mercoledì 3 marzo 2021

Dialetti (delitti) di provincia (VII)


LOCALIZAZIONI GIALLE

ovvero: zone gialle letterarie  

"La cativa lavandera a' treuva mai la bun'a pera!"

Un'analisi leggera (con critiche bonarie) e scherzosa della provincia in giallo e dei suoi dialetti.

Parte VII

Bari

Gianrico Carofiglio ex PM ed ex senatore, si ricorda d'essere fgilio e fratello d'arte e si dedica (utilizzando le sue conoscenze giuridiche) al giallo, genere legal thriller, alla barese, però, come le orecchiette.

In Testimone inconsapevole, suo primo romanzo (di grande successo) indaga Guido Guerrieri, avvocato a Bari, con qualche problemuccio esistenziale: crisi depressiva per la separazione dalla moglie Sara, paura di utilizzare l'ascensore, attacchi di panico, insonnia... (Secondo la nuova linea i detective hanno da essere strani!). L'avvocato nel romanzo produce una convincente arringa, che chiarifica il concetto di verosimile riferito alla ricostruzione dei fatti, evidenziandone la grande incertezza, a tirare fuori dai guai un suo difeso.

Nonostante questa inequivocabile e mirabile costruzione logica in aula, l'autore inciampa in qualche congiuntivo sbagliato (sarà l'aver frequentato Palazzo Madama?) e qualche consecutio temporum non troppo "concordanta"! Con questi intoppi andare a cercare il dialetto sarebbe stato come cercare l'Arca Perduta! Non l'ho fatto, ma Bari c'è e anche il contado.

 


Qualche tempo dopo (me l'hanno regalato) ho letto Ragionevoli dubbi. C'era ancora più Bari, meno congiuntivi (due ancora sbagliati: (ma l'editor perché non è stato licenziato?), ma di dialetto ancora poco. L'ho trovato poco avvincente, nel frattempo era stato catturato da Rocco Schiavone e Carofiglio, che mi dicono migliorato, non l'ho più letto.

 


Gabriella Genisi, originaria di Mola di Bari, ha studiato al liceo classico e poi all'università, nella Facoltà di Giurisprudenza, ha ideato il personaggio di Lolita Lobosco:   un'attraente donna attorno ai quarant'anni con una passione per i tacchi alti, ha per auto una vecchia Bianchina e veste reggiseno taglia n. 5.

Come furbate marketing (con buona pace del ragionier Ugo Fantozzi) potrebbero bastare, ma sembra di no! La Genisi ci vuole stupire: la presenta come l'omologo femminile del Commissario Montalbano, a cui la scrittrice rivela (che scoop!) di essersi ispirata. Mi chiedo se  abbia letto i romanzi e (se lo ha davvero fatto) se l'abbia capiti! Il primo libro pubblicato   La circonferenza delle arance (2010) qui ci basta e avanza per una valutazione, i successivi non sono sequel, ma dei ricalchi pedissequi!

 


Ignorata fino a qualche mese fa è salita agli onori della cronaca, non letteraria, per la fiction su Rai1 dove Lolita è interpretata da Luisa Ranieri che incespica sui tacchi, ha difficoltà a entrare nella Bianchina e non porta la taglia 5!  Ma è sicuramente più attraente della Lolita letteraria e con Montalbano ci ha più a che fare!

Per quanto riguarda la nostra ricerca niente da segnalare. L'uso del dialetto è più marcato nella fiction (pure esagerato: far parlare accentuato barese a un sardo!) e questo mi sembra non giovare perché, sulla traccia di Lino Banfi, si presentano macchiette e non personaggi.

Matera


Mariolina Venezia, dopo importanti affermazioni in altri generi letterari (è anche poetessa), nel 2009 si è cimentata con il genere del giallo, pubblicando per Einaudi Come piante tra i sassi , ambientato a Matera e che ha come protagonista la PM Imma Tataranni.

Matera non è molto distante da Bari, Imma, come modo d'essere, è lontana mille miglia da Lolita. In termini letterari non è che si vola molto più alti, ma almeno non si sprofonda nei crepacci di ridicolo in cui sovente precipita Lolita con impassibile flemma.

 

Nel 2013 pubblica  Maltempo , che vede ancora come protagonista Imma Tataranni.   

Alla protagonista di questi due romanzi e dei due successivi intitolati Rione Serra Venerdì e Via del Riscatto s'è ispirata la fictio televisiva Rai Imma Tataranni-Sostituto procuratore interpretata dalla bravissima Vanessa Scalera.

 


Chi ha goduto della fiction non creda che leggendo i romanzi avrà lo stesso appagamento. La prosa è scadente e  l'uso del dialetto, se cercate quello, inessenziale. Aspettate tranquilli la seconda serie.

( VII - Segue ) 

( Torna alla VI)

 

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