film prende avvio con un'auto che corre a forte velocità su una strada, mentre i titoli entrano sullo schermo come segnali stradali. La cinepresa torna indietro e rivela che in realtà si trattava di un autobus. Eric Stanton è costretto a scendere dal bus perché non ha abbastanza soldi  per arrivare fino a san francisco, che si trova a circa 150 miglia. Egli cammina fino al Pop's Eats e incontra un gruppo di uomini che stanno cercando la cameriera Stella. Apparentemente ogni uomo della città è innamorato di lei. Così comincia l'intricata storia noir di Eric Stanton, uno sfortunato agente pubblicitario di New York, ritrovatosi disoccupato e al verde.

Robert Siodmak  (Dresda 1900 - Locarno 1973) dopo bevi apprendistato, a latere, è stato solo regista, ma l'ha fatto molto bene. Di famiglia ebraica iniziò  come regista teatrale  e come croupier prima di diventare sceneggiatore e direttore del montaggio per Kurt Bernhardt nel '25.
Nel '29 grazie all'aiuto del cugino Seymour Nebenzal, ottenne la sospsitrata occasione per dirigere il suo primo film Gli uomini di domenica scritto dal fratello Curt.
Con l'avvento del nazismo lasciò la Germania per Parigi (grazie ad un passaporto sul quale risultava nato a Menphis nel Tennessee) e nel 1940 Parigi per Hollywood. Qui lavorò alle dipendenze delle majors realizzando molti B-movies. La svolta nella sua carriera arrivò con la sottoscrizione di un contratto della durata di 7 anni con la Universal.
La scala a chiocciola
1904, New England. In una cittadina la giovane Elena, una ragazza affetta da un mutismo di origine psicologica (da bambina aveva assistito all'incendio della casa con la morte dei genitori), lavora presso la famiglia Warren come badante dell'anziana e malata padrona di casa, matrigna del professor Alberto e madre di Stefano, inquieto donnaiolo. 

Di lei si innamora il nuovo medico, il dottor Parry, che sogna di sposarla e farla visitare da qualche specialista a Boston, così che possa recuperare la voce. 


Nella casa vivono anche l'infermiera della signora Warren, la segretaria del professor Alberto, Bianca, che viene corteggiata da Stefano e una coppia di governanti servitori. ...

I Gangsters
È un cupo noir basato sul racconto omonimo di Ernest Hemingway.

Tra i maggiori successi di Siodmak, il film racconta in flashback la ricostruzione degli eventi che hanno portato all'assassinio di un ex pugile affiliato ad una banda di gangster. Il cast include nomi prestigiosi come Burt Lancaster e Ava Gardner.
La fotografia in bianco e nero, estremamente scura e dai contrasti violenti, e l'ambientazione delle scene quasi esclusivamente in interni, ne fanno un film torvo, claustrofobico e ossessivo, secondo lo stile del regista, figlio anche lui dell'espressionismo tedesco....

Lo specchio scuro
Protagoniste sono due gemelle. A carico di una di esse pende l'accusa di omicidio, ma la polizia non riesce a formulare l'incriminazione per la reticenza delle due donne che non consente di stabilire quale delle due sia l'omicida. L'incaricato delle indagini è il tenente Stevenson, che si giova dell'aiuto del dottor Scott Elliott, uno psicanalista di cui entrambe le donne non tardano a innamorarsi. 

 

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