COVERMANIA
XV
Un artista di manifesti e cover:
LUIGI MARTINATI
LUIGI MARTINATI
Da anni per vari post ho usato spesso il manifesto di Gardenia Blu, un capolavoro noir di Friz Lang. Sempre mi è arrivata una lunga serie di "mi piace". Adesso mi è stato chiesto "Chi l'ha disegnato?". Era ora.
Luigi Martinati (Firenze, 31 dicembre 1893 – Roma, 31
dicembre 1983) è stato un illustratore, pubblicitario e pittore italiano.
Nella foto è il festeggiato al centro in abito scuro: ben quaranta anni di attività!
Biografia
Ha avuto una prolifica carriera nell'arte illustrativa
cinematografica.
Nato a Firenze, si perfezionò all'Accademia di Belle
Arti; si traferì a Roma nel 1911 dove iniziò come apprendista nello
studio (bottega?) del pittore cartellonista Federico Ballester.
Dedicatosi subito all'illustrazione pubblicitaria, disegna
tra il 1923 e il 1941, manifesti di vario soggetto e tematiche, dai cartelloni
di pubblicità commerciali alle insegne turistiche, dalle locandine di
propaganda politica alle grandi manifestazioni celebrative.
Negli anni 30 si trasferisce nel suo nuovo studio di Via
Emanuele Filiberto 190 a Roma, che dividerà con il collega Tito Corbella, a
poca distanza dalla tipografia A.P.E., che stamperà
la maggior parte dei suoi lavori dagli anni 30 agli anni 50.
E' stato il direttore di una delle principali agenzie di
pubblicità a Roma, la IGAP (Impresa Generale Affissioni Pubblicità), con la
quale lavorano anche Dudovich e Nizzoli. Collabora così con varie compagnie
cinematografiche, in particolare la Warner Brothers. Abbandonato nel secondo
dopoguerra il settore pubblicitario si dedica esclusivamente alle illustrazioni
cinematografiche.
Lo stile personale di
Martinati nel cinema è caratterizzato in primo piano da un grande ritratto
girato in combinazione con una scena minore.
Chiusa nel 1959 la sua decennale collaborazione con la WB
realizza per la Cineriz ed altre compagnie minori una discreta quantità di
manifesti sino al 1967 quando decide di interrompere la sua lunga carriera di
illustratore di pubblicità cinematografica per continuare in quella di pittore.
Ecco una breve carrellata breve (la produzione è sterminata!) di suoi lavori.
Il western lo ispirò molto.
Gary Cooper uno de suoi soggetti preferiti.
Ma anche John Wayne, di lui sapeva cogliere la profondità dello sguardo.
Ma torniamo al noir ...
e al giallo!
A volte un po' melò.
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