Saper ascoltare
Come
diventare fruitori consapevoli di gialli, noir e thriller raccontati
nelle diverse forme artistiche: libro, film, fiction TV, fumetto e radio
Versione 2019
tappa 16
Questa è una tappa technica. Ogni tanto anche gli autori più famosi (vedi Raymond Chandler) si soffermeno suo come si fa e sul come si dovrebbe.
Partiamo dall'intero prodotto. Cerchiamo di osservare
l’insieme: quando descrivere le varie componenti del racconto? Si consideri il
romanzo composto di tre parti: inizio, centro e finale.
All’inizio è opportuno e gentile (col lettore; sappiatelo voi che
leggete!) descrivere i personaggi. Non è necessario
(come nei romanzi dell’800) raccontare tutto fin dalla loro travagliata
infanzia, bastano dei tratti per renderli riconoscibili nel nome (attenti ai nomi!), nell’aspetto e nel carattere. I dettagli
(solo quelli funzionali) saranno aggiunti col procedere della storia.
Nel centro si doseranno abduzioni e induzioni. Non si
buttino giù ipotesi a caso: pur mantenendo le necessarie ambiguità (necessaria
per intrigare e coinvolgere il lettore; sappiate anche questo cari lettori!)
occorre estrema coerenza col carattere, le aspirazioni e la storia personale dei personaggi!
Nel finale
le deduzioni.
Qui si va a dimostrare qual è l’unica abduzione possibile: più tardi si fa e meglio è!
Nel racconto,
di fatto, si conduce per mano (su percorsi accuratamente tracciati, ma meglio
se non se ne accorge) il lettore lungo un processo di esclusione: “Se scartiamo l'impossibile, ciò che rimane, sebbene improbabile, deve
essere la verità” (le presuntuose parole di Sherlock Holmes).
Come afferma raymond Chandler: "La verità
smorza la suspense!". Finendo l’attesa, la sospensione e la curiosità, si torna
alla vita reale. Il romanzo ha svolto il suo compito e il lettore cerca
un’altra storia.
(16 - segue)
(indietro alla 15)
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