Romanzi gialli al cinema
influenze della letteratura
sui film gialli e noir
Parte X
Quando il gioco si fa duro, i duri...
!
Molti
riconducono la nascita del genere cinematografico noir al film Lo
sconosciuto del terzo piano (1940), I francesi al film La fuga, io considero
invece come germe (o virus) e modello solo Il mistero del falco (The Maltese Falcon). Esce nel 1941
ed è tratto dal romanzo Il falcone maltese (1929) di Dashiell Hammett. E'
davvero esemplare per come i contenuti (la trama) sono raccontati con modi e
stile noir.
Qui facciamo
attenzione, siamo un passo cruciale del nostro discorso, il termine "noir"
nato dopo c'entra il giusto! Il romanzo di Hammett, un classico della
letteratura, è considerato fondatore dell' hard
boiled il film, invece, una pietra miliare, un classico, del noir!
Cue classici, capite che trappole ci sono in giro? Non le ho tese io,
semmai quei confusionari degli accademici che, invece di gustarsi i film o i
romanzi, li classificano. Il fatto è che il regista, guarda caso è, come
sempre, un autore: merito suo (e frutto del momento) se il film è raccontato
con modalità di ripresa noir! Da un pulcino (il problema dell’uovo è superato)
può sortire un gallo o un cappone. Dipende dal taglio che gli si dà!
“La mascella di Samuel Spade era ossuta e pronunciata, il suo
mento era una V appuntita sotto la mobile V della bocca. Le narici disegnavano
un’altra V, più piccola. Aveva occhi giallo-grigi, orizzontali. Il motivo della
V era ripreso dalle spesse sopracciglia che si diramavano da due rughe gemelle
al di sopra del naso aquilino…Somigliava, in modo abbastanza attraente, a un
diavolo biondo.”
Così
Dashiell Hammet ci presenta l’investigatore privato Sam
(Samuel) Spade, dell’Agenzia Spade & Archer. Sam Spade è il
personaggio principale del terzo romanzo intitolato “Il falcone
maltese” che Dashiell Hammet, ex investigatore dell’Agenzia
Pinkerton, pubblica nel 1930.
Il film,
grazie a uno splendido Bogart nella parte di Sam Spade ( ma c'è anche il
viscido Lorre!), ha un successo mondiale immediato.
"Chi è quest'uomo?".
Il discorso sul doppio cinematografico potrebbe essere qui approfondito. Si potrebbero
analizzare le differenze tra il personaggio sulla carta e quello sulla pellicola,
ma... no, sarebbe una trappola: Bogart poco dopo interpreta Philip Marlowe: "E' lui o non è lui?".
Il brutto
falco fasullo (ma, "fatto con la materia di cui son fatti i sogni")
entrò nell'immaginario collettivo. Sia il libro che il film sono ancor oggi
godibile e non sono invecchiati di un secondo!
Nel 1929
Hammett pubblica il racconto The Glass Key, in quattro puntate su Black Mask.
Una rivista dime che in quel periodo
vendeva centinaia di migliaia di copie.
Il romanzo definitivo,
col titolo originale è del 1931. E' un po' allungato e anche aggiustato.
Nel 1942 il
film che consacrò il successo di questa storia. Con Alan ladd vi appare, come
Dark Lady, Veronica Lake. La sua pettinatura divenne un mito e anche un
pericolo! A causa dei frequenti (e anche mortali) incidenti sul lavoro accaduti
alle operaie e che l'imitavano il Governo le impose di cambiare e soprattutto
tagliare i capelli!
Ma la storia
non finisce qui! La trama si prestava infatti a vari modi di raccontarla: dalla
katana alla Colt Navy!
La storia di
un mito
1929 Red Harvest
a puntate sulla dime Black Mask
1930 Il
primo libro Red Harvest
1931 Il
libro definitivo, si torna a La chiave di vetro
1935 - il
primo film con George Raft
1932 - il
secondo film con Alan Ladd
1961 - La
sfida del samurai
1964 - Per
un pugno di dollari
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