venerdì 10 maggio 2019

Torino 2019



Torino 2019

Viva i libri di carta! 

 

Un po' di sana nostalgia per i libri di carta stampata.
E' in corso il salone del libro di Torino, è vero che vi sono presentati anche gli e-book, ma il libro di carta è sempre (per fortuna) in prima fila o alto sul podio, come preferite! 
Nei miei giri di presentazione incontro spesso bibliotecarie di provincia. Un coro: il comune non ci assegna fondi per l'acquisto dei libri. Intendono le uscite recenti. Tutte avevano solo "donazioni" da parte di privati che svuotavano soffitte o cantine: tanto che devono rifiutare la paccottiglia ammuffita!
La Biblioteca di babele è restata un mio mito: vorrei perdermici!
In questi mesi di fiere del libro  non si è fatto che parlare di e-book. Anni luce nel futuro se si analizzano le attuali dotazioni delle piccole biblioteche di piccoli comuni. Eppure i prestiti, da cinque anni crescono in modo esponenziale!
Su queste tristi osservazioni vorrei fondare la mia dichiarazione di amore per il libro stampato e chiedo aiuto a Sherlock Holmes!!!

Fino alla fine del 2007 gli holmesiani italiani (tutti i giallisti in genere) piangevamo la scomparsa della (fino a prova contraria) prima edizione italiana delle avventure di Sherlock Holmes, intitolata appunto Le avventure di Sherlock Holmes edite nel 1895 dalla Tipografia editoriale Verri. Tre racconti tra cui, vedi illustrazione, anche Scandalo in Boemia: l'unica storia d'amore di Holmes. Il gossip sostiene addirittura che da quella relazione sia nato Nero Wolfe!

Ma il vero mistero è librario. Come si conviene al genere:  l'unica copia esistente, secondo il sistema bibliotecario italiano, sembrava presente nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Purtroppo, però, una "missione speciale" portata avanti da Gabriele Mazzoni,   aveva portato a scoprire che il rarissimo volume era sparito, o perchè "alluvionato" (impossibile: alcuni studiosi avevano consultato il volume dopo l'alluvione di Firenze, come ha fatto Roberto Pirani, autore de Le piste di Sherlock Holmes) o perchè (più probabilmente) trafugato. Questa la prima parte della storia.
Ovvio, non finì lì! Proprio Gabriele Mazzoni, tenace segugio (un mastino alla Baskerville!) fece un'eccezionale scoperta: esisteva un'altra copia del "Verri" (così infatti lo chiamano i collezionisti). Questa copia è presente nella Biblioteca Nazionale Braidense, in condizioni quasi perfette.  Si tratta di un ritrovamento importantissimo, frutto di anni e anni di tenaci ricerche. Mi emoziona ricordare questo e mi preoccupa: queste cose con gli e-book, non avrebbero senso! 

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