giovedì 13 maggio 2021

Carta e pellicola - postilla alla VI


Dalla carta alla pellicola

Dalla tastiera alla macchina da presa

 

Il rapporto tra la letteratura di genere giallo e il cinema nella produzione di film che hanno fatto la storia del cinema.

 Parte VI - postilla


Heinz Rühmann

 

Heinz Rühmann, pseudonimo di Heinrich Wilhelm Rühmann (Essen, 1902 – Berg  1994), è stato un famoso attore tedesco. Il mostro di Magendorf, in Italia, ce lo fece scoprire tardivamente, cerchiamo di conoscerlo meglio!

Dopo il suo esordio nel 1920, Rühmann acquistò in breve vastissima popolarità sulle scene della Germania (Repubblica di Weimar) per l'alto livello della sua arte di attore comico. Nel 1930 affronta il sonoro e con La sirenetta dell'Autostrada addirittura il musical!


Successivamente fu molto attivo a Monaco di Baviera e a Berlino, dove lavorò anche per Max Reinhardt, nonché a Vienna, l'attore ha interpretato una vastissima gamma di personaggi, dal repertorio comico classico, alla pochade francese, alla commedia brillante americana.


Nel cinema, della sua vastissima produzione, va ricordata soprattutto la sua interpretazione, costruita con un magistrale gioco di sfumature comico-satiriche, di Der Hauptmann von Kopenick (Il capitano di Koepenick) di Helmut Käutner, tratto dalla commedia omonima di Carl Zuckmayer.


Più conosciuto da noi il film Il bravo soldato Schweijk (1960), forse per il libro da cui è tratto.  Schweijk è un boemo gioviale, un po' tonto, ingenuo e sempliciotto,  entusiasta di servire l'Impero d'Austria-Ungheria durante la Prima Guerra Mondiale. Una graffiante satira dell'ambiente militare.

Heinz Rühmann detiene tuttora il record di premi Bambi vinti. Il Bambi è un premio dei media e della televisione assegnato annualmente dalla media company tedesca Hubert Burda Media. Viene assegnato alle "persone con visioni e creatività che nell'anno ha particolarmente colpito ed entusiasmato il pubblico tedesco".  

Una lunga carriera, ma, visto che di parla di gialli, mi piace cominciare da qui.

 

 


Nel 1966 Abs Bruna, era l'editore olandese di Simenon. Cosa che lo riempida d'orgoglio. Volle celebrare con un evento di festa la pubblicazione del n. 1000 della raccolta Zwarte Beertjes, che pubblicava i romanzi di Simenon.  

Su iniziativa di Bruna, fu deciso di erigere una statua di Maigret a Delfzijl, mitica culla del commissario delle pipe. La statua fu commissionata dallo scultore Pieter d'Hont e la cerimonia di inaugurazione ebbe luogo il 3 settembre 1966. Simenon fu invitato ad essa, con quattro interpreti del commissario: l'inglese Rupert Davies   il tedesco Heinz Rühmann (nella foto è al centro), l'italiano Gino Cervi e l'olandese Jan Teulings. Peccato, non simpatico a Simenon, mancasse Jean Gabin (Bruno Crémer ancora non s'era cimentato col personaggio).


Da ricordare che Heinz Rühmann nella sua lunga carriera ha interpretato anche Sherlock Holmes!  Questo per introdurre la veloce carrellata sul lavoro di un attore bravissimo ma poco noto a noi.

 

Carrellata di cover

 

La sirenetta dell'Autostrada:  commedia musicale di stile hollywoodiano.

 

Mia moglie che imbrogliona!: commedia maliziosa e bonaria (1931).

 

Lo si nota anche dalle molte cover distribuite nelle sale. Certo le immagini non fanno intendere (non vogliono) il disastro  che stava accadendo in Germania!


Paradiso in terra (mia traduzione, non è mai stato distribuito in Italia). Siamo nel 1935 e fu preceduto da una quindicina di simili commedie bonarie e rassicuranti allo scopo di distrarre la gente e anche gli osservatori esteri.

Approfittando di un suo film del dopoguerra (il regista è Robert Siodmak) è il momento di fare una piccola nota. Il regime nazista era molto attento al cinema. Pressava e orientava la produzione. La vicinanza personale ai leader politici divenne un fattore determinante per il successo nelle carriere degli attori cinematografici (la morte in giovane età di Renate Müller sembra essere dovuta alla sua scarsa collaborazione rispetto alle richieste del regime). Un sistema informale di elenchi determinava con che frequenza un attore avrebbe dovuto essere ingaggiato ed era bene obbedire! Le cinque categorie andavano dall'"ingaggiare a tutti i costi anche senza ferie" (per esempio Zarah Leander, Lil Dagover, Heinz Rühmann) all'"ingaggiare solo in circostanze di necessità".

Nonostante questo, sul nome di Heinz Rühmann non ci sono stati sospetti di sue simpatie verso il nazismo. Lassivo e obbediente forse sì, ma non simpatizzante. Lo dimostra anche il fatto che sebbene la maggioranza delle star maschili fossero esentati dal servizio militare,   Heinz Rühmann   prese  parte alla guerra come soldato.  

 


Il capitano di Koepenick ( 1956): Heinz mise a frutto le sue memorie di guerra in questo delizioso film.

 


L’uomo che non sapeva dire di no (1958): Ancora commedia.

 


Il bravo soldato Schweijk (1960): Il protagonista è un uomo boemo gioviale, modesto, ingenuo e sempliciotto che è entusiasta di servire l'Impero d'Austria-Ungheria durante la Prima Guerra Mondiale. Una satira dell'ambiente militare.

 


Da un libro famoso anche storie illustrate alla Corriere dei Piccoli!

 

Operazione San Pietro(1967): Un film spazzatura dove lui, nonostante tutto, riesce ad uscirne bene.


Dalla pipa di Maigret alla porpora cardinalizia. Che volete di più? Sì, lo so, ci sarebbero al 25 anni di carriera ed  ha fatto più di un centinaio di film, ma alcuni sono andati perduti (c'è stata una brutta guerra in Germania). La mia selezione è parziale, ma credo renda giustizia a questo grande attore.


FINE

 (Torna alla parte VI)

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