mercoledì 1 maggio 2019

Sommelier del giallo (16)


Saper ascoltare
Come diventare fruitori consapevoli di gialli, noir e thriller raccontati nelle diverse forme artistiche: libro, film, fiction TV, fumetto e radio 
Versione 2019


tappa 16



Questa è una tappa technica. Ogni tanto anche gli autori più famosi (vedi Raymond Chandler) si soffermeno suo come si fa e sul come si dovrebbe.



Partiamo dall'intero prodotto. Cerchiamo di osservare l’insieme: quando descrivere le varie componenti del racconto? Si consideri il romanzo composto di tre parti: inizio, centro e finale.
All’inizio è opportuno e gentile (col lettore; sappiatelo voi che leggete!) descrivere i personaggi. Non è necessario (come nei romanzi dell’800) raccontare tutto fin dalla loro travagliata infanzia, bastano dei tratti per renderli riconoscibili  nel nome (attenti ai nomi!),  nell’aspetto e nel carattere. I dettagli (solo quelli funzionali) saranno aggiunti col procedere della storia.

Nel centro si doseranno abduzioni e induzioni. Non si buttino giù ipotesi a caso: pur mantenendo le necessarie ambiguità (necessaria per intrigare e coinvolgere il lettore; sappiate anche questo cari lettori!) occorre estrema coerenza col carattere, le aspirazioni e  la storia personale dei personaggi!
Nel finale le deduzioni. Qui si va a dimostrare qual è l’unica abduzione possibile: più tardi si fa e meglio è!

Nel racconto, di fatto, si conduce per mano (su percorsi accuratamente tracciati, ma meglio se non se ne accorge) il lettore lungo un processo di esclusione: “Se scartiamo l'impossibile, ciò che rimane, sebbene improbabile, deve essere la verità” (le presuntuose parole di Sherlock Holmes).
Come afferma raymond Chandler: "La verità smorza la suspense!". Finendo l’attesa, la sospensione e la curiosità, si torna alla vita reale. Il romanzo ha svolto il suo compito e il lettore cerca un’altra storia.

(16 - segue) 
(indietro alla 15) 

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