martedì 28 gennaio 2020

Librialcinema (XIV)


Romanzi gialli al cinema 

influenze della letteratura
sui film gialli e noir 



Parte XIV

Il legal Thriller
Raymond Burr dopo aver ucciso nel '53 (Gardenia blu) e nel '54 (La finestra sul cortile) scoprì che il delitto non paga, ma fare l'avvocato infallibile sì. Mise sù una convincente faccia da buono e diventò, per la gioia dell'universo mondo Perry Mason!




Ma vinci oggi, vinci domani e vinci anche negli anni dopo per ben 271 volte (tanti gli episodi TV di durata 56') si viene a noia o almeno si diventa antipatici!



Poco consolante il diventare anche antonomasia al fianco di Perpetua o di Ercole.
Ma Burr non mollò, anzi ritornò qualche tempo dopo in bel 26 film TV con accanto la fedele Della Street, ma altri personaggi conformi però ai modelli storici.
Quello che Raymond non sapeva (ma forse Perry sì) era che aveva fatto nascere un genere: il Legal Thriller!



Nel 1958 (Perry era già sulla bocca di tutti!) Robert Traver pubblica il romanzo Anatomia di un omicidio (Anatomy of a Murder).
Subito bestseller: vendette 4 milioni di copie: quanti erano stufi del vincente Perry?  Un anno dopo fu tratto il film omonimo affidato alla regia di Otto Preminger, trasfgo dalla Germania e già affermatosi con film gialli e noir.   
Il contenuto è autobiografico, si rifà a un caso giudiziario al quale nel 1952 l'autore partecipò come avvocato difensore e in cui venne riaffermato il principio della non punibilità di chi commette un crimine in preda a un "impulso irresistibile", tale da determinare uno stato di temporanea infermità mentale (vi ricorda qualcosa?).   
Il romanzo venne pubblicato in Italia da Garzanti nel 1959 in seguito al successo della pellicola e riedito da Vallardi nel 1984. Ma è più importante il film.



Per il regista, ma soprattutto per l'attore: James Stewart che tratteggia perfettamente un avvocato non vincente! Per non parlare degli splendidi non protagonisti!
Trama


In una cittadina della Penisola superore del Michigan,   nell'imminenza di un processo per omicidio, Laura Manion, moglie dell'accusato, chiede di difendere il marito, tenente reduce dalla guerra in Corea, all'avvocato Paul Biegler, che, dopo la delusione per la recente perdita del posto di pubblico accusatore,   segue solo piccole cause dedicando gran parte del tempo alla pesca.


La donna, che ama il divertimento e la provocazione, afferma di essere stata violentata dal gestore di un bar, successivamente affrontato e ucciso a colpi di pistola di fronte alla clientela dal marito che si è poi costituito.


L'avvocato, spinto ad accettare la causa da un amico, già valente giudice ora alcolizzato, dopo aver interrogato l'imputato accetta di assumerne la difesa ritenendo che l'unica strategia possibile debba riguardare le sue condizioni mentali nel momento del delitto. Conduce le indagini e le ricerche giuridiche per la preparazione del processo con l'aiuto della fedele segretaria e dell'amico giurista, che trova così un'occasione per redimersi dall'alcolismo, mentre la pubblica accusa locale viene coadiuvata da un pubblico ministero giunto appositamente dalla città.


In tribunale, in un dibattimento serrato (la scena sopra è proprio alla Perry Mason!) e fra testimonianze a volte reticenti, anche in rapporto ad alcuni particolari ritenuti scabrosi da un'America ancora puritana, si analizza il delitto sotto molteplici aspetti evidenziando e approfondendo i fatti e i risvolti psicologici dei vari personaggi.


Alla fine la giuria, anche in seguito alla testimonianza dello psichiatra consulente della difesa, si convince della tesi secondo cui l'imputato avrebbe agito in preda a un "impulso irresistibile", e dunque in uno stato di infermità mentale, che lo rende non colpevole.
Produzione indipendente, "Anatomia di un omicidio" è un film su cui si riversarono molti strali del politically correct. Era solo una scusa, erano solo fanatici spettatori di Perry Mason! Perdente e ancronistico il loro punto di vista: in quel nevralgico 1959, si iniziavavano a registrare nelle pellicole  le nuove inquietudini di una nuova generazione (da Truffaut a Cassavetes). Il regista di origine tedesca è famoso e possiede  grandi capacità tecniche, più di mezzo che di messaggio, gira un film sordido, aperto e inconcluso, scabroso. Ottiene pure sette Nomination agli Oscar del 1960 (ma nessuna vittoria!) e il premio a Jimmy Stewart come miglior attore protagonista al Festival di Venezia del 1959.

Ma era solo l'inizio! Comiciarono a fiorire Legal Thriller come margherite in un prato!


Esempi di thriller giudiziario o Legal Thriller sono i film tratti dai racconti del famoso scrittore John Grisham, come i più recenti "Il socio" (Più Thriller che Legal!).


"Il rapporto Pellican" o



"Il cliente". Tre soli, giusto per citare i titoli più famosi. Mi fermo qui se non si superano i film di Perry Mason!



 

Nessun commento:

Posta un commento