SOCIOPOLITICA E GIALLO
dentro e fuori lo specchio
riflessioni molto serie sul "genere giallo"
(libero sviluppo da una nota di Giorgio Galli)
(libero sviluppo da una nota di Giorgio Galli)
Parte VIII
Anni '30. Il
precedente decennio, definito dei "ruggenti anni '20", si è concluso
con un tracollo economico e sta per finire negli Usa la presidenza di Herbert
Hoover, il presiedente "lavoratore".
Presto con
l'alternanza (F. D. Roosvelt) arriverà
il New Deal. L'America si rimetterà in cammino, la criminalità si strutturerà
ancor di più!
Nel 1931 Hammett
pubblica La chiave di vetro. (più gangster story che noir) ma c'è ancora
in giro Philo Vance, accompagnato da Hercule Poirot e Miss Marple. Sì può
affermare che l'hard boiled ancora convive con gli eroi della vecchia detection.
Cosa ancora vera!
Piccola notazione di
passaggio: La chiave di vetro darà luogo a un bel film con Alan Ladd e ispirerà
La sfida del samurai (film di Akira Kurosawa) da cui poi Per un pugno di
dollari di Sergio Leone!
Hammett in quegli
anni è di fatto solo una voce fuori dal coro. S.S. Van Dine, secondo le cifre
riportate dagli storici, aveva ben più seguito.
Solo nel 1939, con Il
grande sonno del suo ammiratore e seguace Raymond Chandler la svolta è
evidente anche in termini di quantità di titoli prodotti.
Fu proprio Chandler
( in uno dei suoi rari momenti di sobrietà) a dare una spiegazione
dell'evoluzione sociologica che Hammett aveva operato. così scriveva a
proposito di Dashiell.
"Restituì l'assassinio alle persone comuni che lo
commettono per delle ragioni, non per fornire un cadavere chiuso a chiave; e
con mezzi a portata di mano, non con pistole intarsiate, cerbottane fatte con
un bocchino d'avorio, curaro o veleni tropicali ed esotici! Egli mise sulla
carta queste persone come sono e le fece parlare e pensare nel linguaggio che
essi usano abitualmente... Un mondo in cui i gangster possono guidare le
nazioni o almeno guidano le città, in cui gli alberghi e le case d'appuntamento
e i ristoranti alla moda sono proprietà di uomini che hanno fatto i soldi con i
bordelli!"
Questa acuta analisi
si focalizza sul passaggio dal crimine come fatto privato, come male privato
(del quale ho parlato nei primi post), al crimine come fatto pubblico.
Passaggio che è
anche un'evoluzione della finzione, dalla
"fiction" alla
realtà! E' questo l'aspetto che si coglie nell'analisi di Chandler. E se
"i gangster che possono guidare le nazioni" sono espressione (anche
metafora) del democraticismo che sta conducendo la crociata contro i regimi
fascisti.
Si pensi, come
esempi, alla Resistibile ascesa di Arturo Ui, di Bertold Brecht e a Il
Grande dittatore di Chaplin), con questa chiave d'interpretazione
l'idea può assumere un significato di
propaganda nella contingenza bellica.
I gangster che
guidano e dominano le città sono una
focalizzazione (nei romanzi hard boiled non si denuncia il fatto, si costata e si usa come contesto) sulla realtà quotidiana che la sociologia dovrà presto
affrontare: vedi gli studi di Daniel Bell e di Robert Merton.
Questa portò agli
sviluppi del primo decennio del dopoguerra con Mickey Spillane e il suo ancor
più duro Mike Hammer, lo spietato eroe della Guerra Fredda.
Con Hammett e
Chandler, ci troviamo di fronte alla presa d'atto di un sistema sociale in fase
pre-agonica, alla dissoluzione, alla caduta della speranza (situazione propria
del genere "noir".
Il tempo ha poi dato
una risposta ancor più negativa. La presa d'atto, confermata da studiosi del calibro di
Bell e Morton, riguarda il fatto che il crimine organizzato ha un ruolo di
crescente importanza nel sistema della democrazia rappresentativa. Le mafie incombono.
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