Romanzi gialli al cinema
influenze della letteratura
sui film gialli e noir
Parte VI
L'Hard
Boiled: un poker d'assi
Storie parallele
(parte II-a)
I tre moschettieri, che poi, come sempre accade, per esser tre devono risultare in quattro!
Mentre la Regina e i due Principi, i tre nobili dell'epoca d'oro del giallo classico (prima ricordati con onore), si godevano beati il loro successo nelle reciproche "stanze chiuse", negli USA nasceva, si affermava e si affinavalo un nuovo stile. Parlare di genere mi sembrerebbe eccessivo, visto che poi è stato ribattezzato noir dai francesi, che pure un genere non è! Lo stile hard boiled.
Quattro gli autori che l'hanno reso grande. I nomi, per
fama e per capacità letterarie, sono di altissimo livello: James M. Cain (Porthos), Dashiell
Hammett (Athos), Cornell
Woolrich (Aramis) e, arrivato dopo (come esser doveva!), D'Artagnan:
nientedimeno che Raymond Chandler!
Anni trenta: erano già sulla scena Maigret, Miss Marple e Poirot! Incredibile: '30, '34, '36 e '39: gli anni ruggenti del giornalismo! Ai quattro non piaceva il giallo classico (Raymond ci ha pure scritto
contro un magnifico, ma velenoso saggio) e pare non sopportassero S.S. Van
Dine; senza saperlo diedero una scossa al genere e fondarono una scuola che
rivoluzionò anche il cinema. Andiamo a "vedere" questo poker d'assi
in ordine sparso, ma partiamo da quello che considero il più d'importante da un
punto di vista letterario.
James Mallahan Cain (Annapolis 1892 - University Park 1977) è stato uno scrittore, giornalista e sceneggiatore.
È noto soprattutto come autore di romanzi di genere poliziesco, noir Hard Boiled anche se lui rifiutava fermamente queste etichette e credo avesse parecchia ragione. E'
dei tre quello che ha maggior talento letterario. Alcuni dei suoi romanzi più
famosi sono diventati film di grande successo.
James era
fissato sul concetto numerico di "doppio":
il postino doveva suonare due volte e le assicurazioni pagare il doppio!
Procediamo con ordine.
The Postman Always Ring Twice (Il postino suona sempre due volte) viene
pubblicato nel 1934. E' un romanzo breve (novel) ma emotivamente trascinante.
La sua prosa è così stringente che fin dalle prime righe ci si attende il
peggio.
Il focus del libro era su la passione torbida e
perversa tra i due amanti dannati e condannati e perdersi: Cora e Nick. Non è
un giallo: è piuttosto un thriller psicologico, la storia di una perdizione
diabolica.
Il cinema fu, al principio, rispettoso del
messaggio di fondo e dell'impostazione della trama. La terza versione del 1946
meno; il regista, d'accordo con la produzione, lo trasforma in un noir e viene
scelta Lana Turner per il ruolo di Cora. Un successo strepitoso: si veda in
basso a sinistra sulla locandina. Sembrò cattivissima, perfida e malvagia:
questo le fruttò la parte di Milady De Winter ne I tre moschettieri. Ma ancora il pubblico, non sapeva (il marketing non
l'aveva detto!) di avere davanti una “dark lady”. Del resto credo che apparve
anche un po' insoddisfatta e frustrata: moglie del proprietari di una stazione
di servizio su una delle desolate strade americane si vestiva di tutto punto
con candidi completini da Miami Beach!
Credo che
invece la Turner avesse capito perfettamente le indicazioni del regista e che
si sentisse a suo agio in quel personaggio combattuto, dolente e perfido. Si
muove sulla scena, sempre pronta a colpire, come una vipera nel deserto. Una
serpe in attesa della preda.
E' il momento di parlare del doppio: in questo casi lei: Lana-Cora! Nel libro il personaggio di cora è trascinante, ma meno appariscente, animalesco nelle sue voglie. La Turner lo rende più complesso, più reale. In questo caso, come spesso accade, si ammira la "libera interpretazione" dell'attrice. Di questo le siamo infinitamente grati.
E' il momento di parlare del doppio: in questo casi lei: Lana-Cora! Nel libro il personaggio di cora è trascinante, ma meno appariscente, animalesco nelle sue voglie. La Turner lo rende più complesso, più reale. In questo caso, come spesso accade, si ammira la "libera interpretazione" dell'attrice. Di questo le siamo infinitamente grati.
Questa versione del film è la più
famosa, ma non è stata l'unica pellicola, ne abbiamo ben altre tre!
1939: Le dernier tournant, con Michel Simon
1943: Ossessione,
il capolavoro di Visconti
1946: quella
già illustrata, con Always nel titolo!
1981: The Postman Rings Twice, quella "hot"
con Nicholson
L'INCIPIT
Mi
buttarono fuori dal camion verso mezzogiorno. C'ero saltato sopra la notte, giù
al confine, e appena steso sotto il telone, nel fieno, mi ero addormentato.
Sonno ne avevo un bel po', dopo tre settimane a Tia Juana, e dormivo ancora
quando si fermarono a uno slargo per far freddare il motore. Videro spuntare un
piede e mi tirarono giù. Provai a cavarmela con qualche frottola, ma come
parlare al muro: sicché fine della corsa. Però mi diedero una sigaretta, e mi
incamminai sulla strada in cerca di qualcosa da mangiare.
L'incipit del romanzo è rispettato nel film del '46
e l'ingresso in scena di Lana Turner che è folgorante: vedi foto col completino
bianco, hot paint compresi! Non sempre, però, l'incipit è congeniale al
regista. Uno dei casi più emblematici è La
fiamma del peccato di Billy Wilder, ce ne occuperemo nella prossima puntata.
Se il
postino suona sempre due volte, l'assicurazione, ammesso che il beneficiario, senza farsene accorgere, riesca ad
ammazzare nel modo giusto l'assicurato, può pagare il doppio.
Tra il ‘35 e il ‘36 James M. Cain pubblica a puntate, sul settimanale "dime" che però è scontato del 50%: 5 cent. (dime...zzato, la vendetta del doppio?!) Liberty, il romanzo Double Indemnity
Tra il ‘35 e il ‘36 James M. Cain pubblica a puntate, sul settimanale "dime" che però è scontato del 50%: 5 cent. (dime...zzato, la vendetta del doppio?!) Liberty, il romanzo Double Indemnity
Il romanzo uscirà nel formato di libro solo nel 1943.
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